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MEDJUGORJE
Apparizione a Ivan del 25 aprile 2014, Croce blu ore 22:00 |
''Compresi che l'Amore racchiudeva tutte le vocazioni'' (Madre Teresa di Calcutta) - Blog registrato nei SITI CATTOLICI ITALIANI
martedì 29 aprile 2014
sabato 26 aprile 2014
DIARIO DELLA
DIVINA MISERICORDIA
DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA
DIVINA MISERICORDIA
DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA
22 FEBBRAIO 1931. La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore
Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per
benedire, mentre
l'altra toccava sul petto la veste, che ivi
leggermente scostata lasciava
uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro
pallido. Muta tenevo gli occhi
fissi sul Signore; l'anima mia era presa da timore,
ma anche da gioia
secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù
confido in
Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima
nella
vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che
l'anima,
che venererà quest'immagine, non perirà. Prometto
pure già
su questa terra, ma in particolare nell'ora della
morte, la
vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia
propria
gloria ». Quando ne parlai al confessore, ricevetti
questa risposta:
«Questo riguarda la tua anima ». Mi disse così:
“Dipingi l'immagine divina
nella tua anima”. Quando lasciai il confessionale,
udii di nuovo queste
parole: « La Mia immagine c'è già nella tua anima. Io
desidero
che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che
l'immagine,
che dipingerai con il pennello, venga solennemente
benedetta
nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica
deve
essere la festa della Misericordia. Desidero che i
sacerdoti
annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei
peccatori. Il peccatore non deve aver paura di
avvicinarsi a
Me». « Le fiamme della Misericordia Mi divorano;
voglio
riversarle sulle anime degli uomini». Poi Gesù si
lamentò con me
dicendomi: « La sfiducia delle anime Mi strazia le
viscere.
Ancora di più Mi addolora la sfiducia delle anime
elette.
Nonostante il Mio amore inesauribile non hanno
fiducia in Me.
Nemmeno la Mia morte è stata sufficiente per loro.
Guai alle
anime che ne abusano! ». Quando dissi alla Madre
Superiora che
Iddio voleva questo da me, la M. Superiora mi rispose
che Gesù doveva
farlo riconoscere più chiaramente con qualche segno.
Quando pregai
Gesù di dare qualche segno a dimostrazione che “sei
veramente Tu, Dio e
Signore Mio, e che da Te vengono queste richieste”,
udii nel mio intimo
questa voce: « Mi farò conoscere dalle Superiore
attraverso le
grazie che concederò mediante questa immagine ».
Quando
volevo liberarmi da queste ispirazioni interiori,
Iddio mi disse che nel
giorno del Giudizio mi avrebbe chiesto conto di un
gran numero di
anime. Una volta che mi sentivo tremendamente stanca
per le molte
difficoltà che avevo per il fatto che Gesù mi parlava
ed esigeva che
venisse dipinta quell'immagine, decisi fra di me
fermamente di chiedere
al Padre Andrasz, prima dei voti perpetui, di
sciogliermi da quelle
ispirazioni interiori e dall'obbligo di dipingere
quell'immagine. Ascoltata
la confessione, il Padre Andrasz mi diede questa
risposta: « Non la
sciolgo da nulla, sorella, e non le è permesso
sottrarsi a queste ispirazioni
interiori, ma deve assolutamente parlare di tutto al
confessore, nel modo
più assoluto, altrimenti andrà fuori strada, nonostante
queste grandi
grazie del Signore. Momentaneamente lei si confessa
da me, ma sappia
bene che deve avere un confessore fisso, cioè un
direttore spirituale ». Ne
rimasi enormemente mortificata. Pensavo di potermi
liberare da tutto, ed
invece era avvenuto proprio il contrario: ora avevo
l'ordine esplicito di
ubbidire alla richiesta di Gesù. E di nuovo il
tormento di non avere un
confessore fisso. E se per un certo tempo mi confesso
da qualcuno, non
posso rivelargli la mia anima per quanto riguarda le
grazie. Ne soffro in
modo incredibile. Prego Gesù di concedere queste
grazie a qualcun altro,
perché io non so utilizzarle e le spreco soltanto. «
Gesù, abbi
compassione di me. Non affidarmi cose tanto grandi.
Vedi bene che sono
un pugno di polvere buono a nulla ». Tuttavia la
bontà di Gesù è infinita.
Mi aveva promesso un aiuto visibile in terra e l'ho
ricevuto dopo poco
tempo a Wilno. Ho riconosciuto in Don Sopocko
quell'aiuto divino.
L'avevo conosciuto prima di arrivare a Wilno grazie
ad una visione
interiore. Un giorno lo vidi nella nostra cappella
tra l'altare ed il
confessionale. Avevo udito improvvisamente nel mio
intimo una voce:
«Ecco l'aiuto visibile per te sulla terra. Egli ti
aiuterà a fare la
Mia volontà sulla terra ». Una volta che ero stanca
di queste
incertezze domandai a Gesù: « Gesù, sei Tu il mio Dio
o sei un fantasma?
I Superiori infatti mi dicono che capitano illusioni
e fantasmi di vario
genere. Se sei il mio Signore Ti prego di benedirmi
». Allora Gesù fece un
gran segno di croce su di me e io mi segnai. Quando
chiesi perdono a
Gesù per quella domanda, Gesù mi rispose che con
quella domanda non
Gli avevo recato alcun dispiacere ed il Signore mi
disse inoltre che la mia
fiducia Gli piaceva molto.
fiducia Gli piaceva molto.
La Coroncina alla Divina Misericordia
(Per la recita si usa una normale corona del rosario)
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Padre Nostro, Ave Maria e Credo
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu
crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla
destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa
Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Sui (5) grani maggiori del rosario si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e
Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo.
Sui (50) grani minori del rosario si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si dice per tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Si conclude dicendo:
O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,
confido in te!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
venerdì 25 aprile 2014
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Messaggio del 25 Aprile 2014
"Cari figli! Aprite i vostri cuori alla grazia che Dio vi dona attraverso di me come il fiore che si apre ai caldi raggi del sole. Siate preghiera ed amore per tutti coloro che sono lontani da Dio e dal Suo amore. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi presso il mio Figlio Gesù e vi amo con amore immenso. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Una volta vidi due suore che stavano per entrare nell'inferno. Un dolore
indescrivibile mi strinse l'anima. Pregai Iddio per loro e Gesù mi disse:
«Va' dalla Madre Superiora e dille che quelle due suore si
trovano nell'occasione di commettere un peccato grave ».
Il giorno dopo lo dissi alla Superiora. Una di esse è già in stato di fervore;
Il giorno dopo lo dissi alla Superiora. Una di esse è già in stato di fervore;
l'altra sta sostenendo una grande battaglia.
Una volta Gesù mi disse: “Abbandonerò questa casa.. poiché vi sono cose che non Mi piacciono”. E l'Ostia uscì dal tabernacolo e si posò nelle mie mani, ed io
con gioia la riposi nel tabernacolo. Il fatto si ripeté una seconda volta e io
feci lo stesso. Ma la cosa si ripeté una terza volta e l'Ostia si trasformò nel
Signore Gesù vivo, e Gesù mi disse: « Io non rimarrò qui più a
lungo». Allora nella mia anima si risvegliò improvvisamente un grande
amore per Gesù e dissi: « E io non Ti lascerò partire, Gesù, da questa
casa ». E Gesù scomparve di nuovo e l'Ostia si posò nelle mie mani. La
riposi nuovamente nella pisside e chiusi il tabernacolo. E Gesù rimase
con noi. Per tre giorni mi preoccupai di fare l'adorazione riparatrice.
Una volta Gesù mi disse: « Fa' sapere alla Madre Generale che in
Una volta Gesù mi disse: « Fa' sapere alla Madre Generale che in
questa casa... succede la tal cosa... che non Mi piace e che Mi
offende molto». Non lo feci sapere subito alla Madre; ma il
turbamento che m'inviò il Signore, non mi permise d'attendere un
momento di più e scrissi subito alla Madre Generale e la pace ritornò
nella mia anima. Sperimentavo spesso sul mio corpo la Passione del
Signore, sebbene ciò non fosse visibile all'esterno; di questo sono
contenta, poiché Gesù vuole così. Ma questo durò per un breve periodo.
