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PANE SPEZZATO ''Venite e gustate quant'è buono il Signore'' |
DAL LIBRO DELLA SAPIENZA
PARTE PRIMA (3-5)
DIO CONOSCE I PROGETTI DELL’UOMO
[3]I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio;
l'onnipotenza, messa alla prova, caccia gli stolti.
[4]La sapienza non entra in un'anima che opera il male
né abita in un corpo schiavo del peccato.
[5]Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione,
se ne sta lontano dai discorsi insensati,
è cacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia.
[3]I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio;
l'onnipotenza, messa alla prova, caccia gli stolti.
[4]La sapienza non entra in un'anima che opera il male
né abita in un corpo schiavo del peccato.
[5]Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione,
se ne sta lontano dai discorsi insensati,
è cacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia.
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PER RIFLETTERE INSIEME… |
La Sapienza di Dio ci invita ad
essere sensati, a fare discorsi sensati, ad usare la nostra ragione secondo una
logica corretta, che sia fondata sulla Sua Sapienza, sulla sua giustizia, sui
suoi precetti, sulla rettitudine del Suo pensiero.
I ragionamenti dell’uomo saranno
giusti e saggi nella misura in cui egli fuggirà il male, non darà spazio dentro
sé alla logica del Male, che agisce distorcendo la Verità, facendo vedere
bianco ciò che è nero, buono ciò che è cattivo.
L’influenza del Male sulla nostra
coscienza spinge il nostro pensiero a cambiare rotta, a deviare dai giusti
insegnamenti, a sposare un’altra logica che non è più quella del BENE.
In un corpo abitato dal Male non
entra la Luce della Sapienza di Dio, in un’anima corrotta dal Male non può
dimorare la Legge di Dio.
Il Signore ci mette in guardia da
questo inganno e ci dà anche gli strumenti per capire da che parte stiamo: i
ragionamenti tortuosi che escono dalla nostra bocca, le finzioni, i discorsi insensati,
le ingiustizie… tutte queste situazioni fanno fuggire il Suo Santo Spirito, Dio
non è più con noi!
Non dobbiamo dimenticare che noi
siamo dei contenitori, vasi di creta, che non restiamo vuoti però, non siamo
fatti per restare vuoti, ma per contenere qualcosa.
Dio ha voluto correre il rischio di
lasciarci liberi di decidere cosa vogliamo mettere dentro di noi, una cosa è
sicura: non siamo vasi vuoti né disabitati!
Cosa dunque può contenere questo ‘’vaso di creta’’ che è l’uomo?
L’uomo può scegliere fra due
alternative: i Doni di Dio che sono la Sua Grazia, la Scienza, la Sapienza, il Consiglio, la
mitezza, la bontà, l’umiltà…; oppure può scegliere le offerte di chi si oppone
a Dio: inganno, gelosia, invidia, impudicizia, corruzione, finzione, stoltezza,
insensatezza….
Se scegliamo di stare con Dio allora Lui ci riempirà della Sua Grazia e il
nostro cammino avrà come meta il Suo
Regno; se scegliamo di stare contro o lontani da Lui, qualcun' altro ci riempirà
della sua logica distorta e la nostra meta sarà il regno delle tenebre.
Il Signore ci dice che dai discorsi
che facciamo possiamo capire su quale strada ci troviamo: se i nostri discorsi
sono retti, volti al bene, giusti, rispettosi, dignitosi, sensati… allora siamo
sulla strada giusta.
Se i nostri discorsi sono finti,
ingannatori, ingiusti, violenti, aggressivi, distorti, stolti… vuol dire che la
nostra scelta ci ha portato sulla strada del peccato e quindi lontani da Dio.
