E'
meglio la sterilità che una posterità empia
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PANE SPEZZATO ''Venite e gustate quant'è buono il Signore''
DAL LIBRO DELLA SAPIENZA
PARTE TERZA (13 - 19)
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[13]Beata la sterile non
contaminata,
la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso;
avrà il suo frutto alla rassegna delle anime.
[14]Anche l'eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità
e che non ha pensato cose malvage contro il Signore,
riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà,
una parte più desiderabile nel tempio del Signore;
[15]poiché il frutto delle opere buone è glorioso
e imperitura la radice della saggezza.
[16]I figli di adulteri non giungeranno a maturità;
la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata.
[17]Anche se avranno lunga vita, non saran contati per niente,
e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore.
[18]Se poi moriranno presto, non avranno speranza
né consolazione nel giorno del giudizio,
[19]poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.
la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso;
avrà il suo frutto alla rassegna delle anime.
[14]Anche l'eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità
e che non ha pensato cose malvage contro il Signore,
riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà,
una parte più desiderabile nel tempio del Signore;
[15]poiché il frutto delle opere buone è glorioso
e imperitura la radice della saggezza.
[16]I figli di adulteri non giungeranno a maturità;
la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata.
[17]Anche se avranno lunga vita, non saran contati per niente,
e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore.
[18]Se poi moriranno presto, non avranno speranza
né consolazione nel giorno del giudizio,
[19]poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.
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PER RIFLETTERE INSIEME… |
Sembrerebbero un inno alla
sterilità, quasi un merito quello di non aver figli… ma se davvero fosse così…
questo verrebbe a contraddire quella che era il pensare del popolo ebreo che
vedeva nell’abbondanza di figli la grazia del Signore, la benedizione stessa di
Dio che concedeva una discendenza alla famiglia.
Sono tanti anche i personaggi
biblici ai quali viene concessa la gioia di una discendenza in condizioni
impossibili, a cominciare da Abramo, nell’A.T., fino ad Elisabetta nel N.T.
Se Dio fa dunque la grazia di una
progenie a coloro che per età non potevano più sperare in questo, come mai ora
definisce beata la sterile, fortunato
l’eunuco?
Sembrerebbe
quasi che stia rinnegando il suo stesso operato… sembrerebbe… ma ovviamente non è così!
La sterilità
della quale si parla nei primi due versetti va letta in relazione a quanto si
dice negli ultimi due versetti, altrimenti il senso viene alterato.
Inoltre la
prima parte del versetto’’ beata la
sterile…’’ va messo in relazione con la parte finale della stessa frase:
‘’ Beata la sterile… che non ha conosciuto un letto peccaminoso.
Così anche
nei versetti successivi, il soggetto, l’eunuco, va messo in relazione alle
opere che non ha fatto, perché solo in relazione ad esse riceverà la grazia
promessa:
Anche l'eunuco… che non ha commesso iniquità
non ha pensato cose malvage contro il Signore
riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà
… poiché il frutto delle opere buone è glorioso.
non ha pensato cose malvage contro il Signore
riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà
… poiché il frutto delle opere buone è glorioso.
La sterile e
l’eunuco sono beati non perché non hanno procreato figli, ma perché non hanno
commesso iniquità, malvagità, non si sono contaminati con il peccato, per cui
anche se il Signore non li ha benedetti con una loro discendenza, la loro sorte
sarà oltremodo desiderabile rispetto a quella che toccherà a chi ha commesso
iniquità senza numero.
Cioè: meglio non aver figli, che partorirne nel
peccato!
È una
condanna minore quella della sterile, ad essa non mancherà la benevolenza del
Signore.
Ma per chi
avrà partorito figli nel peccato… nel giorno del giudizio il suo destino sarà terribile.
È Parola di
Dio questa!
Dice il Signore: meglio per chi non
ha mai messo al mondo figli, perché chi ha compiuto atti contro la Legge del
Signore, nel giorno del Giudizio desidererà non averne mai partoriti, i suoi figli non giungeranno a maturità;
la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata.
Anche se avranno lunga vita, non saran contati per niente,
e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore.
Se poi moriranno presto, non avranno speranza
né consolazione nel giorno del giudizio,
poiché di una STIRPE INIQUA è terribile il destino.
la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata.
Anche se avranno lunga vita, non saran contati per niente,
e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore.
Se poi moriranno presto, non avranno speranza
né consolazione nel giorno del giudizio,
poiché di una STIRPE INIQUA è terribile il destino.
DI UNA STIRPE INIQUA È TERRIBILE IL
DESTINO.
Dire chi
sono coloro che compongono la ‘’stirpe
iniqua’’ non è difficile: per come stanno le cose oggi, su questo argomento
non basterebbe un’enciclopedia virtuale come WikipediA per esporre alcune delle
iniquità che si compiono o che si vorrebbero compiere, a favore delle quali si
lotta aspramente, senza mezzi termini e senza risparmio di energia.
In sintesi,
possiamo dire così: la stirpe iniqua è composta da coloro che agiscono contro
la Legge della Vita, contra la Legge della Natura, contro cioè la Legge di Dio.
E qual è la
Legge della Vita?