Quelle sofferenze accesero nella mia anima il fuoco dell'amore per Iddio
e per le anime immortali. L'amore sopporterà tutto; l'amore andrà oltre
la morte; l'amore non teme niente.
La Coroncina alla Divina Misericordia
(Per la recita si usa una normale corona del rosario)
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Padre Nostro, Ave Maria e Credo.
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu
crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla
destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa
Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Sui (5) grani maggiori del rosario si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e
Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo.
Sui (50) grani minori del rosario si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si dice per tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Si conclude dicendo:
O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,
confido in te!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
martedì 22 aprile 2014
LO STUPORE DEL MISTERO

Eh sì, non sappiamo più stupirci di fronte alle cose che superano le
nostre capacità cognitive, per quanto grandi ed estese esse possano essere!
Il mondo pare che non riservi più sorprese per nessuno, né per i
grandi né per i piccoli, sotto gli occhi dei quali viene tutto svelato e
offerto, a volte anche con grande violenza e inadeguatezza.
Se quesv0alere per le cose mondane, materiali, appartenenti a
questa vita terrena che non ha più segreti per nessuno, non è lo stesso per le
cose spirituali, i cui segreti hanno subìto un percorso inverso, cioè se già
erano dei misteri prima, oggi lo sono ancor di più, perché nessuno (o quasi
nessuno!) ne parla e nessuno (o quasi nessuno!) aiuta più a coglierli, ad
individuarli, a viverli!
Lo stupore risiede nell’anima, ma l’anima, lo sappiamo, non ha molto
spazio in questa nostra società, non c’è tempo per nutrirla, per occuparsene,
per prendersene cura, per alimentarla con il cibo spirituale fatto di Parola e
di Sacramenti, di preghiera e di contemplazione.
Oggi il tempo e lo spazio appartengono agli urgenti e sempre più urgenti
problemi ed impegni di vita mondana, di un mondo che fagocita la vita dell’uomo
con particolare ingordigia e non se ne sazia mai, lo coinvolge così
intensamente da non permettergli più di conoscere se stesso e scoprire, così,
che, oltre all’impegno per dare risposte ai bisogni del corpo, c’è in lui anche
la necessità dell’impegno per dare risposte alle necessità dell’anima.
Ecco che l’uomo che non ha tempo per ascoltare più se stesso, non
conosce più se stesso; l’uomo che pone sempre e soltanto l’attenzione ai suoi
bisogni fisici, non è più capace di porre attenzione ai suoi bisogni spirituali
e così lascia morire la parte più bella, più grande, più straordinaria che
possiede: la sua interiorità, le cui profondità sono e restano inesplorate e,
la cosa peggiore, non vissute perchè con conosciute!
Così scoprire che la nostra vita stessa è uno dei più grandi misteri
del nostro essere qui, sembra che passi sottotono, anzi la nostra vita è violentata
nella sua intimità prima ancora della nascita, non è neanche più qualcosa di intimo, intendendo
per ‘’intimo’’ quella capacità
introspettiva che emoziona scoprendo il pulsare della vita in se stessi; non
abbiamo più un’intimità che ci appartenga veramente, il nostro rapporto con noi
stessi è fatto di cellule, di sperimentazioni, di manipolazioni… ecco… il vero
problema sono le manipolazioni, le manomissioni al nostro diritto di intimità…
siamo manipolati e strumentalizzati prima ancora della nascita, poi ci pensa il
mondo ad orientare i nostri bisogni, le nostre tendenze, il nostro essere uomini
o donne e così ci troviamo in un mondo che manipola il nostro pensiero, che ci
propone ideologie preconfezionate servite con contorni allettanti che
stuzzicano il nostro appetito di mondanità: l’uomo è diventato un robot e
ancora non lo sa!
È sempre stato un sogno proibito quello dell’era dei robot,
apparteneva ai sogni della fantascienza un mondo cibernetico in cui tutto era
robotizzato e in cui i robot stessi prendevano il sopravvento sull’uomo ‘’di
carne’’, che ne subìva la potenza ed
anche l’invadenza.
Ciò che si sta realizzando in questi nostri tempi è, se vogliamo,
ancor peggio di quello che la fantascienza ipotizzava qualche decennio fa: non
ci sono due mondi ‘’quello dell’uomo e quello dei robot’’, ma c’è un solo mondo
fatto di ‘’uomini-robot’’, è l’uomo stesso che si è scientifizzato e quindi
meccanizzato, robotizzato, l’uomo solo scienza, l’uomo tutto scienza che ha
cancellato, negato a se stesso la sua vita spirituale. È l’uomo composto da
pezzi meccanici intercambiabili, rimodellabili, manipolabili, gestiti da una scienza
che ha perso la sua dignità di scienza, che è andata fuori da se stessa
diventando una ‘’tuttologia’’ senza etica, senza riferimenti ed attenzione alla
vita spirituale che, pur se ce l’ha messa tutta per negarla, continua ad
esistere e a manifestarsi nel cuore umano!
Il nuovo ateismo si nutre di questo: della convinzione che la scienza
è al di sopra delle leggi della natura, che può spiegare ogni cosa e può
gestire ogni cosa che riguarda l’uomo, che tutto quello che non è empiricamente
sperimentabile è opinabile e quindi non ha valore universale ed oggettivo e ciò
che non è sottomesso alle leggi della scienza non esiste, anzi, peggio ancora,
è un danno per l’uomo stesso, che si lascia condizionare da impulsi e suggestioni
che lo disorientano e gli fanno perdere di vista la lucidità e l’obiettività
che solo la scienza può garantire.
Si tratta di teorie vere e proprie che orientano il pensiero umano
verso determinati modi di pensare e di intendere la vita, che stanno portando
il mondo alla deriva e stanno privando la vita stessa della sua bellezza,
stanno derubando l’uomo non solo della Speranza, come dice papa Francesco, ma
anche di tutte quelle sue potenze interiori che gli permettono di oltrepassare
lo sguardo del visibile e raggiungere, cogliere l’invisibile che è altrettanto
concreto quanto e più della concretezza stessa.
Alcune teorie sulla ‘’sovranità’’ acquisita dalla Scienza hanno
trasformato l’uomo in un robot, fatto di leggi fisiche che possono essere create
o distrutte, inventate o manipolate, un uomo modellabile a proprio piacimento…
un uomo che potrebbe essere perfetto fuori, ma che si autodistrugge dentro
perché non gli basta (e non può bastargli!) essere bello fuori, perché quel
bisogno di sapere chi è, da dove viene e dove va è insopprimibile, è indelebile,
sfugge alle leggi della scienza, della fisica naturale, della genetica, della
cibernetica…
Quel bisogno di stupore è permanente
e indelebile, inviolabile, nessuna legge scientifica potrà mai cancellarlo o
manipolarlo!
La scienza ci può convincere che non esiste perché non è
sperimentabile, ma questo non vuol dire che può eliminarlo, può eliminarlo
dalla nostra consapevolezza conscia, ma non può eliminare ciò che va oltre le
sue competenze, il suo spazio d’intervento, il suo raggio d’azione.
La scienza pecca un po’ di superbia, ultimamente, perché è convinta di
poter raggiungere ogni angolo di vita umana e scoprirne tutti i segreti!
La sua convinzione però non convince e non può convincere l’uomo che
sperimenta se stesso in spazi ed esperienze che non possono essere
schematizzati nelle tabelle e nei grafici statistici di cui la scienza dispone
e si compone.
La Scienza può negare l’anima, schiacciarla sotto la sua morsa e la
sua pretesa di essere al di sopra di ogni altra potenza umana, ma non potrà mai
impedire all’anima di esistere in quello spazio fisico che è il corpo umano,
non potrà farlo mai per il semplice motivo che l’anima esiste prima del corpo, ha
un diritto di precedenza ed ha un diritto di sopravvivenza maggiore di quello
del corpo perché essa è incorruttibile, immortale, rispetto al corpo
corruttibile e mortale.
