LO STUPORE DEL MISTERO

Eh sì, non sappiamo più stupirci di fronte alle cose che superano le
nostre capacità cognitive, per quanto grandi ed estese esse possano essere!
Il mondo pare che non riservi più sorprese per nessuno, né per i
grandi né per i piccoli, sotto gli occhi dei quali viene tutto svelato e
offerto, a volte anche con grande violenza e inadeguatezza.
Se quesv0alere per le cose mondane, materiali, appartenenti a
questa vita terrena che non ha più segreti per nessuno, non è lo stesso per le
cose spirituali, i cui segreti hanno subìto un percorso inverso, cioè se già
erano dei misteri prima, oggi lo sono ancor di più, perché nessuno (o quasi
nessuno!) ne parla e nessuno (o quasi nessuno!) aiuta più a coglierli, ad
individuarli, a viverli!
Lo stupore risiede nell’anima, ma l’anima, lo sappiamo, non ha molto
spazio in questa nostra società, non c’è tempo per nutrirla, per occuparsene,
per prendersene cura, per alimentarla con il cibo spirituale fatto di Parola e
di Sacramenti, di preghiera e di contemplazione.
Oggi il tempo e lo spazio appartengono agli urgenti e sempre più urgenti
problemi ed impegni di vita mondana, di un mondo che fagocita la vita dell’uomo
con particolare ingordigia e non se ne sazia mai, lo coinvolge così
intensamente da non permettergli più di conoscere se stesso e scoprire, così,
che, oltre all’impegno per dare risposte ai bisogni del corpo, c’è in lui anche
la necessità dell’impegno per dare risposte alle necessità dell’anima.
Ecco che l’uomo che non ha tempo per ascoltare più se stesso, non
conosce più se stesso; l’uomo che pone sempre e soltanto l’attenzione ai suoi
bisogni fisici, non è più capace di porre attenzione ai suoi bisogni spirituali
e così lascia morire la parte più bella, più grande, più straordinaria che
possiede: la sua interiorità, le cui profondità sono e restano inesplorate e,
la cosa peggiore, non vissute perchè con conosciute!
Così scoprire che la nostra vita stessa è uno dei più grandi misteri
del nostro essere qui, sembra che passi sottotono, anzi la nostra vita è violentata
nella sua intimità prima ancora della nascita, non è neanche più qualcosa di intimo, intendendo
per ‘’intimo’’ quella capacità
introspettiva che emoziona scoprendo il pulsare della vita in se stessi; non
abbiamo più un’intimità che ci appartenga veramente, il nostro rapporto con noi
stessi è fatto di cellule, di sperimentazioni, di manipolazioni… ecco… il vero
problema sono le manipolazioni, le manomissioni al nostro diritto di intimità…
siamo manipolati e strumentalizzati prima ancora della nascita, poi ci pensa il
mondo ad orientare i nostri bisogni, le nostre tendenze, il nostro essere uomini
o donne e così ci troviamo in un mondo che manipola il nostro pensiero, che ci
propone ideologie preconfezionate servite con contorni allettanti che
stuzzicano il nostro appetito di mondanità: l’uomo è diventato un robot e
ancora non lo sa!
È sempre stato un sogno proibito quello dell’era dei robot,
apparteneva ai sogni della fantascienza un mondo cibernetico in cui tutto era
robotizzato e in cui i robot stessi prendevano il sopravvento sull’uomo ‘’di
carne’’, che ne subìva la potenza ed
anche l’invadenza.
Ciò che si sta realizzando in questi nostri tempi è, se vogliamo,
ancor peggio di quello che la fantascienza ipotizzava qualche decennio fa: non
ci sono due mondi ‘’quello dell’uomo e quello dei robot’’, ma c’è un solo mondo
fatto di ‘’uomini-robot’’, è l’uomo stesso che si è scientifizzato e quindi
meccanizzato, robotizzato, l’uomo solo scienza, l’uomo tutto scienza che ha
cancellato, negato a se stesso la sua vita spirituale. È l’uomo composto da
pezzi meccanici intercambiabili, rimodellabili, manipolabili, gestiti da una scienza
che ha perso la sua dignità di scienza, che è andata fuori da se stessa
diventando una ‘’tuttologia’’ senza etica, senza riferimenti ed attenzione alla
vita spirituale che, pur se ce l’ha messa tutta per negarla, continua ad
esistere e a manifestarsi nel cuore umano!