E qual è la
Legge della Natura?
E qual è la
Legge di Dio?
Intanto bisogna
dire che non sono tre Leggi diverse o a se stanti, ma una sola che si manifesta
su tre piani diversi o meglio dire sotto diversi aspetti: la Legge di Dio è un
Principio di Vita, non è una legge giuridica, ma il fondamento stesso della
Natura Divina, Dio è Vita, Dio è Creatore, Dio è Colui che genera, che
partorisce la Vita, è Principio di Vita, di Vita Eterna; questa Vita che vive
in Lui, per Amore, la dona a noi, secondo una logica ordinata, secondo una
Scienza Divina, che ordina ogni cosa con misura, con Sapienza, con Ragione, con
perfezione. La Legge dunque della Natura è l’insieme delle leggi naturali poste
a fondamento e a protezione della Vita, suo dono altissimo e santissimo, perché,
se Lui è Vita, un po’ della sua Vita viene donata a noi, prende da se stesso
quel Principio di Vita che è la Sua stessa Natura, la sua Identità, potremmo
dire, e ne dà a noi, gratuitamente; se in Lui c’è solo ordine e perfezione, ciò
che ne deriva da Lui non può non essere ordinato e perfetto, questo significa
‘’essere a sua immagine e somiglianza’’: immagine e somiglianza nel principio
fondante della Vita che ci ha donato, che è parte di Sé; non la prende
dall’esterno, ma dal Suo Cuore, dalla Sua Natura Divina, ci fa simili a Lui
nella divinità e nella santità, nell’ordine creativo e nella perfezione della
Sua Natura.
La Legge di
Vita e della Natura sono dunque entrambe racchiuse nella Legge dell’Amore che è
Dio stesso.
Ecco perché
la Vita ha la sua Legge, che si manifesta in quel codice genetico e in quelle
sembianze umane che conosciamo; ma è anche Legge della Natura, perché la Vita
contiene in sé la perfezione dell’ordine divino che ha ordinato l’ ordine
cosmico: il cosmo non è caos, non è casualità, ma segue una Logica Superiore
che ne garantisce la perfezione e la continuità, l’Ordine Eterno.
Chiunque,
dunque, mette mani a questo Ordine stabilito dalla Sapienza Divina, mette le
mani davanti a Dio, cioè si pone a confronto di Dio ed osa sfidarlo proponendo
nuove leggi, nuove formule, nuove e quanto mai disastrose alternative che
deviano il genere umano dalla sua vocazione iniziale: essere figli di Dio!
È questa la
nostra prima vocazione, prima ancora di quella alla fraternità, alla quale ci
invita a guardare il papa: essere figli di Dio e in quanto tali rispettare la
Sua paternità, la Sua Legge, la Sua Volontà.
In cosa
consiste la Sua Legge?
Prima di
rispondere a questa domanda, occorre, però, forse chiarire a noi stessi se noi
crediamo in questo, se ci sentiamo figli di Dio, se crediamo nella sua Santità,
se siamo davvero convinti che la Legge del Signore è infallibile, è perfetta, è
Giusta, l’Unica Giusta, è Santa, è Ordine, è Sapienza, è Scienza, quella
Scienza che non potrà mai essere messa in discussione da nessun’altra legge,
perché è già il massimo, Superiore, indiscutibile, in quanto viene da Colui che
ha creato e ordinato tutto l’Universo, come dice Isaia 40,12-2:
"Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del
mare e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo?
Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, ha pesato con la stadera le montagne
e i colli con la bilancia?
Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?
A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia
e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza?
Non lo sai forse? Non lo hai udito?
Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile."
Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, ha pesato con la stadera le montagne
e i colli con la bilancia?
Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?
A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia
e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza?
Non lo sai forse? Non lo hai udito?
Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile."
Se non siamo
convinti di questo, tutto quello che andrò a dire dopo non avrà molto senso,
perché è da questo principio che bisogna partire per dare poi validità a tutto
quanto dirò sulla Sua Legge.
Se non diamo
fede alla Sua Legge, se non crediamo nella perfezione della Sua Legge, se non
siamo convinti che la Sua Legge è perfetta e quindi l’Unica Giusta, allora
tutto il resto diventa discutibile.
Se siamo
cristiani veri, se crediamo in quello che Cristo ci ha detto e ci ha rivelato
allora questo sarà facile, spontaneo, naturale; se invece siamo cristiani
paganizzati oppure farisei che applicano la Legge solo nella sua esteriorità
senza mai farla scendere fino al cuore… allora non mi meraviglierà se quello
che andrò a dire sarà contrastato o rifiutato.
È questione
di scelta. È questione di fede. È questione di ragionevolezza e di coerenza.
Se sono
cristiano e mi dico cristiano allora devo credere che tutta la Parola di Dio è
Verità, è Sapienza, è ordinata alla Vita, è Vita essa stessa capace di generare
altra Vita.
Ed è proprio
il tema della Vita quello che sta facendo strage della Legge di Dio.
Quando si
attacca direttamente la Vita nella sua Natura e nella sua Legge allora è chiaro
che il problema non è nell’intendere la vita o nell’osteggiare la legge della
Natura, ma il problema è più profondo: è il rifiuto di Dio e quindi
l’intenzione di distruggere quanto Dio ha creato.