L’anima non è spiegabile o dimostrabile scientificamente per il
semplice fatto che risponde a leggi superiori, di gran lunga superiori a quelli
della scienza terrena; forse il punto è proprio questo: la scienza umana non
sopporta l’idea di una Scienza superiore ad essa, una Scienza che non ha
bisogno di sottoporre un paziente ad ore di interventi chirurgici per ridargli
la vista, (ammesso che possa farlo!), ma che con uno Sguardo d’Amore può dare
la vista degli occhi e del cuore anche a chi è nato cieco; una Scienza che
restituisce la vita ad un corpo già imputridito; una Scienza che non
viviseziona embrioni umani per dare un figlio a chi ha la veneranda età di 99
anni; una Scienza che non commette
errori vergognosi nell’affidare un figlio ad una coppia anziché ad un’altra, ma
dona la Vita con gratuità e Sapienza.
La scienza umana vuol convincerci che è la sola che può dare risposte
ai nostri bisogni, che può realizzare i nostri sogni, anche quelli proibiti,
che può realizzare tutti i nostri desideri, che è diventata la risposta ad ogni
nostro più impossibile bisogno… la scienza umana vuole essere considerata il
‘’non plus ultra’’ , vuole erigersi a dominatrice del mondo e della vita… è il
suo traguardo può ambizioso, quello che la stimola di più… ma la scienza umana
è e resterà una piccola, piccolissima forma di intelligenza, perché il suo
ambito è ristretto, molto ristretto, è limitato, molto limitato… vuole relegare
l’uomo nei suoi miseri spazi corporei, gli nega la possibilità di volare nei
cieli più vasti delle potenze spirituali.
La scienza considera l’uomo un semplice ‘’pollo’’ illuso di poter
volare, ma che deve fare i conti con le sue capacità fisiche; la Scienza,
quella vera, quella divina, considera l’uomo ‘’un’aquila’’ capace di voli
liberi, di vista acuta, di rapidità intellettiva, di esperienze da fare
dall’alto verso il basso, di attraversare tutto l’orizzonte in volo, di
oltrepassare le nubi e godere della bellezza dei Cieli Superiori, quelli che
sono off line per gli occhi dotati solo di una vista corruttibile, misurabile
con lenti graduate e tabelle appese al muro!
Ecco la differenza, ecco ciò di cui l’uomo di oggi viene privato, ecco
ciò di cui siamo consapevolmente derubati, ecco ciò che abbiamo dimenticato di
essere e di avere: abbiamo dimenticato di essere ‘’esseri superiori al genere
animale, fatti di sola materia’’; abbiamo dimenticato di avere ‘’strumenti
superiori per una vista più acuta e più profonda’’, abbiamo dimenticato di
essere in grado di stupirci e di meravigliarci, di cogliere il Mistero che ci
supera, che ci ammalia, che seduce la nostra anima e l’avvolge in una Abbraccio
che nessun mezzo meccanico inventato dalla scienza umana potrà mai riprodurre o
sostituire.
Abbiamo dimenticato di avere due vite in una: la vita del corpo e
quello della spirito!
Siamo due in uno: una sola vita, due mondi che si compenetrano e si arricchiscono a vicenda, che interagiscono e si animano reciprocamente, che non si annullano, ma prendono vigore l’uno dall’altro, che non sono in competizione, ma in stretta relazione, collaborazione e condivisione di intendi e di voleri.
Siamo due in uno: una sola vita, due mondi che si compenetrano e si arricchiscono a vicenda, che interagiscono e si animano reciprocamente, che non si annullano, ma prendono vigore l’uno dall’altro, che non sono in competizione, ma in stretta relazione, collaborazione e condivisione di intendi e di voleri.
Siamo due mondi in uno: una sola vita, in due spazi diversi e
contemporanei: lo spazio fisico e lo spazio spirituale che dà senso e valore
alla sola dimensione fisica.
La scienza umana è unidimensionale,
conosce ed agisce soltanto sulla dimensione spazio-temporale legata alla
materia, è il suo solo ambito di intervento, non può andare oltre.
La Scienza divina è pluridimensionale:
agisce ed interviene sullo spazio fisico e modella ed orienta quello
spirituale, creando perfetta armonia e sintonia fra i due.
È la Bellezza della Scienza divina.
Ed è il limite della scienza umana ed è anche il suo cruccio, perché
sa molto bene che questa è la verità, conosce molto bene i suoi limiti, ma il
suo orgoglio le impedisce di accettarli.
Può anche non accettarli, ma se è vera scienza, come dice di essere,
allora sa molto bene che questa è la sola verità, indiscutibile, inopinabile…
sarebbe soltanto una parvenza di scienza se non fosse consapevole dei suoi
limiti e dei suoi spazi d’intervento.
La scienza si trincera dietro il fatto che ciò che non è dimostrabile
non esiste, ma sa molto bene che è solo un modo per garantire a se stessa
quello spazio di cui si è appropriata con l’inganno, nel momento in cui ha
cercato di convincere l’uomo di essere ad una sola dimensione e non multidimensionale.
E’ l’inganno che ha perpetrato da sempre, per ottenere quel posto di
superiorità al quale ha sempre ambito, ma ogni inganno prima o poi viene
svelato e quando l’uomo ritrova la sua vera identità allora ogni castello di
carta crolla al primo soffio di brezza marina!
La scienza, in questi ultimi tempi, fa la parte del leone, alza la
voce, pretende diritti, non accetta limiti, non tollera intralci giuridici o
etici, non pone freni alla sua corsa, non sopporta dialoghi di buon senso… la
scienza va alla deriva, porta l’uomo all’autodistruzione, mentre è convinta di
andare a vele spiegate verso la conquista dell’universo!
Questa è la sua illusione, la sua autoillusione, ma la natura umana
non è così fragile come pare che sia, le sue risorse sono tutte da scoprire…
ecco… basta riscoprire il piacere dello stupore, la gioia grande di sapersi
meravigliare, la capacità di cogliere un Mistero come quello della Pasqua senza
dover consultare tabelle, elenchi, prospetti e teorie incomprensibili: l’uomo è
in sintonia con il Mistero della Vita e
questa sintonia nessuna legge fisica potrà mai né spiegare né cancellare.
L’uomo è capace di Dio, è capace di cogliere il Mistero, di
penetrarlo, di sentirlo dentro come un’esplosione di gioia indescrivibile,
l’uomo è capace di grandi voli… deve solo ritrovare la sua pluridimensionalità
e scoprire, con stupore indicibile, che la sua Vita è rivestita di Luce, quella
Luce che la scienza non potrà mai analizzare né ricreare in laboratorio, perché
non gli appartiene.
La Luce di cui l’uomo è rivestito, investito e avvolto è un Mistero
che l’uomo può cogliere in ogni momento della sua vita, soltanto se decidesse
di alzare lo sguardo e lasciarsi trasportare dall’Amore, da quell’Amore con il
quale è stato impastato, generato, amato!
Ed è questo il mio augurio per questa Pasqua, per questo tempo di
Pasqua, perché questo tempo non passi ancora una volta invano, ma riempia
quegli spazi rimasti vuoti da molto tempo, li invada di quella gioia grande che
è l’Amore di un Padre che ha dato la Vita di un Figlio per la salvezza di chi
quel Figlio lo ha crocifisso, con quella stessa superbia e quella stessa
orgogliosa prepotenza di chi è convinto di avere in mano le chiavi della verità,
proprio così come la scienza umana fa oggi, spadroneggiando e strumentalizzando
le coscienze, così da convincerle che non c’è altra verità se non quella che le
appartiene.
Gli scribi e i sacerdoti erano convinti della stessa cosa, avevano la
legge di Mosè, dicevano loro, e tutto ciò che andava oltre era un inganno; ma
se loro avessero conosciuto davvero la legge di Mosè, avrebbero riconosciuto il
Cristo che veniva a dare compimento a quella legge. Lla loro era fatta di
prescrizioni e divieti, rigida e insindacabile, statica e scientificamente gestita;
erano i tempi in cui ‘’ non era la legge
per l’uomo, ma l’uomo per la legge’’,
così come adesso ‘’non è la scienza per
l’uomo, ma l’uomo per la scienza’’.
