S. Giovanni Bosco:
Sette considerazioni per i giorni della
settimana
(Estratto da: "Il giovane provveduto"
LUNEDÌ
Il peccato
mortale.
2. Più
grande ancora poi ti apparirà questa ingratitudine, se rifletti che per peccare
tu ti servi di quelle medesime cose che ti diede Iddio. Orecchie, occhi, bocca,
lingua, mani, piedi, san tutti doni di Dio, e tu te ne sei servito per
offenderlo! Oh! ascolta dunque ciò che ti dice il Signore: «Figlio, io ti creai
dal niente; ti diedi quanto hai presentemente, ti feci nascere nella vera
Religione, ti feci dare il santo Battesimo. Potevo lasciarti morire quando eri
in peccato: ti conservai in vita per non mandarti all'inferno: e tu,
dimenticando tanti benefizi, vuol servirti di questi stessi miei doni per
offendermi»? Chi non si sente compreso da rincrescimento per aver fatto
un'ingiuria così enorme a un Dio sì buono, sì benefico verso di noi, miserabili
sue creature?
3. Tu devi
pur considerare che questo Dio, quantunque buono ed infinitamente
misericordioso, tuttavia resta grandemente sdegnato quando l'offendi. Perciò,
quanto più a lungo tu vivi nel peccato, tanto più vai provocando e accrescendo
l'ira di Dio contro di te. Quindi hai molto da temere che i tuoi peccati
diventino così numerosi, ch'Egli alla fine ti abbandoni. In plenitùdine
peccatorum puniet. Non già che sia per mancarti la misericordia divina, ma ti
mancherà il tempo per chieder perdono, perché non merita la misericordia del
Signore chi ne abusa per offenderlo. Infatti, quanti già vissero nel peccato
colla speranza di convertirsi, e intanto giunse la morte, mancò loro il tempo
di aggiustare le cose di coscienza, ed ora sono eternamente perduti! Trema che
lo stesso non sia per avvenire a te. Dopo tanti peccati che il Signore t' ha
perdonato, devi giustamente temere che ad un nuovo peccato mortale l'ira divina
ti colpisca: e ti mandi all'inferno.
Ringrazialo
di averti aspettato sinora, e fa' in questo punto una ferma risoluzione
dicendo: «Basta, Signore: quel po' di vita che mi resta non lo voglio più
spendere ad offendervi: lo spenderò invece ad amarvi e a piangere i miei
peccati. Me ne pento con tutto il cuore.
Gesù mio, vi
voglio amare, datemi forza. Vergine Santissima, Madre del mio Gesù, aiutatemi.
Così sia».
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