Coloro che
manipolano la Vita, coloro che ne chiedono la fine prima della sua fine, coloro
che ne chiedono la morte prima della sua nascita, coloro che ne strumentalizzano
l’ordine genetico, coloro che comprano, vendono, commercializzano vita
(commercianti d’organi, di sangue, di bambini…) compongono la stirpe iniqua,
perché nel loro cuore hanno come legge quella dell’iniquità, cioè non più il
Principio Divino della Vita, ma il principio satanico della morte, c’è stato un
capovolgimento interiore, una distorsione spirituale, una rinuncia e un
rinnegamento della propria vocazione di figli di Dio, per farsi seguaci di
colui che continua a tramare per distruggere l’opera di Dio.
Questo vuol
dire che tutto ciò che alcuni propongono a livello scientifico, medico,
legislativo, giuridico, normativo, sociale… e che si pone contro la Vita non
viene dalla Legge di Dio, non è compatibile con tale Legge, non ha niente a che
fare con essa: non si può uccidere una vita nel grembo materno per salvare la
vita della stessa madre che l’ha generata, chi propone questo e chi sceglie
questa strada non ha molto chiaro né il concetto di maternità né quello di vita,
perché una madre che è madre non esita a salvare la vita del figlio a costo
della sua vita, e di esempi di coloro che hanno fatto questa scelta ce ne sono
tanti, conosciuti e non conosciuti, questo vuol dire che è possibile fare una
scelta simile.
Questo è
fidarsi della Legge di Dio.
La scelta
contraria, ovviamente, è il rinnegare la Legge di Dio.
I numeri per
gli omicidi legalizzati quali gli aborti in strutture mediche sono incalcolabili:
a livello
mondiale, globalmente sono stati stimati 46 milioni di casi di IVG nel 1995,
con andamento leggermente in diminuzione nella decade successiva, fino ad
arrivare a 42 milioni di episodi (nel 2003). L'incidenza nei vari paesi varia,
per questioni religiose, morali e legali: ad esempio in Iran, sono stati riscontrati
7,5 aborti per ogni 1.000 donne sposate (età 15-49).
Ma qualcuno
si è mai chiesto come si pratica l’aborto?
Ve ne dico
uno, uno dei tanti metodi: pare che uno dei metodi più efficaci, dalla
sedicesima settimana alla nascita, sia
quello della nascita parziale. Esso consiste nell'estrazione parziale del feto dal
canale cervicale attraverso l'uso di una pinza, che permette l'avvicinamento
del cranio alla cervice e lo svuotamento del cranio stesso attraverso
l'introduzione in esso di una cannula aspiratrice per permetterne il passaggio in
maniera più agevole!
Come suona
orrenda questa parola ‘’più agevole’’,
sembrerebbe quasi un fatto di sensibilità, quella di preoccuparsi che soffra il
meno possibile, invece si svuota il cranio di un bambino e lo si aspira come si
fa con una normale cannuccia per bibite, per facilitare il suo passaggio verso
la morte!
Ma stiamo
parlando di un bambino! Fragile, indifeso, bisognoso di protezione, come lo si
può stringere con una pinza e succhiarne il midollo?
Sono milioni
e milioni i bambini che vengono lacerati fisicamente così!
E la nostra
osa anche chiamarsi ‘’civiltà’’!
E si ha
anche il coraggio di rivendicare ad alta voce il diritto di uccidere un figlio,
un bambino stritolandogli il cranio con una pinza!
Una società
che lotta per questo è una società che non ha futuro, non ha speranza, che non
ha pietà!
Si, ha
smarrito il senso del peccato ed anche quello della pietà, termini ormai entrambi
in disuso, la loro assenza, però, ha portato all’imbarbarimento del cuore
umano.
Chiedere
pietà al Signore per questi crimini è doveroso, è d’obbligo, è necessario!
Non vi
sembra che d’iniquità ce ne sia in abbondanza!?
Altra
situazione, altro abominio: proprio in questi giorni, in alcuni Paesi europei, come il
Belgio, in Parlamento si sta votando un
progetto di legge che mira a estendere in determinate condizioni la possibilità
di depenalizzazione dell’eutanasia ai minori affetti da malattie incurabili. Altri progetti stanno per essere presentati per estendere l’eutanasia
alle persone dementi che ne abbiamo fatto richiesta anticipata”.
Ecco dove ci
porta il rinnegare la Legge della Vita e della Natura: ad uccidere la Vita!
Ad uccidere
i deboli. Ad uccidere gli indifesi! Ad uccidere i malati che dovremmo curare!
Noi che
dovremmo esserne i custodi, stritoliamo i bambini grandi appena quanto un
pugno!
Eppure
nessuno prova disgusto, indignazione, ribrezzo per l’indurimento del nostro
cuore, simile ai pagani o ai greci di un tempo che sacrificavano le loro figlie
ai loro dei e gettavano alla cima del monte i figli disabili!
Ma non siamo
noi mille volte più colpevoli di loro? La nostra cultura, i nostri progressi
scientifici non avrebbero dovuto farci fare passi da gigante portandoci ad una
maturità e ad una civiltà che sappia aver rispetto di tutti?
