PARROCCHIA S.
MARIA ASSUNTA - SAN MAURO
FORTE
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vitadiparrocchia.blogspot.it
Natale: l’Amore è con noi
La
fine del 1942 vide uno degli inverni più tremendi del secolo. Mio padre, in un
piccolo gruppo di sei detenuti, vestiti di stracci e con zoccoli di legno,
provati dal gelo e affamati, tornava nella baracca. Uno sconosciuto venne loro
incontro e li invitò a entrare nella sua casa. Era la vigilia di Natale. Entrammo
insieme con la guardia che ci sorvegliava. La dimora era calda e gradevole.
L’uomo che ci aveva invitato era un pastore protestante. Ci fece scaldare,
lavare, radere. A tavola ci fu una fetta di pane e un bicchiere di vino per
tutti. Mio padre si sedette al pianoforte ed eseguì una parte di un’antica
liturgia russa, pur con le dita irrigidite dalla fatica e dal freddo. Si
abbracciarono. La guardia non denunciò nessuno.
Da
quella volta lui non identificò mai più quelli che lo avevano chiuso nel campo
con il popolo a cui appartenevano. Dopo la guerra, vedeva passare per strada i
soldati tedeschi, prigionieri affamati e sfiniti. Un giorno tagliò metà del
pane che ricevevamo due volte alla settimana per l'intera famiglia e disse:
“Portalo ai prigionieri tedeschi; ma fa’ attenzione che nessuno ti veda, perché
non ci denuncino”. Mi avvicinai di soppiatto a quegli uomini. Il prigioniero
tedesco a cui lo diedi si mise a piangere. Poi lo divise con due compagni (P.
Matvejevic).
Anche
nei momenti più duri della storia, gli uomini di buona volontà hanno realizzato
opere degne di Dio. Nei gesti concreti di rispetto e di carità il nostro Dio è
glorificato, perché la venuta di suo Figlio - umile, fragile, precaria,
mansueta - non è stata vana. Dio si è fatto uno di noi, per raccontare e
realizzare una vita senza confini, dove la gioia è la prospettiva dal basso
della terra come nell’alto dei cieli; dove l’amore è mezzo e obiettivo; dove il
futuro non fa paura perché la salvezza è giunta. A noi il compito di renderla presente
con la stessa intensità di Amore.
“Che
la gioia del Natale
e
la celeste luce di Betlemme rischiari le nostre vite
motivando
le nostre azioni e propiziando un anno di pace”
IL
"DIO CON NOI" PER UNA NUOVA RINASCITA MONS. SIGALINI
Natale
significa poesia, suggerisce buoni sentimenti, richiama atmosfere tenere, luci
diffuse, candele e suoni armoniosi, sentimenti tenui, tenerezze e
compiacimenti. Insomma non occorre tanto sforza di memoria, o tanta capacità di
ricordi per avere davanti agli occhi scene idilliache, suoni melodiosi e
atmosfere buone. Questi sono solo alcuni tratti, ma il commercio ne sfodera di
più, ne propone di meglio, ne caratterizza con maggior fantasia e allettamenti.
I cristiani se ne sono quasi assuefatti in maniera tale che il festeggiato
scompare, esiste il contorno, talvolta la cornice, ma quel famoso Dio con noi
non c’è. La ricerca di un incontro tra l’uomo e Dio non appare, il mistero che
è riuscito a tenere viva negli uomini una speranza incrollabile è offuscato o
rimosso. Tentiamo invece di riscoprire la ragione di questa magia, le radici di
questi sentimenti.
È
nato un bambino, è fiorita una nuova vita, una mamma e un papà si guardano
estasiati e contemplano questo batuffolo di carne che piange, ride, apre le
manine, si lascia baciare e stana i sentimenti più belli e pacifici che una
persona può esprimere. C’è al centro un bambino appena nato, ha alle spalle il
dolore e l’ansia di una lunga gestazione e dolorosa generazione. Si
intercettano sogni e speranze, desideri
e meraviglie. Ma chi è questo bambino? Chi sono i suoi genitori, che storia ha
alle spalle, chi lo ha da sempre atteso? Che popolo gli ha dato carne e parole,
tratti somatici e lineamenti? Ne sono nati tanti di bambini a questo mondo e
per essi non c’è stato nessun ricordo così pieno e coinvolgente ancora oggi.
Hanno sempre avuto amore, lo speriamo, ma non hanno fatto e costruito futuro e
storia così coinvolgenti.Occorre fare un salto di qualità nei nostri pensieri e nelle nostre domande. C’è alle spalle una meravigliosa storia d’amore, che non è solo il rincorrersi di due ragazzi innamorati, la pienezza di un amore donato, ma un grande progetto che supera ogni fantasia. Dio si fa uomo, quel piccolo bambino è il Figlio di Dio, è l’espressione più completa di una parentela fra cielo e terra, è il gesto d’amore di un Dio creatore, ineffabile, grande che si mescola agli uomini per riscrivere la storia di ogni uomo dal di dentro, come storia di bontà, di pienezza, di salvezza. È l’amicizia di Dio e la sua compagnia che si fa persona umana, si fa uomo e si immedesima con il re di quell’universo che aveva creato con tanta consapevolezza di bellezza e bontà. Dio dice: non ti voglio assolutamente lasciare in quelle strade di morte che ti sei scavato; non ti voglio perdere e abbandonare nel cumulo di dolori che ti sei provocato. Mi faccio io come te, perché tu diventi come me. Hai perso l’innocenza che ti avevo donato e io te la voglio ridare. So che mi costerà sangue e morte, dolore e malvagità, ma io ti voglio ridonare la libertà di deciderti di nuovo, di cancellare il male che hai disseminato nel mondo, voglio metterti davanti il mio amore per farti vincere il fascino del male in cui ti sei cacciato.