Il nuovo ateismo si nutre di questo: della convinzione che la scienza
è al di sopra delle leggi della natura, che può spiegare ogni cosa e può
gestire ogni cosa che riguarda l’uomo, che tutto quello che non è empiricamente
sperimentabile è opinabile e quindi non ha valore universale ed oggettivo e ciò
che non è sottomesso alle leggi della scienza non esiste, anzi, peggio ancora,
è un danno per l’uomo stesso, che si lascia condizionare da impulsi e suggestioni
che lo disorientano e gli fanno perdere di vista la lucidità e l’obiettività
che solo la scienza può garantire.
Si tratta di teorie vere e proprie che orientano il pensiero umano
verso determinati modi di pensare e di intendere la vita, che stanno portando
il mondo alla deriva e stanno privando la vita stessa della sua bellezza,
stanno derubando l’uomo non solo della Speranza, come dice papa Francesco, ma
anche di tutte quelle sue potenze interiori che gli permettono di oltrepassare
lo sguardo del visibile e raggiungere, cogliere l’invisibile che è altrettanto
concreto quanto e più della concretezza stessa.
Alcune teorie sulla ‘’sovranità’’ acquisita dalla Scienza hanno
trasformato l’uomo in un robot, fatto di leggi fisiche che possono essere create
o distrutte, inventate o manipolate, un uomo modellabile a proprio piacimento…
un uomo che potrebbe essere perfetto fuori, ma che si autodistrugge dentro
perché non gli basta (e non può bastargli!) essere bello fuori, perché quel
bisogno di sapere chi è, da dove viene e dove va è insopprimibile, è indelebile,
sfugge alle leggi della scienza, della fisica naturale, della genetica, della
cibernetica…
Quel bisogno di stupore è permanente
e indelebile, inviolabile, nessuna legge scientifica potrà mai cancellarlo o
manipolarlo!
La scienza ci può convincere che non esiste perché non è
sperimentabile, ma questo non vuol dire che può eliminarlo, può eliminarlo
dalla nostra consapevolezza conscia, ma non può eliminare ciò che va oltre le
sue competenze, il suo spazio d’intervento, il suo raggio d’azione.
La scienza pecca un po’ di superbia, ultimamente, perché è convinta di
poter raggiungere ogni angolo di vita umana e scoprirne tutti i segreti!
La sua convinzione però non convince e non può convincere l’uomo che
sperimenta se stesso in spazi ed esperienze che non possono essere
schematizzati nelle tabelle e nei grafici statistici di cui la scienza dispone
e si compone.
La Scienza può negare l’anima, schiacciarla sotto la sua morsa e la
sua pretesa di essere al di sopra di ogni altra potenza umana, ma non potrà mai
impedire all’anima di esistere in quello spazio fisico che è il corpo umano,
non potrà farlo mai per il semplice motivo che l’anima esiste prima del corpo, ha
un diritto di precedenza ed ha un diritto di sopravvivenza maggiore di quello
del corpo perché essa è incorruttibile, immortale, rispetto al corpo
corruttibile e mortale.
L’anima non è spiegabile o dimostrabile scientificamente per il
semplice fatto che risponde a leggi superiori, di gran lunga superiori a quelli
della scienza terrena; forse il punto è proprio questo: la scienza umana non
sopporta l’idea di una Scienza superiore ad essa, una Scienza che non ha
bisogno di sottoporre un paziente ad ore di interventi chirurgici per ridargli
la vista, (ammesso che possa farlo!), ma che con uno Sguardo d’Amore può dare
la vista degli occhi e del cuore anche a chi è nato cieco; una Scienza che
restituisce la vita ad un corpo già imputridito; una Scienza che non
viviseziona embrioni umani per dare un figlio a chi ha la veneranda età di 99
anni; una Scienza che non commette
errori vergognosi nell’affidare un figlio ad una coppia anziché ad un’altra, ma
dona la Vita con gratuità e Sapienza.