A quanto
pare siamo più barbari dei barbari!
Più disumani
di coloro che la stessa Storia ha condannato!
Di una
gravità inaudita, poi, è la
dichiarazione della Commissione dell’ONU, di qualche settimana fa, che è stata inviata
al Vaticano, con la quale si chiede addirittura
il cambiamento del diritto canonico in materia di dignità della persona umana.
Entrando in
questioni puramente religiose, la Commissione chiede che la Santa Sede smetta di esporre liberamente il
proprio pensiero radicato sul Vangelo. Il rapporto punta “sull’autorità morale”
della Santa Sede, giunge a chiedere il cambiamento della dottrina, in maniera
subdola, ingiungendo alla Santa Sede di
smettere di battere su alcuni diritti fondamentali, sull’eguaglianza tra
uomo e donna, a combattere l’aborto e
gli chiede di emendare il canone 1398
relativo all’aborto con una visione che identifichi le circostanze sotto cui
l’accesso ai servizi di aborto può essere permesso; chiede, ancora, (la
commissione) ad alta voce che la Chiesa non faccia più praticamente sentire la
sua voce su tutto ciò che riguarda la persona umana e l’esercizio della libertà
religiosa; chiede che la Santa Sede
prenda misure attive per rimuovere dai libri di testo delle scuole
cattoliche tutti gli stereotipi sul gender che possono ( a parer loro!) limitare
lo sviluppo dei talenti e delle abilità di ragazzi e ragazze e minano le loro
opportunità educative e di vita”.
Si chiede,
cioè, alla Chiesa di rinnegare se stessa, il suo Dio, tutto ciò che Lui ha
detto e in cui ha creduto per Millenni!
In pratica è
un atto di accusa generale, un attacco alla sovranità della Santa Sede.
È un attacco
alla sacralità della Vita che la Chiesa cerca di difendere e di proteggere!
Si chiede
alla Chiesa di entrare nella logica del ‘’pensiero unico’’ , di quel pensiero
laico che vorrebbe tutti liberi di uccidere liberamente
il proprio fratello, il proprio figlio, il proprio vicino scomodo…!
Senza che
nessuno opponga più ostacoli. Senza che nessuno si scandalizzi più!!!
Vi sembra
poco!?
La Chiesa
viene contestata perché difende la vita nelle sue forme più deboli: il
nascituro, il malato grave, l’anziano rimasto in solitudine, il bambino
disabile, la donna ingannata e abusata, il diritto alla vita in qualsiasi
condizioni di vita… la Chiesa dovrebbe tacere forse sugli orrori che si
compiono in nome di una legge umana che dice di essere giusta e non tutela i
più deboli, coloro che non hanno voce?
È giusto
forse uccidere chi non può nemmeno difendersi?
Gira voce
che quando viene messo in carcere qualcuno che abbia fatto del male ad un
bambino, gli stessi carcerati isolano o picchiano chi ha osato fare tanto, lo
ritengono il crimine più grave e sono loro i primi a punirlo, loro che sono
considerati delinquenti condannano la violenza sui bambini: e noi, che ci
riteniamo persone migliori, osiamo permettere che qualcuno svuoti e succhi il
midollo di un essere fragile e indifeso!
E non
meriteremmo qualcosa di più del carcere stesso?
Invece
continuiamo la nostra vita normale, magari ci si vanta anche di aver effettuato
un aborto con le ultime tecniche messe a disposizione dalla scienza!
E sono in
tanti quelli che credono che sia giusta come legge, che sia più giusta di
quella di Dio!
E intanto
distruggono la bellezza e la santità di quanto Dio ha posto nelle nostre mani.
Per non
parlare poi delle distorsioni nell’intendere e vivere le relazioni sentimentali
umane, di come è stata smembrata la famiglia, violentata nella sua più intima natura:
nell’unità matrimoniale, nella procreazione genitoriale, nel diritto ad avere
una mamma e un papà, nel bisogno di avere una famiglia stabile… tutte queste
cose che erano la normalità ieri, sono diventate utopie oggi… una famiglia che
si dica tale è diventata davvero rara; tutti ne avvertono la mancanza, ma sono
pochi quelli che si sforzano di costruirla ‘’come
una casa, un mattone al giorno, con la dose di amore quotidiano’’, come
dice papa Francesco… è difficile impegnarsi in questo, perché la scìa della
trasgressione trascina tutti e chi non si conforma ad essa resta fuori e stare
fuori fa male, la solitudine, l’emarginazione uccidono, soffocano, distruggono,
così meglio stare dentro e lasciarsi coinvolgere nelle violenze del branco,
nelle scelte del gruppo…
Gesù, Figlio
di Dio, ha avuto una famiglia con una mamma e un papà, chi più di Lui avrebbe
potuto farne a meno? Eppure Suo Padre ha voluto che avesse una famiglia, una
casa, un lavoro, umile ma onesto, perché il Figlio di Dio fosse per noi esempio
e modello in tutto e per tutto, perché niente di quello che riguarda l’uomo
restasse nel dubbio o nell’incertezza dell’azione.
