Una volta vidi un ministro di Dio in pericolo di commettere un peccato grave, che doveva avvenire da un momento all'altro.
Presi a supplicare Dio che mandasse a me tutti i
tormenti dell'inferno, tutti i dolori che voleva e in
cambio chiesi la
liberazione e l'allontanamento di quel sacerdote
dall'occasione di
commettere peccato. Gesù esaudì la mia preghiera ed
all'istante sentii
sulla testa la corona di spine. Le spine di quella
corona mi penetrarono
fino al cervello. Ciò durò tre ore ed il ministro di
Dio fu liberato da quel
peccato ed il Signore rafforzò la sua anima mediante
una grazia speciale.
Una volta, il giorno di Natale, sento che
s'impossessa di me
l'onnipotenza, la presenza di Dio. E di nuovo evito
interiormente
l'incontro col Signore. Domandai alla Madre Superiora
il permesso di
andare a «Jozefinek: », per fare una visita alle
suore. La Madre Superiora
ci diede il permesso e subito dopo il pranzo,
cominciammo a prepararci.
Le consorelle mi stavano già aspettando sulla porta
del convento. Io
andai di corsa nella cella a prendere la mantellina.
Ritornando dalla cella
e passando vicino alla piccola cappellina, sulla
soglia scorsi Gesù, il quale
mi disse queste parole: « Va' pure, ma Io ti prendo
il cuore ». Ed
all'improvviso avvertii di non avere più il cuore nel
petto. Dato che le
suore mi avevano fatto osservare che dovevo andare
più in fretta poiché
era già tardi, me ne andai immediatamente con loro.
Ma una grande
insoddisfazione cominciò ad opprimermi. Una strana
nostalgia
s'impadronì di me. Nessuno però, tranne il Signore,
era al corrente di
quello che era avvenuto nella mia anima. Quando ci
eravamo trattenute
un attimo a « Jòzefinek », io dissi alle consorelle:
« Torniamo a casa ». Le
suore chiesero di riposarsi almeno un momento, ma il
mio spirito non
riusciva a trovar pace. Mi giustificai dicendo che
dovevamo tornare
prima che si facesse buio, dato che c'è un bel tratto
di strada, e tornammo
subito a casa. Quando la Madre Superiora ci incontrò
nel corridoio, mi
domandò: « Non siete ancora partite o siete già
tornate? ». Risposi che
eravamo già rientrate, perché non volevo tornare di
sera. Mi tolsi la
mantellina e mi recai immediatamente nella piccola
cappella. Appena
entrai, Gesù mi disse: «Vai dalla Madre Superiora e
dille che non
è vero che sei tornata per essere a casa prima di
sera, ma
perché ti ho portato via il cuore ». Sebbene la cosa
mi costasse
molto, andai dalla Superiora e dissi sinceramente il
motivo per il quale
ero tornata così presto e chiesi perdono al Signore
per tutto quello che a
Lui non piace. E subito Gesù inondò la mia anima di
una grande gioia.
Compresi che, all'infuori di Dio, non c’è contentezza
da nessuna parte.
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