S. Giovanni Bosco
Sette considerazioni per i giorni della settimana
(Estratto da: "Il giovane provveduto")
MERCOLEDÌ
Il Giudizio
2. Dirà
allora questo Giudice inappellabile: - Chi sei tu? - Sono un cristiano, -
risponderai. - Bene, - egli ripiglierà, - se sei cristiano, vedrò se hai
operato da cristiano. - Indi comincerà a rammentarti le promesse fatte nel S.
Battesimo, colle quali rinunziasti al demonio, al mondo, alla carne; ti
rammenterà le grazie che t'avrà concesse, i Sacramenti frequentati, le
prediche, le istruzioni, gli avvisi dei confessori, le correzioni de' parenti:
ogni cosa ti verrà schierata dinanzi. - Ma tu, dirà il divin Giudice, a
dispetto di tanti doni, di tante grazie, oh quanto male hai corrisposto alla
tua professione di cristiano! Già nell'età in cui appena cominciavi a conoscermi,
cominciasti a offendermi con bugie, con mancanze di rispetto in chiesa, con
disobbedienze a' tuoi genitori, e con molte altre trasgressioni de' tuoi
doveri. Almeno col crescere negli anni tu avessi meglio regolate le tue azioni;
ma no, coll'età purtroppo crebbe in te anche il disprezzo alla mia legge. Messe
perdute, profanazioni de' giorni festivi, bestemmie, vigilie non osservate,
Confessioni mal fatte, Comunioni talvolta sacrileghe, scandali dati a' tuoi
compagni: ecco quel che hai fatto invece di servirmi.
Verso lo
scandaloso poi si volgerà tutto pieno di sdegno, dicendo: - Vedi quell'anima
che cammina per la strada del peccato? Sei tu, che co' tuoi discorsi scandalosi
le insinuasti la malizia. Tu come cristiano dovevi col buon esempio insegnare
a' tuoi compagni la via del Paradiso; invece, tradendo il mio Sangue, hai loro
insegnato la strada della perdizione. Vedi quell'anima laggiù nell'inferno? Sei
tu che co' tuoi perfidi consigli la togliesti a me per consegnarla al demonio:
tu fosti causa della sua eterna perdizione. Ora vada l'anima tua per l'anima
che hai fatto perdere col tuo scandalo: Répetam animam tuam pro anima illius.
Che te ne
pare, figliuolo, di questo esame? Che cosa ti dice la tua coscienza? Sei ancora
a tempo, se vuoi: chiedi perdono a Dio de' tuoi peccati, con una sincera
promessa di non peccar più; e comincia fin d'oggi una vita da buon cristiano,
per prepararti un corredo di opere buone pel giorno in cui dovrai comparire
davanti al tribunale di Gesù Cristo.
3. Al conto
rigoroso che il Giudice supremo esige dal peccatore, questi tenterà di opporre
qualche scusa o pretesto, dicendo che non sapeva di dover venire a tanto
stretto esame. Ma gli sarà risposto: - E non udisti quella predica e quel
catechismo? non lo leggesti in quel libro, che io ti avrei domandato conto di
ogni cosa? - Il disgraziato allora si raccomanderà alla misericordia divina, ma
questa non sarà più per lui, perché non merita misericordia chi per tanto tempo
ne ha abusato, e perché colla morte finisce il tempo della misericordia. Si
raccomanderà agli Angeli, ai Santi, a Maria Santissima; e Maria risponderà a
nome di tutti; - Adesso chiedi il mio aiuto? Non m' hai voluta per madre in
vita, ed ora io non ti voglio più per figlio, non ti conosco più. - Allora il peccatore,
non trovando più alcuno scampo, griderà alle montagne, alle pietre, che lo
coprano, e non si muoveranno. Invocherà l'inferno, e lo vedrà aperto: Inférius
horréndum chaos; quello è l'istante in cui l'inesorabile Giudice proferirà la
tremenda sentenza: - Figlio infedele, dirà, va' lungi da me: il mio Padre
celeste ti ha maledetto: io pure ti maledico; vattene al fuoco eterno a gemere
e a penare coi demoni per tutta l'eternità: Discédite a me, maledicti, in ignem
aetérnum. - Quell'anima infelice, prima di allontanarsi per sempre dal suo Dio,
volgerà per l'ultima volta lo sguardo al Cielo, e nel colmo della desolazione
dirà: - Addio, compagni, addio, amici, che abitate nel regno della gloria;
addio, padre, madre, fratelli, sorelle; voi godrete per sempre, io sarò per
sempre tormentato. Addio, Angelo custode, Angeli e Santi tutti del Paradiso; io
non vi rivedrò mai più. Addio, o Salvatore; addio, o Croce santa; addio, o
Sangue sparso invano per me, io non vi rivedrò mai più. Da questo momento io
non son più figlia di Dio, e sarò per sempre schiava dei demoni nell'inferno. -
E allora i demoni, resi padroni di lei, trascinandola ed urtandola la faranno
piombare nei loro abissi di pene, di miserie, di tormenti eterni.
Figliuolo,non temi per te una simile sentenza? Ah! per amor di Gesù e di Maria! preparati
con opere buone una sentenza favorevole, e ricòrdati che quanto è spaventosa la
sentenza proferita contro del peccatore, altrettanto consolante sarà l'invito
che Gesù farà a chi visse cristianamente. - Vieni, gli dirà, vieni al possesso
della gloria che t' ho preparata. Tu mi hai servito fedelmente nel breve tempo
di tua vita, ora godrai in eterno: Intra in gaudium Dòmini tui. - Gesù mio,
fatemi la grazia ch'io possa esser uno di questi benedetti. Vergine Santissima,
aiutatemi Voi; proteggetemi in vita ed in morte, e specialmente quando mi
presenterò al divin vostro Figlio per essere giudicato.
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