E come la legge degli scribi crocifisse Gesù, non riconoscendo la Sua
Legge superiore alla loro, così, oggi, la legge della scienza crocifigge ancora
Gesù, non riconoscendo la Sua Scienza superiore ad essa.
I tempi cambiano, i comportamenti umani no, i suoi errori sono sempre
gli stessi, i suoi limiti anche.
Ma la Resurrezione di Cristo ci ha dimostrato che è possibile all’uomo
sollevarsi dal fango della sua miseria umana e giungere alle Porte del Regno,
che Cristo, Primizia dei Viventi, ci ha spalancato con la sua Passione, Morte e
misteriosa… stupenda… Resurrezione!
Oggi siamo davanti ad una nuova forma di totalitarismo, più subdolo e
pericoloso, se vogliamo, di quello politico, perché appartenente ad un sistema
apparentemente innocuo e a favore dell’uomo, ma che si appropria della vita
dell’ uomo ancor più di un dittatore del quale se ne conosce il potere; la
dittatura della scienza è molto più pericolosa di quella del potere politico, perché
sembra schierarsi a favore della vita, per un miglioramento delle condizioni
esistenziale ed è stato anche così, non
si possono negare i grandi benefici apportati alla salute e alla vita in
generale dell’umanità, nessuno mette in dubbio l’importanza delle sue ricerche,
scoperte e applicazioni nei vari settori d’indagine scientifica… non si può
negare ciò che è storia e la storia dice che la vita dell’uomo si è allungata, perché
sono migliorate tante condizioni grazie ai progressi scientifici, questo, però,
non vuol dire che la scienza si debba appropriare di ciò di cui dovrebbe
prendersi cura, non deve mai allungare la mano su un diritto che non gli
appartiene: quello di decidere della vita e della morte di un uomo, perché il
passo è breve quando ci si crede di aver raggiunto l’apice e ci si mette al di
sopra dell’uomo, non più per l’uomo, ma sull’uomo, questo cambio di prospettiva
altera ogni cosa, trasforma ciò che è positivo in qualcosa di negativo, di deleterio
addirittura!
Deleterio perché quando la scienza si appropria di un ambito nel quale
è chiamata ad agire, se ne impossessa
arrogandosi il diritto di cambiare le regole e le leggi, allora straripa, sconfina in situazioni che mettono a rischio
il futuro del mondo, un futuro che ha tutto il diritto di ereditare le regole
poste all’inizio della sua creazione, regole universali e sacrosante, che
nessuno deve manomettere.
Il Futuro ha diritto alla Verità
ed ha diritto alle leggi che l’hanno regolato da sempre.
La scienza, invece, tende ad oscurare e a manipolare la verità, questo
è segno che la situazione è sfuggita di mano, che non è più sotto controllo e
che, mancando o non tenendo più conto dei limiti etici e morali, la scienza si
trasforma in dittatura e cioè si pone come unica legge giusta e vera, in grado
di stabilire i tempi e le modalità della vita e della morte!
Il mio non è un semplice allarmismo nostalgico, ma riflessioni fondate
su fatti ed idee ben precise che vengono diffuse da personalità accreditate
della scienza, che partendo da uno scientifismo naturalistico cercano di
convincere che Dio è dannoso per l’uomo e che l’unica cosa utile e necessaria,
pro-humanitate, è la scienza, l’unica
che può dare certezze, risposte e
soluzioni.
Di questo ne continueremo a parlare e a riflettere insieme, perché,
come sempre, è importante conoscere per poter scegliere liberamente.
C’è chi chiude le porte in un immobilismo ideologico dittatoriale,
come chi propone la dittatura della scienza, e c’è chi apre le porte alla Speranza e alla
Verità, accogliendo l’Umanità in un unico abbraccio d’amore come fa papa
Francesco nella sua ‘’Lumen fidei’’.
Chi si chiude nella superbia del suo orgoglio e chi si apre nell’umiltà del suo amore!
Due posizioni, due esperienze, due verità… anzi no, la Verità è sempre
una sola e sta sempre dalla parte della Vita, di chi la protegge e la solleva
fino ai cieli, non certamente dalla parte di chi se ne appropria, la vende, la
compra, la scambia, la seziona, la distrugge, la strumentalizza, la manipola, la
uccide senza nemmeno chiedersi se quella vita era stata messa nelle sue mani
per continuare a vivere o per essere uccisa!
sabato 19 aprile 2014

PASQUA
suonate a festa,
la vera gloria
si manifesta.
Cristo è risorto
suonate campane,
suonate, è festa!
(Lucia Difato)

PASQUA è la festa della resurrezione di Cristo
e della resurrezione dell'uomo,
perchè Dio ha riaperto le porte del Suo Regno
ad Adamo, cancellando il suo peccato,
riabbracciandolo dall'alto di quella Croce,
restaurando la Creazione.
Pasqua è la prova del grande Amore e della fedeltà
di Dio nei confronti dell'uomo, di quell'uomo che ha tradito
e che continua a tradire il suo amore,
ma l'Amore di Dio è più grande del tradimento
e del peccato dell'uomo.
e del peccato dell'uomo.
O Amore sapiente
Dammi,
Signore,
un cuore che
ti pensi,
un’anima che
ti ami,
una mente
che ti contempli,
un
intelletto che t’intenda,
una ragione
che sempre aderisca
fortemente a
te, dolcissimo;
e sapientemente,
o Amore sapiente, ti ami.
O Vita per
cui vivono tutte le cose,
Vita che mi
doni la vita,
Vita che sei
la mia vita,
Vita per la
quale vivo,
senza la
quale muoio;
Vita per la
quale sono risuscitato,
senza la
quale sono perduto;
Vita per la
quale godo,
senza la
quale sono tormentato;
Vita vitale,
dolce e amabile,
Vita
indimenticabile.
(SANT’AGOSTINO)

E FU AMORE…
E fu Amore il
tocco generoso delle Dita
timida carezza
sulla pelle dell’uomo avvertita.
E fu Amore il
soffio immesso nel fango
che animò il
corpo di un uomo già stanco.
E fu Amore l’emozione
che si fece affanno
e l’incanto
dell’istante svanì con l’originale danno…
l’anima che
dentro vi era nata
s’oscurò
fino a diventar malata!
Verso il
basso s’inabissò
l’amore di
un uomo che non amò!
Ma se Amore
fu e Amore per sempre sarà
perdono più
perdono dalla Divina Pietà
già venne
all’alba del tempo secolare
lunedì 14 aprile 2014
LA VITA NEGATA

‘’L’ultima spallata ad una legge ingiusta… una
legge con tanti buchi che finalmente viene cancellata… finalmente via libera
all’eterologa… ora anche le coppie completamente sterili potranno avere dei
figli…una ventata di civiltà…’’
Sono solo alcuni dei commenti sentiti in questi giorni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che
consente di avere figli con la fecondazione eterologa ovvero con un seme donato
da una terza persona, esterna alla coppia.
L’esultanza di una parte del popolo italiano sembra voler dire che si
tratti di una conquista eccezionale ‘’a
favore della vita’’, una vittoria
che finalmente fa giustizia alle tante coppie ‘’discriminate’’ solo perché sterili e quindi impossibilitate a
fecondare.
Si fa appello ad una giustizia che finalmente tutela tutti: anche le
coppie sterili hanno diritto a procreare, era ingiusto che fossero private della possibilità di generare come
tutti gli altri, avendone la possibilità offerta loro dalla scienza.
Pochi, anche
se decisi e determinati, sono stati gli interventi di chi non condivide questo traguardo che è stato definito, a parer
di alcuni, ‘’una conquista della civiltà’’.
Detta così, in poche battute, come accade nei telegiornali, la
sentenza che permette la fecondazione eterologa passa come la conquista del secolo alla quale pare che tutti dobbiamo applaudire, un passo avanti nella scalata verso l’appropriamento
di quel Diritto che (a ben pensarci!) non
appartiene all’uomo né è mai a lui appartenuto, ma del quale l’uomo ne rivendica
la proprietà ovvero il ‘’Diritto a generare la vita’’ e, peggio ancora, ‘’ fuori
dalle leggi della Natura’’ , che tradotto vuol dire ‘’ l’uomo-dio che
snatura se stesso’’, con l’aggravante di una consapevolezza esclusivamente
razionale che gli preclude tutti gli orizzonti di una interiorità che, suo
malgrado, possiede ed è reale, sulla cui vitalità mi sovvengono dei dubbi,
perché il primo ‘’aborto’’ che ogni
individuo compie su se stesso è proprio quello della ‘’morte del suo spirito’’,
l’uomo che non l’alimenta la sua interiorità, che non se ne prende cura, che la
nega, la deturpa, che la lascia morire… proprio come nega a se stesso che la vita è
vita dal primo istante del concepimento e non diventa vita dopo 2-3-4
settimane!