Gesù ci ha
mostrato ogni cosa, ci ha istruiti con le parole e con i fatti, con l’esempio
della sua stessa vita: di cos’altro abbiamo bisogno noi cristiani?
Noi che
diciamo di amarlo, di obbedirgli, di seguirlo?
Eppure siamo
propri noi cristiani con il nostro assentire alle spinte rivoluzionarie e
distruttive delle ricchezze che il
Signore ci da dato: la vita, la famiglia, la fede, la nostra identità di
genere… altro punto dolente, quest’ultimo, molto dolente, che viene
strumentalizzato per attaccare alla radice la Legge della Natura.
È terribile
vedere come vengano strumentalizzati coloro che si trovano in uno stato di
diversità rispetto agli altri, senza per questo averne coscienza.
Diventano ‘’oggetti da baraccone’’, usati per
raggiungere scopi che niente hanno a che fare con il disagio di chi si trova a
vivere una situazione interiore e fisica particolarmente difficile.
Eminenti
professori ed esperti in vari settori, oggi, ritengono che l’identità di genere
sia frutto di convenzioni sociali,
religiose, ideologiche, politiche… altri sostengono che sia questione di
‘’gusti’’, altri come Foucault, filosofo contemporaneo francese
affermano che:
’’ l’appartenenza al genere femminile o maschile è conseguenza di un dispositivo della biopolitica – è uno dei meccanismi attraverso cui il potere esercita la sua presa sulla vita biologica della specie umana plasmandola in una specifica forma di vita… – dice ancora - … è un meccanismo culturale complesso attraverso cui convenzioni linguistiche, religiose, morali, scientifiche, giuridiche si applicano all’individuo condizionando i suoi rapporti con gli altri e con se stesso. Ognuno impara infatti a nominare se stesso, a interpretare i propri desideri, a relazionarsi alle altre persone attraverso l’educazione, la cultura, la morale: attraverso un mondo esterno che lo determina, e che gli offre i sostantivi, gli aggettivi, tutti gli strumenti linguistici e teorici con cui gli è possibile pensarsi come dotato di un’identità.’’
’’ l’appartenenza al genere femminile o maschile è conseguenza di un dispositivo della biopolitica – è uno dei meccanismi attraverso cui il potere esercita la sua presa sulla vita biologica della specie umana plasmandola in una specifica forma di vita… – dice ancora - … è un meccanismo culturale complesso attraverso cui convenzioni linguistiche, religiose, morali, scientifiche, giuridiche si applicano all’individuo condizionando i suoi rapporti con gli altri e con se stesso. Ognuno impara infatti a nominare se stesso, a interpretare i propri desideri, a relazionarsi alle altre persone attraverso l’educazione, la cultura, la morale: attraverso un mondo esterno che lo determina, e che gli offre i sostantivi, gli aggettivi, tutti gli strumenti linguistici e teorici con cui gli è possibile pensarsi come dotato di un’identità.’’
La
psicologia e la psichiatria, dal canto loro,
stanno lavorando intorno all’argomento da anni e non hanno ancora ben
definito cosa va catalogato come disordine nell’identità di genere né sono
riusciti ancora a stabilire se si tratta di malattie da considerarsi fisiche o
mentali.
Ma
possono le scienze umanistiche o anche
politiche affrontare obiettivamente un
problema che supera l’uomo stesso?
La
filosofia, la psicologia, l’economia, la politica non hanno mai una visione
completa del problema, sono di parte, per ovvie ragioni, perché seguono la
prospettiva che è proprio della loro disciplina, per cui una disciplina medica
affronterà il problema solo dal punto di vista medico-terapeutico, una
disciplina politico-giuridica l’affronterà solo dal punto di vista che le è
proprio e cioè con un taglio appunto di natura politica e legislativa e così
via.
Così la
scienza l’affronterà con i suoi strumenti scientifici, escludendo quelli
politici, filosofici etc…
Ogni scienza
umana guarda all’uomo secondo il taglio che le è proprio, raramente lo fa
guardandolo nella sua integralità, neanche l’ambito dell’istruzione lo fa, pur
dicendo di volersi occupare del fanciullo come persona nella totalità del suo
essere, perché il suo obiettivo principale è quello di istruire e tutto viene visto e fatto in funzione di
questo obiettivo che le è proprio.
Vi sono
dunque sguardi diversi, prospettive diverse, obiettivi diversi, finalità
diverse, per cui le risposte che daranno saranno in funzione delle finalità
poste all’inizio del cammino che si intende fare. Certo si parla anche di
scienze olistiche, ma restano limitate e confinate nell’ambito delle discipline
orientaleggianti, quindi con uno sguardo limitato alla corporeità e alla
spiritualità intesa come raggiungimento di un benessere interiore personale che
non c’entra niente con il rapporto con il soprannaturale.
La conseguenza
di tutto questo?
Ve lo dico
in due parole, anzi con due esempi di immediata comprensione e senza necessità
di ulteriori commenti, il primo è un fatto di cronaca dei nostri giorni: in una scuola superiore, ad una
professoressa di Diritto uno studente rivolge questa domanda: ‘’ Ma
che cos’è la Vita?’’.