La difficoltà sta nel fatto che
ognuno di noi è convinto di avere pensieri giusti, onesti, corretti; il vero
problema, infatti, è che non sappiamo o non vogliamo più esaminare la nostra
coscienza per capire la realtà del nostro stato interiore, perché non ne
abbiamo il coraggio, ci fa paura guardarci dentro, è più facile convincerci di
essere nel giusto, senza mai verificarlo veramente; la sentiamo la voce che ci
richiama sulla retta via, ma la lasciamo morire, la lasciamo spegnere, pensando
che così saremo davvero liberi.
Non sappiamo invece che quella che
chiamiamo libertà è la peggiore della schiavitù: quella del peccato! Siamo
convinti di agire liberamente nelle nostre scelte, in realtà chi decide
veramente non siamo noi, ma qualcun' altro (che non è Dio!) al quale abbiamo
dato spazio dentro di noi e non solo deciderà per noi, ma ci porterà anche lontani dalla Verità, da
quella Verità che è la sola a renderci davvero liberi.
San Paolo è molto chiaro in questo: faccio il male che non voglio e non il bene
che vorrei!
L’uomo è orientato al Bene, per sua
natura, dentro di sé desidera il Bene, ma non è detto che riesca a farlo
sempre, perché altre Forze lo spingono sulla strada opposta e nasce da qui la
lotta, quotidiana, massacrante a volte, per riuscire a fare il Bene che vogliamo
ed impedirci di fare il male che non vogliamo.
La parola ‘’lotta’’ quella buona battaglia di cui parla S. Paolo è
stata in realtà un pò archiviata negli ultimi tempi, forse andrebbe
rispolverata, andrebbe rimessa in gioco, perché il gioco della nostra vita sia un po’ più consapevole e perché noi
possiamo essere davvero protagonisti della nostra vita.
Diceva un sacerdote qualche giorno
fa: ‘’Noi ci nascondiamo dietro al
Battesimo, pensiamo che basti essere battezzati per sentirsi al sicuro, non è
affatto così…’’, è proprio vero, perché
è dopo il Battesimo che comincia la vita più dura, la vera lotta… quella di
riuscire a portare quella veste bianca senza macchia per tutta la vita, quella
di restare nella grande Famiglia di Dio.
Un’impresa eroica.
I santi sono i nostri eroi.
La Chiesa ammette qualcuno nella
schiera dei santi solo quando riconosce ‘’ l’eroicità
delle sue virtù’’.
E come si giunge a tale eroicità?
Combattendo la buona battaglia,
quella del Bene e del Male.
Di battaglie nella nostra vita ne
facciamo tante, fin troppe, sembra che non si possa vivere senza iniziare una
qualche forma di lotta, bisogna sempre combattere per ottenere anche ciò che è
giusto e ci spetta per diritto.
Si combatte per tante cose, alcune
sono anche giuste battaglie… ma una sola è quella ‘’buona’’, quella veramente importante per la nostra vita…
quella che purtroppo pochi… molto pochi sono disposti a fare! Perché?
Perché c’è chi ci propina, a nostra
insaputa, una pietanza tanto gustosa quanto velenosa: ‘’Il Male non c’è, per cui non temere, tutto quel che fai è cosa buona,
non hai da combattere contro nessuno. Non avere paura, sei sulla buona strada;
non puoi aver paura di chi non c’è?’’
Ecco che l’ingannatore raggiunge il
suo scopo: farci credere che il Male non esiste e che quindi non c’è proprio
nessuna battaglia da portare avanti!
Il peggiore e il più subdolo degli
inganni è proprio quello di farci credere che non ci sia l’ingannatore!
Ecco il pensiero degli stolti!
Ecco i discorsi insensati.
‘’ Lo stolto e l’insensato periranno
insieme, ma l’uomo nella prosperità non comprende’’ (salmo 48,11): questa è la semplice sconcertante conclusione!
La prosperità ci
fa diventare ciechi e sordi, ci fa perdere la sensatezza della ragione: ma basta
guardarsi intorno per capire i segni dei tempi…
siamo immersi nel grande Mare del Male… che ci ammalia, ci
acceca… corrompe il nostro cuore… ci fa schiavi e continuiamo… a crederci
liberi!
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