Il Sangue, è descritto nella Bibbia come un importante
elemento della vita.
"La vita di una creatura risiede nel sangue"
(Levitico 17,11). E' soprattutto in questo versetto biblico che si può
comprendere l'assoluta importanza che questo liquido comporta nella vita sia
degli esseri umani che degli animali.
L'Antico Testamento si sofferma diverse volte sull'argomento
del sangue, ribadendone la preziosità. Dio Padre comanda di non versare il
sangue, cioè di non spargerlo inutilmente con gli assassinii, di non berlo e di
non mangiare carni animali che contengano ancora residui di sangue; perchè il
sangue è vita, il sangue è sacro. (Deuteronomio 12,23).
Ed è all'importanza del sangue nell'Antico Testamento, che
si affianca l'importanza del sangue Divino di colui che ha voluto assumere la
nostra natura umana: Gesù. Il Sangue di Cristo è la più grande e perfetta
rivelazione dell'Amore del Padre Celeste e la sua effusione vivificante è
sorgente della Chiesa, che continuamente rinasce nutrendosi del Sangue Divino,
e, attraverso di essa, è riscatto per l'uomo peccatore a cui viene donata la
salvezza.
La vita spirituale trova un insostituibile alimento nel
Sangue di Cristo, vero fulcro del cuore, della vita e della missione della
Chiesa.
Gesù stesso, nell'Ultima Cena, dà importanza rilevante al
Sangue, che è simbolo della Redenzione. Anche San Paolo nelle sue lettere parla
con devozione del Riscatto umano dal peccato, che è avvenuto tramite la morte
di Gesù, il quale ha tanto amato gli uomini fino a versare il suo Prezioso
Sangue.
Dal punto di vista storico si può dire che già anticamente
era viva la devozione al Preziosissimo Sangue. Dopo un lungo periodo nel corso
del quale questa devozione non venne più praticata, il Sangue di Cristo
cominciò nuovamente ad essere adorato nella prima metà dell'ottocento, attorno
a una presunta reliquia della Passione che si conservava nella Basilica di
S.Nicola in Carcere (oggi S.Giuseppe a Capo le case).
L'iniziatore, fu un pio sacerdote, poi vescovo, don
Francesco Albertini, promotore di una Confraternita intitolata appunto al
Preziosissimo Sangue, nel cui seno si formarono grandi spiriti che ne
proseguirono e ne diffusero la devozione.
Tra gli altri propagatori di questa devozione, brillano i
nomi di S.Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo
Sangue, e di S.Maria De Mattias, che fondò le Suore Adoratrici del Sangue di
Cristo.
In tutta Italia e anche nel mondo, sorsero diversi Istituti
femminili dedicati al Sangue di Cristo, come le Suore del Preziosissimo Sangue,
fondate a Monza da Madre Maria Matilde Bucchi, le Figlie della Carità del
Prezioso Sangue, fondate a Pagani (SA) da don Tommaso Fusco. E ai nostri giorni
altre congregazioni presero vita a Honk Kong, in Sudafrica e negli USA.
Nel 1822, S.Gaspare presentò istanza alla Santa Sede per
ottenere il "Nulla osta" per la celebrazione della festa del
Preziosissimo Sangue. La Sacra Congregazione dei Riti Religiosi, concesse di
celebrarla la prima domenica di luglio, ma solo all'interno della congregazione
di S. Gaspare.
Pio IX la fissò al primo luglio, e Pio XI la elevò a rito
doppio di prima classe nell'aprile 1934, a ricordo del XIX centenario della
Redenzione.
Paolo VI poi, abbinò questa festa a quella del Corpus
Domini, creando però malcontento tra i devoti e gli istituti religiosi dedicati
al Sangue di Cristo. Ricevuti in udienza i devoti e gli istituti, il Papa volle
chiarire il significato di tale abbinamento, ribadendo la sua intenzione di non
degradare in nessun modo la devozione al Sangue.
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