venerdì 6 dicembre 2013

DIARIO DELLA DIVINA MISERICORDIA DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA
 
 G.M.G. DIO E ANIME.

O Re di Misericordia, guida la mia anima Suor M. Faustina del SS.mo Sacramento

 Wilno, 28.VII.1934

O Gesù mio, con fiducia verso di te intreccio migliaia di corone e so che fioriranno tutte,
e so che fioriranno tutte, quando le illuminerà il sole divino.
O grande Divin Sacramento, che nascondi il mio Dio, o Gesù,
resta con me ogni momento, ed il mio cuore non sarà preso dal timore.
 
G.M.G. Wilno, 28.VII.1934 Primo fascicolo DIO E LE ANIME

Sii adorata, o Santissima Trinità, ora e in ogni tempo. Sii adorata in tutte
le Tue opere e in tutte le Tue creature. Ammirata ed esaltata la grandezza
della Tua Misericordia, o Dio. Debbo prender nota  degli incontri della
mia anima con Te, o Dio, nei momenti particolari delle Tue visite. Debbo
scrivere di Te, o Incomprensibile nella Misericordia verso la povera
anima mia. La Tua santa volontà è la vita della mia anima. Ho avuto
quest'ordine da chi Ti sostituisce per me, o Dio, qui in terra e m'insegna
la Tua santa volontà. Vedi, Gesù, com'è difficile per me scrivere e che non
so descrivere chiaramente ciò che provo in fondo all'anima. O Dio, può
forse la penna descrivere cose per le quali talvolta non esistono
nemmeno le parole? Ma, o Dio, mi ordini di scrivere; questo mi basta.