Vita non si diventa,
ma si è!
Parlavo della morte del proprio spirito perché pare proprio che l’uomo
preferisca davvero assimilarsi agli animali, piuttosto che sollevarsi,
innalzarsi da essi.
Solo all’uomo Dio ha detto che tutto ciò che aveva creato era per lui,
che ogni animale gli era sottomesso; a nessun animale ha mai detto questo. Ciò
vuol dire che l’uomo ha una dignità o se vogliamo un ruolo superiore e diverso da quello degli animali.
Eppure… eppure… eppure l’uomo si sente più a suo agio sentendosi
discendente da una specie animale piuttosto che da Dio!
E la fecondazione assistita, tra cui quella eterologa, ne è una
dimostrazione palese e concreta.
Qual è la verità sulla fecondazione eterologa?
Altro non è se non una
riduzione della vita umana assimilata a quella delle piante e degli
animali!
Forse non tutti sanno come è avvenuta la prima fecondazione
artificiale… mi pare opportuno fare un attimo una revisione socio-storico-scientifica
di questa prima esperienza:
La storia della fecondazione artificiale ha
inizio con una lettera pubblicata sulla rivista scientifica The
Lancet nell'agosto 1978,
firmata da Robert Edwards e Patrick Steptoe.
I
due ricercatori britannici annunciavano
la nascita di Louise Brown, primo essere umano concepito "in provetta da
un ovocita aspirato in laparoscopia il 1 novembre 2977, in un ciclo ovulatorio
spontaneo, in una donna sterile per
occlusione bilaterale delle tube".
Nato a
Manchester, laureatosi in agraria e specializzatosi in genetica animale,
Edwards aveva iniziato la carriera accademica nel 1955 a Cambridge. In quegli anni alcuni
scienziati avevano dimostrato che cellule uovo di conigli potevano essere
fecondate in provetta.
Il giovane genetista decise di studiare
metodi simili da usare con gli esseri umani. Con una serie di esperimenti fece
importanti scoperte riguardanti la fisiologia della riproduzione: come maturano
gli ovuli, come differenti ormoni ne regolano il ciclo vitale, in particolare
riguardo al momento opportuno per la fecondazione. Nel 1969 Edwards contattò il
ginecologo Patrick Steptoe, pioniere della laparoscopia, tecnica per rimuovere
gli ovuli dalle ovaie. Insieme misero in coltura ovociti umani e, aggiungendovi
seme maschile, ottennero un embrione umano.
Nonostante i risultati promettenti, il
britannico Medical Research Council decise di non finanziare il progetto,
che andò avanti grazie a una donazione privata. Nel 1978, ai due ricercatori si
rivolsero Lesley e John Brown, una coppia che da nove anni tentava invano di avere un figlio.
Con tutto il rispetto per la professionalità di Edwards, ma mi sembra
che ci sia una bella differenza tra genetica animale e genetica umana!
Ci sono dei principi etici che non vanno confusi e che non possono
essere generalizzati: non si può paragonare un coniglio ad una donna! Lo stesso
esperimento sarebbe viziato nel secondo caso, perché la natura umana è fatta di
mille e mille connessioni psicofisiche, cognitive, comportamentali, ambientali,
culturali anche… che non c’entrano
niente con la vita dei conigli, il cui scopo
è ben diverso da quello umano!
Ovviamente ( e purtroppo per noi!) questo passaggio dalla sperimentazione animale
a quella umana non scandalizza nessuno, perché, grazie a Darwin, noi ci
sentiamo più familiari dei conigli che di Dio!
A proposito di scandali… in
questi giorni si sono susseguite, a distanza di un solo giorno, due notizie:
l’una ha fatto sussultare di felicità, l’altra di dolore… eppure in entrambi i
casi era la vita umana in gioco e in pericolo… anzi direi… ad essere stata uccisa, ma le
reazioni del mondo a queste due notizie non sono state le stesse, bensì l’una l’opposta dell’altra.
La prima notizia è stata quella della fecondazione eterologa che
apriva le porte allo snaturamento del concepimento, dell’amore e della vita,
che porta con sé tutta una serie di violenze
e di manipolazioni della vita umana; la seconda notizia, il giorno dopo,
commentava lo sdegno e la rabbia oltre che il dolore per la morte di una
giovane donna in seguito all’assunzione della pillola-del-giorno-dopo!
La sua morte ha messo in subbuglio il mondo medico-scientifico, quello
legale, quello familiare, quello delle associazioni… oltre
che dell’opinione pubblica, addolorata per una morte prematura e così ingiusta.
Ora mi chiedo: perché la morte di una giovane donna sconvolge più della
morte di oltre 150 milioni di bambini morti ogni anno in tutto il mondo a causa
dell’aborto? Degli oltre 40 milioni di embrioni che ogni anni vengono
crioconservati e poi impiantati, ma muoiono perché l’intervento non va a buon
fine? E senza parlare, poi, dei milioni di bambini non nati a causa della
contraccezione, delle pratiche abortive fuori dagli ospedali e che sfuggono
alle statistiche ufficiali… perché
queste morti non scandalizzano nessuno?
Ogni morte porta in sé la sua drammaticità e il suo dolore: è ovvio
che la morte di questa giovane ragazza ha colpito tutti, ma perché la morte di
una madre (che voleva uccidere suo figlio, visto che è morta a causa della
pillola RU84!) vale di più di quella del
figlio che lei stessa voleva uccidere?
Tutti hanno pianto per la madre. Nessuno ha pianto per il figlio, morto
due volte: ucciso prima dalla volontà della stessa madre e poi come conseguenza
della morte della madre stessa!
Perché tutti si interrogano sulla morte di una sola donna e nessuno
s’interroga sulla morte di milioni e milioni e milioni di bambini
‘’legalmente’’ uccisi?
Perché di bambini si tratta: un embrione è già vita, checchè se ne dica, un
embrione è un bambino, un essere umano con la stessa dignità e lo stesso
diritto a vivere di una donna adulta!
Perché il mondo, nella sua (in-)sensibilità, piange per la morte di una
donna e continua ad uccidere bambini
innocenti come se niente fosse a milioni e milioni da anni e per anni e anni
ancora?
Dove sta la differenza?
La vita di un bambino vale forse meno di quella di un adulto?
Anzi, se proprio differenza dev’esserci, la vita di un bambino ha più
bisogno di tutele e attenzioni proprio per la fragilità e la mancanza di
autonomia che si ha in quella fase!
Se muore una donna il mondo grida allo scandalo, se muore un bambino
lo stesso mondo tace, approva e nasconde le prove!
Ma che mondo è mai questo?
È UN MONDO CHE VENDE/COMPRA O UCCIDE I SUOI FIGLI!
La morte di quella giovane donna ha senz’altro toccato i cuori di
tutti, non si può restare indifferenti di fronte a questi drammi, ma perché la
morte di milioni di bambini innocenti che chiedono la protezione di chi
dovrebbe amarli, invece non è un dramma per nessuno?
È difficile da spiegare questa differenza di posizioni e di pensiero!
È difficile, perché è un’incoerenza tremenda, drammatica, tragica!
È la tragedia del mondo moderno: nella prima guerra mondiale ci sono
stati 15 milioni di morti; nella seconda ce ne sono stati 50 milioni solo in
Europa… negli ultimi decenni si parla di centinaia di milioni di bambini uccisi
ogni anno in tutto il mondo… a me pare che sia più che una terza guerra
mondiale!
E il peso di questi morti è di gran lunga maggiore di quelli morti a
causa della guerra, perché si tratta di innocenti, di indifesi, di bambini
senza voce, trucidati intenzionalmente e nel modo più barbaro: aborti
chirurgici, chimici ed altre pratiche che fanno venire i brividi solo a
sentirle!
