Aiutaci a
guardare il mondo con simpatia e con l'audacia della fede.
Vergine
santa, che guidata dallo Spirito, "ti mettesti in cammino per raggiungere
in fretta una città di Giuda" (Lc 1,39), dove abitava Elisabetta, e
divenisti così la prima missionaria del Vangelo, fà che, sospinti dallo stesso
Spirito, abbiamo anche noi il coraggio di entrare nella città per portarle
annunci di liberazione e di speranza, per condividere con essa la fatica
quotidiana, nella ricerca del bene comune.
Donaci oggi
il coraggio di non allontanarci, di non imboscarci dai luoghi dove ferve la
mischia, di offrire a tutti il nostro servizio disinteressato e guardare con
simpatia questo mondo nel quale nulla vi è genuinamente umano che non debba
trovare eco nel nostro cuore.
Aiutaci a
guardare con simpatia il mondo e a volergli bene.
Noi
sacerdoti troviamo il culmine della nostra presenza presbiteriale nel giovedì
santo, quando vien posto nelle nostre mani l'olio dei catecumeni, l'olio degli
infermi e il sacro crisma.
Fà che nelle
nostre mani l'olio degli infermi significhi scelta preferenziale della città
malata, che soffre a causa della debolezza propria o della malvagità altrui.
Fà che
l'olio dei catecumeni, l'olio dei forti, l'olio dei lottatori, esprima
solidarietà di impegno con chi lotta per il pane, per la casa, per il lavoro.
Solidarietà
da tradurre anche con coraggiose scelte di campo, offerta di impegno da non
imbalsamare nel chiuso dei nostri sterili sentimenti.
E fà che il
sacro crisma indichi a tutti gli umiliati e gli offesi della nostra città, ma
anche agli indifferenti, ai distratti, ai peccatori la loro incredibile dignità
sacerdotale, profetica e regale.
Come te, Vergine
santa, come te, Madre Maria, sorella nostra e nostra necessaria compagnìa.
Amen
Nessun commento:
Posta un commento