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CHIAMATI AD AMARE vuole essere uno spazio di carità cristiana, cioè uno spazio di preghiera per sé e per gli altri, un’attenzione alle sofferenze, alle difficoltà quotidiane di tanta gente, alla loro mancanza di speranza, al loro bisogno di amore fraterno, al loro bisogno di fiducia nell’ amore misericordioso di Dio.
Peculiarità del Cristianesimo è
il reciproco sostegno fra fratelli e la preghiera della Chiesa è il ‘’sostegno’’
per eccellenza, è una Forza unica capace di commuovere il cuore di Dio, se si
chiede con Fede, se si spera nella Sua Parola, se si è mossi dallo Spirito di
Carità.
La nostra, purtroppo, è spesso una
preghiera stanca, senza fervore, senza speranza, parolaia, abitudinaria, meccanica,
annoiata, è un ‘’dire preghiere’’ non
un ‘’pregare’’, perché si possono
dire preghiere dalla sera alla mattina ma senza mai pregare veramente, la nostra
preghiera non darà mai frutti se sarà fatta solo di belle parole ma continuerà
ad essere innalzata con poco amore, senza fiducia, perchè siamo noi cristiani i
primi a non credere in quello che noi stessi professiamo.
Dobbiamo prima
farci conquistare da Dio, se vogliamo conquistare Dio!
È l’amore che mette le ali alla
preghiera, la solleva fino al Cuore di Dio, si prostra come fiamma ardente ai Suoi
Piedi ed incendia il Suo Cuore, strappando al Suo Amore Misericordioso la
Grazia che viene chiesta.
Quante volte Gesù ha detto: ’’ Va’,
la tua fede ti ha salvata’’.
La fede è la fiamma che incendia
il cuore dell’uomo e ne riversa il fuoco nella Fornace Ardente del Cuore Divino
di Gesù.
Quante volte la fede ha salvato
tante persone nei tempi passati, che hanno lasciato le loro testimonianze
riempiendo i santuari con ex voto. La
loro fede era salda, fondata sulla Roccia, incarnata in un Nome che è al di
sopra di ogni altro nome: nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei Cieli,
sulla Terra, sotto terra.
Oggi, invece, si fa fatica anche
a chiedere, non si spera più nel suo aiuto, non ci si rivolge più a Dio per
implorare il suo intervento. Si confida negli uomini o negli idoli che non
possono salvare.
Ma il salmo dice: beato l’uomo che confida nel Signore!
Noi non sappiamo e non vogliamo
più confidare nel Signore.
L’abbiamo escluso dai nostri orizzonti di vita.
Confidiamo nella scienza, nella
tecnica, nella medicina… dobbiamo stare attenti, però, a non confondere il ‘’servizio’’ con la ‘’confidenza’’:
di tutte queste cose noi possiamo servirci, proprio perché sono
strumenti per facilitare il nostro vivere; il confidare, invece,
è relativo solo alle persone, si può confidare in una persona non in uno
strumento. Spesso confondiamo i concetti, usiamo le parole senza soffermarci
troppo sul loro significato e questo altera il senso di ciò che andiamo a dire:
degli strumenti ci si può serve, in una persona si può confidare.
Confidare negli strumenti, quali
tecnica, scienza, telematica… significa
innalzare tali strumenti alla dignità
di persona, è come assegnare loro
qualità che non possono possedere, che non gli appartengono per la loro stessa
natura, diventa un controsenso palese, la Ragione stessa lo rifiuta, perché solo
alla persona si addicono certe qualità: amore, comprensione, pietà, ragionevolezza, ascolto…
Si può confidare, dunque, solo in
una persona, ma non in una persona qualunque, soltanto in chi ha tutta la
nostra fiducia, soltanto in chi sappiamo che ha i mezzi per aiutarci: c’è una sola
Persona che può aiutarci in tutte le nostre necessità e che non ci delude mai,
non ci abbandona, non tradisce la nostra fiducia e la nostra speranza, c’è una
sola Persona in cui possiamo confidare sicuri del suo aiuto e della sua
attenzione: in Gesù, nel Figlio di Dio che ha testimoniato il suo amore per noi
accettando la Croce e morendo per noi.
C’è tanta sofferenza in questo
mondo, c’è tanto bisogno di amore in questo mondo, c’è tanto bisogno di Dio in
questo mondo… non basta prenderne atto, occorre pregare per quelli che non
pregano, che non sperano, che non amano; occorre seminare preghiera, perché come
un fiore possa essere offerto a Dio dalle Mani purissime di Maria, che con
amore materno continua ad invitarci alla preghiera, anzi ci invita ad ‘’essere preghiera’’ noi stessi, cioè a farci
‘’offerta quotidiana’’ per le miserie del mondo, in riparazione delle
bestemmie, dei sacrilegi eucaristici, per la conversione dei peccatori, per la
salvezza di tutti gli uomini, per la santificazione della Chiesa e dei pastori,
per le necessità corporali e spirituali di tutti coloro che soffrono nella
carne e nello spirito.
La nostra sia preghiera di lode,
di ringraziamento, di invocazione, di richiesta di perdono, di misericordia, di
Grazia ed anche … di grazie… sia fiore profumato gradito a Dio per la salvezza
delle anime nostre e dei nostri fratelli.
Questo spazio è dunque aperto a chiunque voglia esprimere una lode o voglia chiedere preghiere per sé o per gli
altri, in totale fiducia in ciò che Gesù stesso ci ha detto e ci ha promesso: ‘’Bussate
e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato’’.
Il cristiano deve riscoprire il coraggio di osare, il coraggio di avere
fiducia in Colui che ci ha tanto amati da darci Suo Figlio, in Colui che per Primo
si è chinato su di noi, che per Primo ci ha teso la Mano, che per Primo ha
sofferto e continua a soffrire per le nostre sofferenze… preghiamo, dunque, e
non perdiamo mai la speranza di essere ascoltati… perché il Signore è fedele
alla Sua Parola… di questo non dobbiamo
mai dubitare… mai!
Siamo tutti chiamati ad amare e la preghiera è la forma di amore più gradita a Dio, perchè è l'amore del fratello per il fratello e... vedere nell'altro, chiunque egli sia, amico o nemico che sia, il fratello da amare è un dare compimento al sacrificio di Cristo, il Fratello che è morto, per amore, per salvare tutti gli altri fratelli.
Pregare è, dunque, donare amore.
Donare amore è la nostra vocazione di cristiani, di figli di Dio e di fratelli di Cristo!
Siamo tutti chiamati ad amare e la preghiera è la forma di amore più gradita a Dio, perchè è l'amore del fratello per il fratello e... vedere nell'altro, chiunque egli sia, amico o nemico che sia, il fratello da amare è un dare compimento al sacrificio di Cristo, il Fratello che è morto, per amore, per salvare tutti gli altri fratelli.
Pregare è, dunque, donare amore.
Donare amore è la nostra vocazione di cristiani, di figli di Dio e di fratelli di Cristo!
La prima preghiera la
innalziamo insieme e non può che essere per…
LA CHIESA, IL PAPA, I
PASTORI, IL POPOLO DI DIO,
PER QUESTO MONDO
LACERATO DALLE TENEBRE,
PER QUESTO MONDO CHE
NON CONOSCE PACE
IL SIGNORE STENDA LA SUA MANO SU TUTTI NOI
E CI
BENEDICA!
AMEN
AVE MARIA…
PADRE NOSTRO...
CREDO...
GLORIA...
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