È in atto una guerra che in tanti portano avanti e
che nessuno ha intenzione di fermare: la guerra più atroce e indegna: quella
dei genitori contro i propri figli!
Altro che conquista della civiltà!
Tutte le guerre sono disumane, ma questa lascia attoniti e senza
parole!
Come lascia senza parola la
nostra capacità di giustificare l’ingiustificabile: c’è chi dice che un
embrione non è ancora vita?
C’è chi dice che prevale il diritto alla vita della madre su quello
del figlio.
Qualcuno - o tanti! - dicono
che di fronte al pericolo di vita per la madre è giusto uccidere il
figlio… ma se già questa tesi è
discutibile ed è affidata alla coscienza di ognuno… mi pare che la percentuale
di aborti in cui la madre non sia in pericolo superi il 99% rispetto a quelli
in cui si palesi un vero pericolo per la madre!
Ecco che una diversa concezione della vita fa la differenza, per cui
anche la vita assume toni diversi: si piange per una sola donna e non si spreca
una lacrima per le schiere dei bambini non nati a causa dell’aborto o per la
fecondazione artificiale il cui numero supera
quelle della popolazione mondiale vivente!
La fecondazione artificiale non è meno atroce dell’aborto,
infatti stando alla Relazione del Ministero della salute del 28 giugno 2011, che
censisce i dati del 2009, le coppie che hanno iniziato le tecniche sono state
43.511, le coppie che hanno avuto un figlio sono state 6.777. Ciò significa che
solo il 15,6 delle coppie può dirsi soddisfatta con un bimbo in braccio. Mentre
il restante 84,4% delle coppie ha vissuto una cocente e costosa delusione.
Ma il dato più inquietante, e soprattutto più
taciuto, è questo: se gli embrioni prodotti in provetta sono stati 121.866 e i
nati vivi sono stati 8.452, significa che il 6,9% degli embrioni prodotti
arriva al parto, mentre 93,1% degli esseri umani così prodotti si è perso lungo
il percorso.
Perciò se 1000 sono le coppie che hanno acceduto alle tecniche: 156 hanno ottenuto il risultato; mentre 844 hanno conseguito un fallimento.
Perciò se 1000 sono le coppie che hanno acceduto alle tecniche: 156 hanno ottenuto il risultato; mentre 844 hanno conseguito un fallimento.
Se 1000 sono gli esseri umani prodotti in provetta:
69 sono arrivati al parto e 931 o sono morti nella provetta, o nel
trasferimento, oppure non si sono annidati oppure, pur essendosi annidati, sono
stato oggetto di gravidanza fuori sede (2%) o di aborto spontaneo (21,4%).
Tutte queste morti sono esclusivamente conseguenza del fatto che si è considerato ‘’un
desiderio’’, quello della genitorialità, come un ‘’diritto’’ a pagamento.
Mi ha letteralmente sconvolto un annuncio pubblicitario via web che proponeva un commercio di esseri umani alla stregua di un paio di scarpe o una tuta da ginnastica: ‘’ Offriamo un completo programma di donazione (ovociti, spermatozoi, embrioni) senza tempi di attesa e il monitoraggio degli embrioni durante la loro coltura’’, con tanto di listino prezzo e di garanzia. Sempre sullo stesso sito si presentavano tutte le novità in campo di fecondazione assistita tra cui la PGD / PGS che rende possibile analizzare l’embrione durante la coltura ancora prima del suo trasferimento nel grembo materno, con la possibilità di escludere gli embrioni affetti da anomalie genetiche; l’hatching assistito presentato come una tecnica di micromanipolazione che consiste nell’incidere l’involucro dell’embrione; la crioconservazione di embrioni, seme ed ovociti; e poi ancora tecniche con metodi di micromanipolazioni ‘’all’avanguardia’’ come IUI – IVF/FIVET – ICSI – PICSI – EM - MESA / TESE
Mi chiedo, e non posso farne a meno, qual è il valore dunque che diamo
alla vita, oggi che la micromanipolazione della vita stessa è diventata motivo
di vanto, ma soprattutto di commercio… un altro annuncio pubblicitario, infatti, dice
così: ‘’La medicina di oggi offre una gamma di trattamenti speciali che
aumentano il tasso di successo di concepimento’’.
Per trattamenti speciali si intendono quelle forme di
micromanipolazioni che consistono nell’incidere l’involucro dell’embrione e
modificarlo e quella ‘’cultura degli embrioni in vitro’’ in condizione di
laboratorio, paragonata alla cultura dei cavoli o dei pomodori!
Mi chiedo se la vita può essere intesa in modi diversi a secondo dei
soggetti a cui ci si riferisce: se muore un adulto è scandalo, se muore un bambino è il successo della scienza?
Mi chiedo se il concetto di vita è uno solo e vale per tutti o ci sono significati
diversi e diritti diversi non validi per tutti?
Che senso ha la parola ‘’vita’’ per noi che sembriamo tanto sensibili
in alcuni casi e tanto insensibili in tanti altri? Che anche la Vita sia stata
relativizzata!?
Sono, questi, fatti e numeri ufficiali, dati statistici, realtà
quotidiana che in tanti conoscono e tacciono e nascondono e ne sono anche fieri!
È la stessa Storia e la stessa Scienza a chiedere giustizia tanto
della morte di quella madre che nessuno sa spiegarsi, quanto di quella dei
milioni di bambini a cui è stata negata la vita per ingiustificata volontà
umana!
Mi chiedo se la vita sia
davvero sempre espressione di un Bene Superiore donato per Amore da un Padre
misericordioso?
Ma anche a voler lasciar stare la Legge di Dio, la stessa legge morale
dell’uomo grida allo scandalo, anzi agli
scandali: la morte di tanti innocenti e il silenzio di tanti colpevoli!
Ah, già dimenticavo, devo stare
attenta a pronunciare la parola ‘’MORALE’’, pare che sia stata bandita in
questi ultimi tempi, è proibita pronunciarla e se proprio dovesse capitare di farlo,
occorre subito scusarsene per non offendere nessuno, non sia mai che le
coscienze abbiano un sussulto… bisogna stare attenti a non rovinare la
tranquillità del loro sonno!
La cosa più tragica è che il mondo non è contro la MORALE, ma ha
cancellato completamente dai suoi orizzonti questo concetto, è una SOCIETA’
AMORALE, cioè senza nessuna legge che imponga alla coscienza un qualche
interrogativo, un qualche dubbio sulla correttezza o meno di alcune pratiche,
di alcune decisioni; non ci si pongono più domande di legittimità su nessun
argomento: è lecito legalizzare ogni cosa, anche la morte di bambini, di
anziani, di malati, di disabili… tutto di tutti!
Sono le assurdità di una società che ha smarrito se stessa, il suo buon senso oltre che la retta vita!
Sono le assurdità di una società che ha smarrito se stessa, il suo buon senso oltre che la retta vita!
Ciò che più fa impressione è che tutti sanno e tutti stanno a
guardare.
È vero che ci sono i movimenti per la vita, tante associazioni a
difesa della vita che assistono ed aiutano migliaia di donne ad affrontare una
gravidanza indesiderata o che non può essere portata avanti per difficoltà
economiche… ma è anche vero che la battaglia è impari, quando la legge sta
dalla parte sbagliata.
È l’autorizzazione ad uccidere il vero punto!
È l’ autorizzazione a manomettere i principi della vita ciò che è il
vero dramma!
È il riconoscimento dei diritti-non diritti di una parte dell’ umanità
(dei genitori) e la negazione del
diritto alla vita (diritto sacrosanto) ad un’altra parte della stessa umanità
(figli generati ma che non vedranno mai la luce)!
La fecondazione eterologa si inserisce in questo dramma perché è
un’altra forma di violenza praticata su questi bambini, violentati prima di nascere,
deturpati nella loro intimità, a cui viene rubata l’identità.