Mi
metto nella tua storia perché non sia più storia di guerre e di ingiustizie, ma
di pace e di serenità. Ti voglio capace di costruire rapporti tra gli uomini
che siano nuovi e giusti. Comincio dal popolo d’Israele, ma mi allargo a tutto
l’universo. Ci stai? Mi credi? Ti fidi? Ti metti in cammino dietro a me?
Altro
che atmosfere rarefatte, altro che parole lagnose, altro che luci e negozi. Il
Natale è una nuova rinascita della speranza di essere finalmente uomini e donne
del futuro, persone nuove, compagni di un Dio che si mette al nostro livello
per portarci al suo: figli di Dio e fratelli di Gesù. Così si chiama quel
bambino, così si presenta Dio tra noi, così si chiama l’Emmanuele, così ci
attira a sé la bontà infinita di Dio. Da questo momento ci sentiremo portati
sulle sue spalle quando ancora ci metteremo su vie di fuga; sapremo di avere un
Padre che ci aspetta per far festa al nostro ritorno, sapremo che la vita vera
sarà da risorti, come dopo la morte di Gesù risorgerà e ci attrarrà a sé.
Corona dell’AVVENTO quarta settimana
Dio ti riempie di
gioia
Apri il nostro cuore, Signore, perché in questo tempo di attesa di
Gesù, riusciamo a farti posto nella nostra vita. Oggi accendiamo
la candela degli angeli presenti a vegliare sulla capanna. Essa simboleggia tutto l’amore
contenuto nella meravigliosa novella
che gli angeli portarono agli uomini in
quella notte mirabile.
Signore,
attraverso le parole di Maria: “Avvenga di me secondo la tua parola”
ci
hai mandato il tuo figlio.
Dio,
per salvare l’uomo, si fa semplicemente uno di noi.
Apri i nostri cuori affinché, col tuo esempio, impariamo a farci
“uno con gli altri”
nell’accoglienza e nella comunione come
tu ci hai insegnato.
VITA PARROCCHIALE
· Domenica
22, ore 11.00 S. Messa
“Benedizione di Gesù Bambino”
ore
18.00 A.C. Catechesi Adulti
·
Lunedì, ore
17.00 Liturgia Penitenziale
“confessioni”
·
Martedì, ore
17.00 ACR Presepe vivente
·
Sabato 28 ore 21.00 “Salone parrocchiale” Tombolata
·
Domenica
29, ore 11.00 S. Messa
“Benedizione Famiglie”
VITA DIOCESANA
· Domenica 22 dicembre : “Garaguso Scalo”
Azione Cattolica - Ritiro
spirituale per giovani “Sichem”
· 30 dicembre – 1 gennaio: A.C. Giovani “Capodanno
Alternativo”
Roma – mensa Caritas
Azione
Cattolica Parrocchiale
A.C.
R. domenica
ore 15.30 Salone parrocchiale
ADULTI domenica ore 18.00 Catechesi
A.C.
R. martedì 24
PRESEPE VIVENTE
GIOVANI Sabato:
incontro ore 18.30
Domenica 22
Dicembre 2013
4ª DI
AVVENTO
Is
7,10-14; Rm 1,1-7; Mt 1,18-24
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe,
della stirpe di Davide.
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Ore 17.00 S. Messa
Novena di Natale
Ore 18.00 Catechesi AC Adulti
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Lunedì 23 dicembre
Ml 3,1-4.23-24; Sal 24; Lc 1,57-66
Nascita di Giovanni
Battista.
|
Ore
6.00 Novena di Natale
Ore
6.20 S. Messa
Ore 10.00 Funerale
Ore 17.00 Liturgia Penitenziale
|
Martedì 24 dicembre
2 Sam 7,1-16; Sal 88; Lc 1,67-79
Ci visiterà un sole che sorge dall’alto.
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Ore
6.00 Novena di Natale
Ore
6.20 S. Messa
Ore 23.30 VEGLIA
DI NATALE
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Mercoledì 25 dicembre
NATALE DEL SIGNORE
Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18
Il
Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
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Ore 11.00 S. Messa
Ore 17.00 S. Messa
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Giovedì
26 dicembre
S. Stefano
At 6,8-12; 7,54-60; Sal 30; Mt 10,17-22
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre
vostro.
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Ore 17.00 S. Messa
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Venerdì 27 dicembre
S. Giovanni
1 Gv 1,1-4; Sal 96; Gv 20,2-8
L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al
sepolcro.
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Ore 17.00 S. Messa
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Sabato 28 dicembre
Ss. Innocenti
1 Gv 1,5–2,2; Sal 123; Mt 2,13-18
Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.
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Ore 17.00 S. Messa
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Domenica 29
Dicembre 2013
SANTA FAMIGLIA DI GESÙ
Sir
3,3-7.14-17a ; Sal 127; Col 3,12-21; Mt 2,13-15.19-23
Prendi con te il bambino
e sua madre e fuggi in Egitto.
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Ore 11.00 S. Messa
Benedizione Famiglie
Ore 17.00 S. Messa
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