La professoressa senza indugiare risponde: ‘’ La Vita
è Dono di Dio’’.
Gli studenti riportando in famiglia la risposta della
professoressa, scatenano la reazione dei genitori che immediatamente chiedono
che il dirigente licenzi quella professoressa per aver dato una risposta a
sfondo religioso ed aver violato così la libertà di coscienza degli studenti.
Da lì a poco la professoressa viene licenziata.
Storie di
oggi. Storie dei cristiani di oggi.
Cristiana la
professoressa e cristiani i genitori che le hanno fatto ricorso.
Il commento
è senza parole.
Altra storia
di oggi, sempre in una scuola questa volta elementare, che vede protagoniste
due bambine e la loro maestra: due
bambine di sette anni, amiche da tempo,
frequentano la seconda classe insieme e si vogliono molto bene, si
considerano ‘’amiche del cuore’’, una vera amicizia, una bellissima amicizia.
Un giorno, durante una lezione in classe, la maestra, parlando di
globalizzazione, inclusione, nell’ambito di un discorso sull’intercultura,
afferma che la libertà prevede che ognuno sia libero di amare e sposare chi
vuole, una donna può sposare un’altra donna, un uomo un altro uomo… è libertà,
si esercita semplicemente il proprio diritto alla libertà di scelta!
Una delle bambine, durante la ricreazione, si rivolge
alla sua amica del cuore e le dice: ‘’Hai sentito cos’ha detto la maestra? Se
io voglio bene a te e tu vuoi bene a me, quando saremo grandi, io e te potremo
sposarci?’’.
Risponde l’altra: ‘’Ma io vorrei dei bambini’’.
‘’ Ma i bambini li possiamo comprare, servono soltanto
tanti soldi’’!
Non credo
servano ulteriori commenti!
La vita la
si compra con il denaro, merce di consumo; l’amicizia la si confonde con
l’amore. L’innocenza stessa dei bambini viene violentata in nome di una libertà
che non c’entra niente con i diritti e i doveri, dal momento che viene tirata
fuori da ogni riferimento morale o etico.
È stata distrutta
la spontaneità e la genuinità stessa dell’amicizia, il senso dell’amore, il
diritto alla vera libertà, la verità sull’identità, il rispetto della
corporeità, la corretta relazione interpersonale, il futuro stesso è stato
compromesso…
Questa è la
generazione che stiamo producendo e che dovrà a sua volta produrre altre generazioni,
ma sulla base di quali verità?
La vita e i
sentimenti vengono violati e violentati alla base, al loro nascere ed orientati
al disordine! E noi siamo orgogliosi di questo!
Certo che c’è
proprio di che aver paura per il futuro che ci stiamo costruendo distruggendo
la nostra realtà biologica naturale con le nostre stesse mani.
E certo la
Madonna aveva proprio ragione a riprenderci su questo punto nell’ultimo
messaggio del 2 febbraio scorso dato a Mirijana,
a Medjugorje; la Madonna usa un’espressione nuova e insolita: ‘’ Desidero che, col
digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la consapevolezza di
ciò che è naturale, santo, divino.’’
In 30 anni
circa di apparizione a Medjugorje è la prima volta che la Madonna usa questi
termini ‘’avere la consapevolezza di ciò che è naturale, santo, divino’’.
Perché? E
perché proprio in questo momento?
Perché
l’uomo sta cercando di alterare la Natura, sta cercando di corrompere ciò che è
santo, sta cercando di cancellare ciò che è divino.
E che cos’è
NATURALE, SANTO E DIVINO?
La VITA, LA
FAMIGLIA E IL GENERE UMANO TUTTO!
La Vita è
dono divino, la Famiglia è un’istituzione santa, perché benedetta con il
Sacramento del Matrimonio.
Sia la Vita
che la Famiglia appartengono all’ordine naturale delle cose che fanno parte del
creato: c’è un ordine naturale che nessuno può modificare se non la Natura stessa.
L’uomo ha
bisogno di una famiglia secondo le leggi della Natura inscritte nella sua
coscienza, perché possa realizzarsi ‘’in modo naturale’’ e consono al suo
essere, possa avere tutte le protezioni
e gli affetti che la sua natura richiedono.
La Natura
dell’uomo non si cambia, perché è plasmata dalle Mani Sante di Dio.
L’uomo non
può intervenire sulla Natura perché non gli è dato farlo, la Natura è
sottomessa a Dio, all’uomo è solo dato gestirla, cioè deve prendersene cura,
non farle violenza, corromperla, strumentalizzarla per poter soddisfare la sua
avidità senza misura.
La Natura
stessa dell’uomo è a rischio, perché stanco della vita, incapace di gestirla
con saggezza e sapienza, incapace di dominarsi e di gestire correttamente i
suoi istinti, l’uomo, nel suo delirare, a causa del veleno infernale che gli
amareggia il cuore, che glielo morde ferocemente… l’uomo vede nella morte la
sua salvezza!
E così
Satana vince! Sconfigge Dio sconfiggendo
la sua creatura!
Sì, è
proprio così: distruggendo noi, creature amate da Dio, vince la sua battaglia
contro Dio e noi siamo tutti suoi complici, perché gli permettiamo di usarci
per umiliare Dio; veniamo usati da Satana, perché lui possa raggiungere il suo
obiettivo: essere Dio al posto di Dio!