Questo tipo di fecondazione nasce come risposta alla sterilità della
coppia che trasforma in ‘’diritto’’ ciò che è un dono! Inoltre il problema
della sterilità non viene affatto affrontato, ma soltanto scavalcato con una
gravidanza forzata che viola ogni legge naturale…
Pur senza voler fare ricorso alla fede, basta riflettere sul
significato delle parole per capire dove sta l’inganno infernale; la
fecondazione eterologa fa parte di quei metodi che vanno sotto il nome di
‘’fecondazione artificiale’’; la parola ‘’artificiale ‘’ viene da ‘’ artificio ’’ che
significa ‘’espediente, stratagemma, trucco, scappatoia‘’: per artificio va dunque intesa una
manomissione che altera la natura, questo significa che non solo non è una vera
soluzione ma è anche contro natura, è risaputo che tutto ciò che è artificiale
si oppone a ciò che è naturale.
Si tratta, dunque, di una forzatura della natura, di una violenza al
diritto alla vita, al diritto di avere entrambi i genitori consanguinei, in cui
riconoscersi ed identificarsi, in cui ritrovarsi e con i quali condividere
speranze e desideri.
L’inganno, perpetrato alle spalle del bambino, sta nel fatto che avrà una mamma naturale, quella che lo porterà
in grembo, ma un padre che non è suo padre, perché il seme prelevato appartiene
ad un altro uomo che non è il proprio marito: si viola la vita, perché il
bambino viene concepito al di fuori dell’atto coniugale; si viola lo stesso
sacramento del matrimonio che chiede la fedeltà dei coniugi, mentre in questo
caso si è in presenza di una infedeltà autorizzata; si viola il diritto del figlio ad essere consanguineo di entrambi i
genitori, lo si obbliga a nascere ‘’orfano’’ di un genitore vivente!
E tutto questo con l’autorizzazione legale della giustizia umana!
A dire il vero faccio un po’ fatica, anzi molta fatica, a chiamarla ‘’giustizia umana’’!
Siamo in presenza di due fenomeni opposti ma con le stesse
conseguenze: da una parte la soppressione di innocenti perché indesiderati,
dall’altra la soppressione della dignità umana per un desiderio incontrollato
di genitorialità!
A farne le spese sono sempre i figli, quei bambini usati o come
‘’oggetti dei desideri’’ o come ‘’oggetti non desiderati’’ .
Un desiderio, l’uno o l’altro, trasformato in legge e che la ricerca
scientifica approva e condivide.
Questa è la scienza, ormai
posta al di sopra di ogni Autorità; questa è la giustizia che si fa condizionare da lobby di mercato, da ideologie
amorali, da strumentalizzazioni culturali e soprattutto da una falsa giustizia
che permette la morte del giusto e la strumentalizzazione dell’innocente e
dell’indifeso che pur dice di tutelare.
Come può un figlio chiamare ‘’padre’ chi padre non è? È una forma
anomala di adozione, una forma di genitorialità viziata, adottiva ma non
biologica come gli si vuol far credere.
Occorre dirgli ed essere sinceri che è un figlio adottivo, solo in
quel caso la parola ‘’padre’’ può essere giustificata, perché non viziata da un
diritto negato.
Il figlio ha diritto a sapere la verità sulla sua identità e deve
sapere che quel padre non è il suo padre biologico. Ma dubito che questo venga fatto!
E penso allora a tutti quegli scontri generazionali fra genitori e
figli; penso a quando il figlio cercherà di identificarsi in un padre nel quale
non si riconoscerà interiormente, per un bagaglio genetico completamente
diverso; penso a quando lo scontro fra padre e figlio arriverà a livelli tali
da far dire all’uno ‘’tu non sei mio figlio’’ o all’altro ‘’tu non sei mio
padre e non hai diritti su di me’’; penso a quelle difficoltà matrimoniali a causa
dei comportamenti dei figli, che sempre ci sono in ogni famiglia, nelle quali si accentuerà l’aspetto della
diversità dei caratteri e la difficoltà di comprensione di sogni e desideri di
un ragazzo troppo diverso da loro; penso a quanto la famiglia sia già tanto
fragile e sia già corrotta nella sua natura e a quanto sia facile oggi chiudere
la porta ed andar via, abbandonando il coniuge per motivi futili o di infedeltà
e di come sarà ancor più facile quando le difficoltà metteranno alla prova il
suo desiderio di paternità e non riuscirà più a dire ‘‘questo è mio figlio’’; pensando
a quanto già l’adozione di un figlio, pur estremamente desiderato, porti
sconquassi emotivi ed affettivi all’interno di una famiglia, con separazioni,
addirittura, anche di quei coniugi che sembravano coppie perfette, immagino quanto la
presenza di un figlio di un altro uomo potrà comportare all’interno di una
relazione matrimoniale nel momento in cui ci saranno dissensi e mancate
condivisioni di pareri, di comportamenti, di aspettative. Contrariamente a
quanto avviene nelle adozioni, dove i genitori sono alla pari e con un atto
d’amore vanno incontro ad un orfano, nell’eterologa esiste una disparità tra i
due genitori perché uno solo è biologico, si crea, dunque, volontariamente, un
orfano di un genitore ed una anomalia nel concetto di paternità; penso al far
west che si creerà nei rapporti interpersonali ed affettivi: per il seme
maschile si potrebbero verificare casi di matrimoni tra consanguinei perché,
come già successo in USA, uno stesso donatore maschile può essere il padre di
150 bambini e probabilmente anche non lontani tra loro che potrebbero, per puro
caso, decidere di unirsi in matrimonio che, in questo caso, diventerebbe un
incesto vero e proprio.
Quante coppie reggeranno alla presenza di un figlio che gli appartiene,
geneticamente parlando, per metà!
Occorre un amore straordinario! Ma l’amore, di questi tempi, lo
sappiamo bene, è piuttosto inflazionato, l’amore ha lasciato il posto, in molti casi,
ad ogni sorta di interesse… l’amore vero è un dono… ma chi considera l’amore un
dono? Lo si dice con la bocca, se ne fa spregio con il cuore e con i fatti… lo si offende con pratiche che di dono hanno
ben poco!
Che dire poi dei criteri di scelta dei donatori alla ricerca del
bambino perfetto?
Nella sentenza si fa riferimento al fatto che il seme donato deve
essere completamente gratuito… se vogliamo, possiamo anche crederci, ma la
realtà smentisce il nostro voler credere.
I donatori non sono in realtà tali perché pagati (esistono infatti
anche tabelle di compensi), come si fa a dire che sono donatori?
Nessuna legge ha mai ammesso né autorizzato la compravendita di essere
umani, di organi, di sangue, di plasma, di uteri in affitto, di bambini da
adottare… nessuna legge legalizzerebbe mai questo: sarebbe un’offesa a
quell’uomo che dovrebbe tutelare, difendere e proteggere…
Ma non sono un segreto per nessuno i traffici di ‘’merce umana’’ che
invadono il mondo, tutti ne sono al corrente, i rotocalchi ne sono pieni di
statistiche e quote versate, tutti
conoscono ‘’le strade privilegiate’’ per avere organi da impiantare o figli da
adottare.
Tutto si svolge alla luce del sole, ne sono al corrente tutti gli
organismi coinvolti: medici, associazioni, giudici… tutti conoscono, ed a volte
consigliano le strade più rapide, anche se più costose, per realizzare il
proprio diritto ‘’al sogno’’ o il proprio sogno trasformato in diritto.
Se vogliamo illuderci che in questo caso la legge fermerà i
commercianti della ‘’banca del seme’’ … facciamo pure, ma abbiamo il coraggio
di dire che ancora una volta nasconderemo la testa nella sabbia!
Un esempio sconvolgente è quello del 1977, quando la Corea del Sud,
negli ultimi sei anni, aveva esportati quattromila feti all’anno usati nei
laboratori dell’esercito americano per esperimenti in ordine alla guerra batteriologica: ogni feto costava 25 dollari!
E che dire del container abbandonato presso un vecchio stabilimento
della California nel 1982 e ritrovato dopo una settimana con 500 feti immersi
nel formaldeide, chiusi in un sacchetto di plastica inviati ad un direttore di
una clinica di cui si erano perse le tracce!