La scienza umana vuol convincerci che è la sola che può dare risposte
ai nostri bisogni, che può realizzare i nostri sogni, anche quelli proibiti,
che può realizzare tutti i nostri desideri, che è diventata la risposta ad ogni
nostro più impossibile bisogno… la scienza umana vuole essere considerata il
‘’non plus ultra’’ , vuole erigersi a dominatrice del mondo e della vita… è il
suo traguardo può ambizioso, quello che la stimola di più… ma la scienza umana
è e resterà una piccola, piccolissima forma di intelligenza, perché il suo
ambito è ristretto, molto ristretto, è limitato, molto limitato… vuole relegare
l’uomo nei suoi miseri spazi corporei, gli nega la possibilità di volare nei
cieli più vasti delle potenze spirituali.
La scienza considera l’uomo un semplice ‘’pollo’’ illuso di poter
volare, ma che deve fare i conti con le sue capacità fisiche; la Scienza,
quella vera, quella divina, considera l’uomo ‘’un’aquila’’ capace di voli
liberi, di vista acuta, di rapidità intellettiva, di esperienze da fare
dall’alto verso il basso, di attraversare tutto l’orizzonte in volo, di
oltrepassare le nubi e godere della bellezza dei Cieli Superiori, quelli che
sono off line per gli occhi dotati solo di una vista corruttibile, misurabile
con lenti graduate e tabelle appese al muro!
Ecco la differenza, ecco ciò di cui l’uomo di oggi viene privato, ecco
ciò di cui siamo consapevolmente derubati, ecco ciò che abbiamo dimenticato di
essere e di avere: abbiamo dimenticato di essere ‘’esseri superiori al genere
animale, fatti di sola materia’’; abbiamo dimenticato di avere ‘’strumenti
superiori per una vista più acuta e più profonda’’, abbiamo dimenticato di
essere in grado di stupirci e di meravigliarci, di cogliere il Mistero che ci
supera, che ci ammalia, che seduce la nostra anima e l’avvolge in una Abbraccio
che nessun mezzo meccanico inventato dalla scienza umana potrà mai riprodurre o
sostituire.
Abbiamo dimenticato di avere due vite in una: la vita del corpo e
quello della spirito!
Siamo due in uno: una sola vita, due mondi che si compenetrano e si arricchiscono a vicenda, che interagiscono e si animano reciprocamente, che non si annullano, ma prendono vigore l’uno dall’altro, che non sono in competizione, ma in stretta relazione, collaborazione e condivisione di intendi e di voleri.
Siamo due in uno: una sola vita, due mondi che si compenetrano e si arricchiscono a vicenda, che interagiscono e si animano reciprocamente, che non si annullano, ma prendono vigore l’uno dall’altro, che non sono in competizione, ma in stretta relazione, collaborazione e condivisione di intendi e di voleri.
Siamo due mondi in uno: una sola vita, in due spazi diversi e
contemporanei: lo spazio fisico e lo spazio spirituale che dà senso e valore
alla sola dimensione fisica.
La scienza umana è unidimensionale,
conosce ed agisce soltanto sulla dimensione spazio-temporale legata alla
materia, è il suo solo ambito di intervento, non può andare oltre.
La Scienza divina è pluridimensionale:
agisce ed interviene sullo spazio fisico e modella ed orienta quello
spirituale, creando perfetta armonia e sintonia fra i due.
È la Bellezza della Scienza divina.
Ed è il limite della scienza umana ed è anche il suo cruccio, perché
sa molto bene che questa è la verità, conosce molto bene i suoi limiti, ma il
suo orgoglio le impedisce di accettarli.
Può anche non accettarli, ma se è vera scienza, come dice di essere,
allora sa molto bene che questa è la sola verità, indiscutibile, inopinabile…
sarebbe soltanto una parvenza di scienza se non fosse consapevole dei suoi
limiti e dei suoi spazi d’intervento.