In che modo
e quando noi diventiamo complici del progetto distruttivo di Satana?
Ogni
qualvolta facciamo o pensiamo qualcosa contro la nostra coscienza, contro la
Legge del Signore, contro la Legge della Natura, contro la Legge della Vita.
Ma un uomo
cosciente e intelligente potrebbe mai andare contro se stesso deliberatamente? Agendo
sapendo di agire contro se stesso?
Purtroppo sì
e sono tante, ma proprio tante le situazioni che confermano questo nostro
essere sottomessi alla Legge della Morte, nel momento in cui rinneghiamo quella
della Vita.
Esempi
concreti? C’è solo da scegliere, il mondo ce ne offre un ventaglio piuttosto
vario…, qui ne ho riportati soltanto alcuni e già questi ci bastano per avere
orrore del nostro essere uomini e donne del Duemila… già solo questi dovrebbero
farci implorare mille volte al giorno la Misericordia divina, che sopraggiunga
prima della Sua Giustizia!
È in atto un
sabotaggio della Verità, della Libertà, della Giustizia… e tutto tace, tutto
resta indifferente, immobile, sembra quasi che sia tutto legittimo, tutto
giusto, tutto legale… quasi! Ma questo ‘’quasi’’
dice tutto, ci dice soprattutto che ci stiamo illudendo, che stiamo ingannando
noi stessi, che ci stiamo prendendo in giro da soli.
Un illustre
professore, in una sua relazione presentata presso un’università qualche mese
fa, dice che ‘’ le minoranze sessuali
possono sabotare il sistema che le
produce’’.
Sembra una
frase innocua, una delle tante frasi che riempiono l’universo di speculazioni
più o meno interessanti o valide, invece questa frase distrugge un mondo
intero: come? Riducendo tutto a dei concetti o preconcetti che discriminano,
distruggono, politicizzano, alterano la Legge stessa della Natura e della Vita
e quindi di quella che è la Legge stessa di Dio.
Vediamo come.
Ogni parola
di questa frase indica dei concetti precisi:
MINORANZE: si continua a dividere il genere umano in minoranze
e maggioranze, l’unità del genere umano non è ancora contemplata, c’è la
globalizzazione del mondo, ma non la globalizzazione dell’uomo: l’uomo è uno
solo, con i suoi bisogni, le sue esigenze, i suoi sogni, la sua lingua, il suo
status, il suo credo…; si continua a classificare l’uomo in categorie, in
compartimenti stagni, non si riesce ancora a vedere l’uomo e basta!
L’uomo come
creatura di Dio, dovunque egli viva e in qualunque tempo viva o sia vissuto o
vivrà.
Esiste l’uomo
e la donna: punto! Non c’è divisione, non ci sono schieramenti.
Le divisioni
ci sono soltanto se guardiamo all’uomo come animale politico!
In questo
caso lo distingueremo per credo politico, religioso, filosofico, culturale…
Ma se guardo
all’uomo come figlio di Dio: non esistono distinzioni di sorta!
La differenza
la farà dunque lo sguardo che avrò sull’uomo, il mio modo di guardare a lui e
di rapportarmi con il genere umano!
Il Cristianesimo
non divide, ma unisce, non cataloga, ma tira tutti fuori dagli schemi e li
unisce tutti in un solo Nome: Cristo!
SESSUALI: questo termine abbinato alla parola minoranze ci dice che, molto spesso, lo sguardo che si ha
sull’uomo riguarda solo un aspetto del suo essere, tutto il resto viene
escluso. Ma l’uomo non è solo il suo corpo, il suo stomaco, la sua testa e via
dicendo, l’uomo è corpo e spirito, per cui se proprio voglio rendergli un
servizio utile devo sempre considerarlo nella sua unità di corpo e di spirito
oltre che tener conto di tutte le sue esperienze, le sue difficoltà, il suo
essere pienamente persona umana. Noi, invece, continuiamo a selezionare, ad
esaminare e a tener conto di un pezzo
per volta, separatamente da tutto il resto; ma noi non siamo ‘’pezzi assemblati’’ siamo ‘’persona’’, una sola identità, siamo, cioè, molto di più dei nostri organi.
POSSONO SABOTARE: conosciamo bene il significato questo termine, ‘’sabotare’’
significa ‘’ danneggiare, distruggere, ostacolare, bloccare, impedire…’’; un
sabotaggio non è un conflitto che si realizza ad armi pari, secondo un
protocollo militare, ma è un colpire alle spalle chi non se l’aspetta, è un
ingannare, un attentato, un agguato… questo vuol dire che s’intende togliere di
mezzo, con la forza, tutto ciò che ci ostacola nel raggiungimento di ciò che
noi riteniamo giusto. È un’imboscata, non una battaglia in campo aperto!
E se già la
guerra è una cosa orrenda di per sé, ancora più orrenda appare questo genere di
lotta subdola, fatta alle spalle, coatta, ingannatoria!
Un agguato
contro chi? Contro la Legge della Natura, ovviamente, cioè un trovare un modo
per bypassare tale Legge e far passare una nuova legge fatta su misura per
liberalizzare i propri egoistici bisogni.