Varsavia, I.VIII.1925 L'INGRESSO IN CONVENTO.
Fin dall'età di sette anni avvertii la suprema chiamata di Dio, la grazia
della vocazione alla vita religiosa. A sette anni intesi per la prima volta la
voce di Dio nella mia anima, cioè la chiamata ad una vita più perfetta, ma
non sempre ubbidii alla voce della grazia. Non incontrai nessuno che mi
chiarisse queste cose. Diciottesimo anno di vita; insistente richiesta ai
genitori del permesso di entrare in convento; rifiuto categorico dei
genitori. Dopo tale rifiuto mi diedi alle vanità della vita, non rivolgendo
alcuna attenzione alla voce della grazia, sebbene l'anima mia non
trovasse soddisfazione in nulla. Il richiamo continuo della grazia era per
me un gran tormento, però cercavo di soffocarlo con i passatempi.
Evitavo d'incontrarmi con Dio intimamente e con tutta l'anima mi
rivolgevo verso le creature. Ma fu la grazia di Dio ad avere il sopravvento
nella mia anima. Una volta ero andata ad un ballo con una delle mie
sorelle. Quando tutti si divertivano moltissimo, l'anima mia cominciò a
provare intimi tormenti. Al momento in cui cominciai a ballare, scorsi
improvvisamente Gesù accanto a me, Gesù flagellato, spogliato delle
vesti, tutto coperto di ferite, che mi disse queste parole: « Quanto
tempo ancora ti dovrò sopportare? Fino a quando mi
ingannerai?». All'istante si spense l'allegro suono della musica;
scomparve dalla mia vista la compagnia in cui mi trovavo. Rimanemmo
soli Gesù e io. Mi sedetti accanto alla mia cara sorella, facendo passare
per un mal di testa quanto era accaduto dentro di me. Poco dopo
abbandonai la compagnia e la sorella senza farmi scorgere e andai nella
cattedrale di S. Stanislao Kostka. Era quasi buio. Nella cattedrale c'erano
poche persone. Senza badare affatto a quanto accadeva intorno, mi
prostrai, le braccia stese, davanti al SS.mo Sacramento e chiesi al Signore
che si degnasse di farmi conoscere ciò che dovevo fare. Udii allora queste
parole: « Parti immediatamente per Varsavia; là entrerai in
convento ». Mi alzai dalla preghiera, andai a casa e sbrigai le cose
indispensabili. Come potei, misi al corrente mia sorella di quello che era
avvenuto nella mia anima, le chiesi di salutare i genitori e così, con un
solo vestito, senza nient'altro, arrivai a Varsavia. Quando scesi dal treno e
vidi che ciascuno andava per la sua strada, fui presa dalla paura: che
fare? Ove rivolgermi, dal momento che non conoscevo nessuno? E dissi
alla Madre di Dio: « Maria, fammi strada, guidami Tu! ».
Immediatamente udii dentro di me queste parole: di andare fuori dalla
città in un villaggio, dove avrei trovato un alloggio sicuro per la notte.
Feci così, e trovai tutto come la Madre di Dio mi aveva detto. Il giorno
dopo di buon mattino feci ritorno in città ed entrai nella prima chiesa che
mi si parò dinanzi. Qui mi misi a pregare, per conoscere che cosa volesse
ancora Iddio da me. Le SS. Messe si susseguivano una dietro l'altra.
Durante una di queste, mi sentii dire: « Va' da questo sacerdote e
spiegagli ogni cosa; egli ti dirà quello che dovrai fare ». Terminata la S.
Messa, entrai nella sacrestia e gli raccontai tutto ciò che era accaduto
nell'anima mia, pregandolo di indicarmi dove entrare, in quale convento.
In un primo momento il sacerdote rimase sorpreso, tuttavia mi
raccomandò d'aver molta fiducia perché Iddio avrebbe continuato a
provvedere. « Nel frattempo - egli disse - ti manderò da una pia signora,
presso la quale potrai restare fino al giorno del tuo ingresso in un
convento ». Quando mi presentai a quella signora, mi ricevette con
grande affabilità. In quel tempo cominciai a cercare un convento, ma a
qualsiasi porta ebbi a bussare, incontrai un netto rifiuto. Il dolore
attanagliava il mio cuore e dissi al Signore Gesù: « Aiutami. Non
lasciarmi sola ». Bussai infine alla nostra porta. Quando mi venne
incontro la Madre Superiora, l'attuale M. Generale Suor Michaela, dopo
un breve colloquio mi disse di andare dal Padrone di casa e domandargli
se mi accoglieva. Capii subito che dovevo chiederlo al Signore Gesù.
Tutta felice mi recai in cappella e chiesi a Gesù: « Padrone di questa casa,
sei disposto ad accettarmi? Una delle suore di qui m'ha mandata da Te
con tale domanda». Immediatamente udii questa voce: « Ti accolgo; sei
nel Mio Cuore ». Quando tornai dalla cappella, la Madre Superiora mi
chiese prima di tutto: « Ebbene, il Signore ti ha accettata? ». « Si », le
risposi. Ed essa: « Se ti ha accettata il Signore, t'accetterò anch'io ». Fu
così ch'io venni ammessa in convento. Per varie ragioni tuttavia dovetti
rimanere nel mondo per più d'un anno ancora, presso quella pia signora.


CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Padre nostro - Ave Maria


Credo in Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine,

patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi;
 il terzo giorno risuscitò da morte; salì al Cielo,  siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi,
 la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna.  Amen.
SUI GRANI DEL PADRE NOSTRO SI DICE:
Eterno Padre, ti offro il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità
del tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo,
 in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.
SUI GRANI DELL'AVE MARIA SI DICE:
Per la sua dolorosa Passione,
abbi misericordia di noi e del mondo intero!
AL TERMINE DELLA CORONCINA SI RIPETE PER TRE VOLTE:
Santo Dio, santo forte, santo immortale,  abbi pietà di noi e del mondo intero

O  SANGUE E ACQUA CHE SCATURISCI DAL CUORE DI GESU'
COME SORGENTE DI MISERICORDIA PER NOI, CONFIDO IN TE|

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