La scienza si trincera dietro il fatto che ciò che non è dimostrabile
non esiste, ma sa molto bene che è solo un modo per garantire a se stessa
quello spazio di cui si è appropriata con l’inganno, nel momento in cui ha
cercato di convincere l’uomo di essere ad una sola dimensione e non multidimensionale.
E’ l’inganno che ha perpetrato da sempre, per ottenere quel posto di
superiorità al quale ha sempre ambito, ma ogni inganno prima o poi viene
svelato e quando l’uomo ritrova la sua vera identità allora ogni castello di
carta crolla al primo soffio di brezza marina!
La scienza, in questi ultimi tempi, fa la parte del leone, alza la
voce, pretende diritti, non accetta limiti, non tollera intralci giuridici o
etici, non pone freni alla sua corsa, non sopporta dialoghi di buon senso… la
scienza va alla deriva, porta l’uomo all’autodistruzione, mentre è convinta di
andare a vele spiegate verso la conquista dell’universo!
Questa è la sua illusione, la sua autoillusione, ma la natura umana
non è così fragile come pare che sia, le sue risorse sono tutte da scoprire…
ecco… basta riscoprire il piacere dello stupore, la gioia grande di sapersi
meravigliare, la capacità di cogliere un Mistero come quello della Pasqua senza
dover consultare tabelle, elenchi, prospetti e teorie incomprensibili: l’uomo è
in sintonia con il Mistero della Vita e
questa sintonia nessuna legge fisica potrà mai né spiegare né cancellare.
L’uomo è capace di Dio, è capace di cogliere il Mistero, di
penetrarlo, di sentirlo dentro come un’esplosione di gioia indescrivibile,
l’uomo è capace di grandi voli… deve solo ritrovare la sua pluridimensionalità
e scoprire, con stupore indicibile, che la sua Vita è rivestita di Luce, quella
Luce che la scienza non potrà mai analizzare né ricreare in laboratorio, perché
non gli appartiene.
La Luce di cui l’uomo è rivestito, investito e avvolto è un Mistero
che l’uomo può cogliere in ogni momento della sua vita, soltanto se decidesse
di alzare lo sguardo e lasciarsi trasportare dall’Amore, da quell’Amore con il
quale è stato impastato, generato, amato!
Ed è questo il mio augurio per questa Pasqua, per questo tempo di
Pasqua, perché questo tempo non passi ancora una volta invano, ma riempia
quegli spazi rimasti vuoti da molto tempo, li invada di quella gioia grande che
è l’Amore di un Padre che ha dato la Vita di un Figlio per la salvezza di chi
quel Figlio lo ha crocifisso, con quella stessa superbia e quella stessa
orgogliosa prepotenza di chi è convinto di avere in mano le chiavi della verità,
proprio così come la scienza umana fa oggi, spadroneggiando e strumentalizzando
le coscienze, così da convincerle che non c’è altra verità se non quella che le
appartiene.
Gli scribi e i sacerdoti erano convinti della stessa cosa, avevano la
legge di Mosè, dicevano loro, e tutto ciò che andava oltre era un inganno; ma
se loro avessero conosciuto davvero la legge di Mosè, avrebbero riconosciuto il
Cristo che veniva a dare compimento a quella legge. Lla loro era fatta di
prescrizioni e divieti, rigida e insindacabile, statica e scientificamente gestita;
erano i tempi in cui ‘’ non era la legge
per l’uomo, ma l’uomo per la legge’’,
così come adesso ‘’non è la scienza per
l’uomo, ma l’uomo per la scienza’’.
E come la legge degli scribi crocifisse Gesù, non riconoscendo la Sua
Legge superiore alla loro, così, oggi, la legge della scienza crocifigge ancora
Gesù, non riconoscendo la Sua Scienza superiore ad essa.
I tempi cambiano, i comportamenti umani no, i suoi errori sono sempre
gli stessi, i suoi limiti anche.