IL
SISTEMA: ritorna questa parola che era sparita dal
vocabolario per un po’. Un sistema ci parla di un’organizzazione
socio-politica, in cui ogni uomo è parte degli ingranaggi di un unico
meccanismo.
Siamo ingranaggi
di un sistema industriale che… come dice l’ultima parte della frase… produce!
CHE LE PRODUCE: produrre!
Ecco lo
sguardo dell’uomo del Duemila, uno sguardo politico ed economico e basta: siamo,
per alcuni, unicamente frutto di un sistema economico e politico e questo
significa ridurre l’uomo, togliergli la sua libertà, non dargliela, come invece
crede: si rende l’uomo libero solo quando lo si considera in tutto il suo
essere, in tutta la sua bellezza, in tutta la sua ricchezza di uomo e di figlio
di Dio.
Se è
soltanto figlio del suo status politico ed economico… certo non potrà che
essere considerato soltanto un mezzo e un frutto di produzione e basta, alla
stregua di qualsiasi altro strumento tecnico e di qualsiasi altro mezzo di
consumo; di conseguenza… sarà preso in considerazione soltanto fin quando sarà
(se lo sarà!) in grado di produrre.
Un uomo così
è un uomo che non ha capito né ha mai sperimentato ancora tutto se stesso, un
uomo a metà, anzi meno della metà, perché è un aspetto marginale quello che
viene preso in considerazione di lui: parti, soltanto piccole parti di lui… mentre
quello che viene lasciato fuori è molto, molto di più!
Lo sguardo
del cristiano è uno sguardo d’insieme, ampio, profetico se vogliamo.
Lo sguardo
del professionista o del politico o dell’economista è riduttivo, restrittivo,
parziale… pur essendo lui convinto del contrario”
Mi sembra
che una punta d’orgoglio, di presunzione, di delirio di onnipotenza… emergano
da sé!
Quali sono
le conseguenze di tutto questo?
Un mondo in
subbuglio, sicuramente, grande confusione, manipolazioni di persone e
situazioni, disorientamento… intanto crescono le nuove generazioni con idee che
non sono idee, con convinzioni che sono svuotate di senso e di significato;
nell’intento di eliminare preconcetti e pregiudizi, se ne costruiscono altri
molto più dannosi e pericolosi!
Che cos’è,
dunque, che manca? Cosa ci sta succedendo?
Generiamo iniquità
su iniquità. Distruggiamo bene dopo bene. Costruiamo castelli in aria che ci
crollano addosso.
Realizziamo sogni
che non son più desideri, ma soltanto frutto di una incapacità di contenere
istinti e passioni, rigorosamente carnali.
Abbiamo alienato
lo spirito. Abbiamo abolito l’anima. Abbiamo ridotto l’uomo alle sole funzioni
carnali, cioè animali.
C’è ancora
qualcos’altro da dire su questa generazione iniqua?
Certo è un ritratto
appena abbozzato, ma già questo rende l’idea
di quelli che siamo, di dove stiamo andando, di ciò che stiamo facendo, di come
ci stiamo ponendo di fronte all’altro e di fronte a Dio.
Anzi,
rettifico: solo di fronte a se stessi, perché Dio l’abbiamo escluso da ogni
orizzonte di vita; l’altro lo tiriamo in ballo solo quando ci serve come
strumento per giustificare e far valere le proprie idee: restiamo solo noi,
solo il nostro io superegoico, super- in tutto, eutrofico, onnipotente!
Certo che,
per chi non crede nell’Eternità, mi rendo conto che tutto questo dire sono
soltanto chiacchiere, favole da metropolitana, tempo perso, parole al vento,
ridicolerìe…
Ma come
sempre… ognuno è libero di credere quello che vuole e in chi vuole… la libertà
personale è inviolabile, ma ciò non toglie che occorre far conoscere la Verità,
così che ogni scelta possa essere consapevole, che si conoscano le alternative,
che niente venga tenuto nascosto o segreto, perché Dio non ha parlato in
un’orrida regione, ma sulla vetta dei monti oppure su una barca al centro del
mare così che tutta la gente disposta sulla riva potesse ascoltare. Lui si è
reso accessibile a tutti e ha dato l’accesso a tutti, perché tutti ascoltino,
tutti sappiano, tutti comprendano che la Libertà non è fare ciò che si vuole,
ma fare ciò che si è, come a dire che si realizza se stessi non quando si
soddisfano bisogni e passioni, ma quando si compie ciò per cui siamo fatti, si soddisfa non il
nostro corpo, la nostra carne, ma il nostro bisogno spirituale di essere in
comunione con il Padre che ci ha creati.
Chi ha
orecchi intenda!
La libertà
di intendere e di volere è sacrosanta… purchè se ne faccia un buon uso e purchè
nessuno strumentalizzi quella degli altri!
Purchè
nessuno confonda il DONO con il DIRITTO.
Purchè
nessuno osi rivestire ruoli che
non gli competono.
Purchè tutto
si faccia nei limiti della legalità, della giustizia umana… ma, prima ancora,…
di quella Divina!
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