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CAMMINIAMO SULLA STRADA CHE HAN PERCORSO I SANTI TUOI... |
S.
GIACOMO L’INTERCISO
27
NOVEMBRE
Giacomo
è la vittima più conosciuta della seconda grande persecuzione di Persia, che
iniziò nel 420.
Era
uno stretto alleato del re Yazdigerd I, che aveva dichiarato guerra alla
religione cristiana; Giacomo preferì fingere
di rinnegare la sua fede piuttosto che perdere l’amicizia del re.
Questo
addolorò molto la moglie e la madre che alla morte di Yazdigerd, gli scrissero
per rimproverarlo e ammonirlo. Fortemente scosso dalla loro lettera, cominciò a
pentirsi per ciò che aveva fatto. Non si presentò più a corte, rinunciando ai suoi onori e
biasimandosi pubblicamente.
Giacomo
fu convocato dal nuovo re, Barham V, che lo accusò di ingratitudine e lo
minacciò di una morte lenta.
Il
tentativo di scuoterlo fallì e fu condannato alla tortura che prevedeva lo
stiramento dei muscoli e degli arti: ‘’intercisus’’
significa ‘’tagliato a pezzi’’.
La
minoranza cristiana pregava per la sua perseveranza. Dopo aver nuovamente
respinto i tentativi dei boia di persuaderlo a rinnegare la sua fede, Giacomo accettò con serenità la
durissima prova per tutta la sua durata, finchè uno dei boia lo decapitò.
S. LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
26 NOVEMBRE
Paolo Girolamo Casanova nacque il 20 dicembre 1676 a Porto Maurizio,
vicino a La Spezia; a tredici anni il padre, un marinaio esperto, lo affidò
alle cure di un ricco zio di Roma, che lo iscrisse al collegio gesuita della
città, dove studiò letteratura e filosofia e cominciò anche a capire che aveva
una vocazione religiosa.
Lo zio, che desidera fosse medico, s’oppose e infine lo cacciò di casa;
fortunatamente Paolo riuscì a trovare asilo presso un altro parente, Leonardo
Ponzetti, con cui rimase finchè non ricevette il permesso del padre di
diventare frate.
Nel 1697 ricevette la tonaca nel noviziato francescano a Ponticelli,
con il nome di Leonardo.
Fu ordinato sacerdote nel 1702. Nel convento di S. Bonaventura di Roma;
per tutta la vita mise in pratica
l’ideale di un attivo lavoro missionario combinato con l’austerità e la
solitudine che apprese proprio in questo convento, un ramo dei francescani
riformati.
Suo desiderio era sempre stato quello di recarsi in missione, ma subito
dopo l’ordinazione contrasse la tubercolosi e fu informato che sarebbe rimasto
in Italia.
Nel 1709 fu inviato con un gruppo di frati a S. Francesco del Monte a
Firenze, dove si riprese a seguire l’ideale francescano di povertà. Leonardo fu
nominato guardiano del convento.
Un parroco scrisse della sua attività in quella zona: ‘’Solo Dio sa quanto bene ha fatto qui; le
sue prediche hanno toccato il cuore di tutti… tutti i confessori in città
avranno un duro lavoro da svolgere’’.
Istituì un eremo sulle montagne vicine, dove i frati potevano ritirarsi
per brevi periodi per vivere in solitudine e semplicità, mentre si rigeneravano
spiritualmente.
Leonardo risiedette a Firenze per molti anni, poi gli fu chiesto di
predicare anche altrove.
La sua prima missione fu a Roma come guardiano del S. Bonaventura, qui predicò
a soldati, marinai, condannati, galeotti…
In seguito iniziò nuove attività in Umbria, nelle Marche, a Genova…
attraendo una folla tale da essere costretto ad uscire dalla chiesa e predicare
all’ap
Incoraggiò l’esposizione del SS. Sacramento e la devozione al Sacro
Cuore e alla Madonna.
Fu consigliere spirituale di molte persone tra cui anche la moglie di
Giacomo III d’Inghilterra.
Nel 1744 il papa Benedetto XIV lo mandò in Corsica dove la religione
era trascurata e l’ordine in generale
decaduto.
Questa fu la missione più dura e difficile perché fu accolto con una
certa ostilità.
Tuttavia Leonardo perseverò nel predicare, nonostante molti si
presentarono al suo cospetto armati.
All’età di 68 anni, il duro lavoro, gli intrighi e la costante
necessità di essere vigile cominciarono
a minare la sua salute; dopo due mesi era così malato che fu imbarcato su una
nave per ritornare a casa.
Una volta rimessosi, continuò a predicare e a ospitare suore e laici.
Nel 1750, anno del Giubileo, ottenne il permesso dal papa di istituire
le stazioni della croce nel Colosseo.
Nella primavera successiva, fu mandato
a predicare a Lucca; agli inizi di novembre, conscio di aver ultimato il suo
lavoro, ripartì per Roma.
La sera del 26 novembre si coricò, ricevette gli ultimi sacramenti ,
alle nove di sera giunse un messaggio molto affettuoso da parte del papa. Leonardo
morì prima della mezzanotte.
Fu beatificato nel 1796 e canonizzato nel 1867.
È invocato come protettore del clero e dei missionari nei paesi
cattolici.
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