Ma la Resurrezione di Cristo ci ha dimostrato che è possibile all’uomo
sollevarsi dal fango della sua miseria umana e giungere alle Porte del Regno,
che Cristo, Primizia dei Viventi, ci ha spalancato con la sua Passione, Morte e
misteriosa… stupenda… Resurrezione!
Oggi siamo davanti ad una nuova forma di totalitarismo, più subdolo e
pericoloso, se vogliamo, di quello politico, perché appartenente ad un sistema
apparentemente innocuo e a favore dell’uomo, ma che si appropria della vita
dell’ uomo ancor più di un dittatore del quale se ne conosce il potere; la
dittatura della scienza è molto più pericolosa di quella del potere politico, perché
sembra schierarsi a favore della vita, per un miglioramento delle condizioni
esistenziale ed è stato anche così, non
si possono negare i grandi benefici apportati alla salute e alla vita in
generale dell’umanità, nessuno mette in dubbio l’importanza delle sue ricerche,
scoperte e applicazioni nei vari settori d’indagine scientifica… non si può
negare ciò che è storia e la storia dice che la vita dell’uomo si è allungata, perché
sono migliorate tante condizioni grazie ai progressi scientifici, questo, però,
non vuol dire che la scienza si debba appropriare di ciò di cui dovrebbe
prendersi cura, non deve mai allungare la mano su un diritto che non gli
appartiene: quello di decidere della vita e della morte di un uomo, perché il
passo è breve quando ci si crede di aver raggiunto l’apice e ci si mette al di
sopra dell’uomo, non più per l’uomo, ma sull’uomo, questo cambio di prospettiva
altera ogni cosa, trasforma ciò che è positivo in qualcosa di negativo, di deleterio
addirittura!
Deleterio perché quando la scienza si appropria di un ambito nel quale
è chiamata ad agire, se ne impossessa
arrogandosi il diritto di cambiare le regole e le leggi, allora straripa, sconfina in situazioni che mettono a rischio
il futuro del mondo, un futuro che ha tutto il diritto di ereditare le regole
poste all’inizio della sua creazione, regole universali e sacrosante, che
nessuno deve manomettere.
Il Futuro ha diritto alla Verità
ed ha diritto alle leggi che l’hanno regolato da sempre.
La scienza, invece, tende ad oscurare e a manipolare la verità, questo
è segno che la situazione è sfuggita di mano, che non è più sotto controllo e
che, mancando o non tenendo più conto dei limiti etici e morali, la scienza si
trasforma in dittatura e cioè si pone come unica legge giusta e vera, in grado
di stabilire i tempi e le modalità della vita e della morte!
Il mio non è un semplice allarmismo nostalgico, ma riflessioni fondate
su fatti ed idee ben precise che vengono diffuse da personalità accreditate
della scienza, che partendo da uno scientifismo naturalistico cercano di
convincere che Dio è dannoso per l’uomo e che l’unica cosa utile e necessaria,
pro-humanitate, è la scienza, l’unica
che può dare certezze, risposte e
soluzioni.
Di questo ne continueremo a parlare e a riflettere insieme, perché,
come sempre, è importante conoscere per poter scegliere liberamente.
C’è chi chiude le porte in un immobilismo ideologico dittatoriale,
come chi propone la dittatura della scienza, e c’è chi apre le porte alla Speranza e alla
Verità, accogliendo l’Umanità in un unico abbraccio d’amore come fa papa
Francesco nella sua ‘’Lumen fidei’’.
Chi si chiude nella superbia del suo orgoglio e chi si apre nell’umiltà del suo amore!
Due posizioni, due esperienze, due verità… anzi no, la Verità è sempre
una sola e sta sempre dalla parte della Vita, di chi la protegge e la solleva
fino ai cieli, non certamente dalla parte di chi se ne appropria, la vende, la
compra, la scambia, la seziona, la distrugge, la strumentalizza, la manipola, la
uccide senza nemmeno chiedersi se quella vita era stata messa nelle sue mani
per continuare a vivere o per essere uccisa!
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