Nel 1984, sempre in California, alcune foto mostravano un deposito che
conteneva circa 17.000 vittime di aborti, molti dei quali assai sviluppati; lo
stesso Reagan, allora presidente, commentò: ‘’Le immagini che ho veduto mi
fanno stringere il cuore e mostrano clamorosamente che l’aborto è un assalto
alla vita umana’’.
Se questi sono alcuni dei fatti di qualche
anno fa, di quando si era solo all'inizio di questo eccidio tra i più efferati
della storia dell'uomo, l'ultima novità di questi giorni non solo non è da meno
ma, se è possibile, è ancora più atroce di quei fatti: entrando nelle grandi
farmacie, guardate verso il bancone dei prodotti cosmetici: troverete l'ultimo
ritrovato della scienza nel campo cosmetico, forse anche in promozione, perchè
ognuno possa provarne i benefici effetti sulla proprio pelle... di cosa si tratta?
Si tratta dell'avanguardia cosmetica che
usa l'acido ianulorico per un trattamento antirughe assicurato! Sembra che
abbia effetti eccezionali! Nessuno, ovviamente, si chiede la provenienza di
quell'acido così ''miracoloso'', ciò che importa solo gli effetti, i risultati
estetici che fanno ringiovanire qualsiasi donna qualunque sia lo stato della
sua pelle. Se a qualcuno interessa, quell'acido altro non è se non la pellicula
degli ovociti, quelli criocongelati in attesa di un impianto. OVOCITI! ESSERI
UMANI! I PROPRI FIGLI! Una madre uccide suo figlio per poi adornarsene e
spalmarselo sulla pelle, per una pelle impeccabile anche a sessant'anni! C'è
niente di più atroce?
Ricordo qualche anno fa, la battaglia degli
animalisti contro le pellicce di cui si adornavano le donne; uno dei loro
slogan era ''indossare una pelliccia significa indossare un animale morto''!
Quante battaglie, quanto impegno, quanta
tenacia, fino a quando non ottennero i risultati sperati, hanno smontato una
lobby internazionale, ma ce l'hanno fatta!
Quanti oggi combatterebbero perchè le donne
non spalmino ''i loro figli'' sulle loro facce!? Se portarsi un animale addosso
faceva orrrore, uccidere un figlio e portarselo addosso diventa, invece, motivo
di orgoglio, diventa una conquista della civiltà!!!
E' orribile una cosa simile, eppure quel
prodotto va a ruba!
Le conclusioni sono spaventose!
Di esempi simili ne è pieno il Web, purtroppo, sono tanti, troppi, non
è possibile ignorarli!
E mentre noi chiudiamo un occhio e poi anche l’altro, il mondo va a
rotoli, anzi… si autodistrugge… il che è ancora più grave… il mondo fa guerra
agli innocenti… e noi tutti ad applaudire alle ‘’conquiste di civiltà’’!
Come chiamarla ‘’civiltà’’ se la scienza è a favore della morte e non
della Vita?
Se l’uomo persegue i propri egoismi e strumentalizza e commercializza i suoi figli e perverte i concetti di ‘’dono e di solidarietà’’?
Se la giustizia è incoerente in se stessa e contraddittoria: afferma
di essere uguale per tutti, poi discrimina e penalizza i più deboli?
Se i principi etico-morali sono banditi dal linguaggio comune oltre
che dalle coscienze?
Se le coscienze stesse sono state narcotizzate da ideologie
razionalistiche che vedono nella scienza l’unico lume capace di guidare la
storia?
Se un genitore è autorizzato ad uccidere suo figlio!
Se un genitore compra il suo diritto ad essere tale a fior di
quattrini?
Se viene consentita la sperimentazione umana come se si trattasse di
cavoli o di conigli?
Chiamiamola pure civiltà… ma diamole il suo giusto attributo: la
civiltà dell’egoismo, del commercio e della morte!
Si ha paura di parlare di morale, di etica, di rispetto per la vita,
della sacralità della vita per non passare per bigotti o persone arretrate e
fuori del tempo, ma così facendo si dà via libera alla scelleratezza umana
nella sua forma più violenta, bieca e distruttiva: la scelleratezza che
promuove la morte facendola passare per ‘’un bene comune’’, anzi più
precisamente per ‘’salute riproduttiva’’ … è chiaro che in questo caso per ‘’salute’’ s’intende ‘’aborto’’ ovvero ‘’la
morte del figlio per la salvezza della madre’’, qualora ci fosse per lei
pericolo, in altri casi, nella stragrande maggioranza, diventa ‘’ la morte del figlio per la libertà
e l’irresponsabilità della madre’’ che rifiuta un figlio soltanto perché è una
responsabilità che non le va di assumere
La riflessione da fare si pone, dunque, su vari piani e nei vari
ambiti dello scibile umano:
- Ambito
tecnico-scientifico: si equipara l’uomo agli animali e si riduce la
procreazione a un fatto puramente tecnico, superando anche quella che è la
peculiarità distintiva degli animali: l’istinto. Nessun animale uccide i suoi
cuccioli, anzi gli animali più feroci (leone, aquila…) sono quelli
che difendono più accuratamente i loro piccoli; questo vuol dire che la
specie animale ci supera anche in amore materno e paterno, in cura e attenzione
per la prole, nel rispetto dell’ordine naturale delle cose.
- Ambito
storico-antropologico: la Storia ci insegna che le antiche,
antichissime civiltà offrivano i figli in olocausto ai loro dei… parliamo di
migliaia e migliaia di anni fa. Oggi si sacrificano i figli sull’altare del
proprio egoismo o dei propri conti in banca: chi ha tanti soldi a disposizione
può permettersi di comprarsi un figlio a
qualsiasi prezzo; chi soldi non ne ha, non può permettersi di averne uno o più
di uno, per cui se dovesse esserci bisogna eliminarlo, perché non si è in grado
di sostenerlo economicamente; in entrambi i casi è al dio-denaro che si offrono
in olocausto i propri figli: non vedo la differenza fra i popoli del passato e
quelli del presente, ciò che cambia è solo il nome degli dei ai quali vengono
sacrificati i figli! Inoltre, visto che
i donatori non sono in realtà tali perché pagati, mi sembra che si faccia
strage anche della parola ‘’dono e amore’’.
- Ambito giudiziario-legislativo: una
legge che prevede, sottoscrive, autorizza, legalizza la morte di un innocente e
soprattutto di un essere umano debole ed indifeso… credo che abbia molte cose
da rivedere sul piano etico-deontologico!
- Sul
piano culturale: la mentalità vigente è quella del rifiuto,
dell’esclusione, della distorsione dei concetti e dei principi etico-morali; è
la cultura dell’egoismo, dell’edonismo, del relativismo, dello sperimentalismo,
dell’abusivismo (relativo alla vita umana), oserei dire del ‘’cannibalismo
psicologico’’ perché coloro che non sono d’accordo con ‘’il pensiero unico’’
vengono dilaniati, fatti a pezzi, attaccati nel modo più violento ed aggressivo
così da metterli a tacere ed impedire loro di far sentire la loro voce, di
esprimere il loro pensiero, così che niente interferisca nella globalizzazione
della civiltà del rifiuto, dell’abbandono, della morte.
C’è da chiedersi come sarebbe il mondo oggi senza gli esperimenti di
Edwards?
- Senza Edwards non ci sarebbe il mercato degli
ovociti con il relativo commercio di milioni di ovociti;
- Senza Edwards non ci sarebbero in tutto il mondo
un gran numero di congelatori pieni di embrioni che, nel migliore dei casi, sono
in attesa di essere trasferiti negli uteri, ma che più probabilmente finiranno
per essere abbandonati, per morire o per essere ''utilizzati'' nelle industrie cosmetico-farmaceutiche o nei laboratori sperimentali e questo è un problema la cui
responsabilità pesa su tutta l’umanità: si grida allo scandalo per la vivisezione degli animali e si legalizza quella degli esseri umani!
- Senza Edwards non ci sarebbe l'attuale stato
confusionale sulla procreazione assistita con situazioni incomprensibili come
figli nati da nonne o mamme in affitto, come embrioni scambiati: è la notizia di oggi la contesa tra due coppie alle quali sono stati impiantati gli embrioni dell'altra coppia; la donna la cui fecondazione non è andata a buon fine, rivendica i due gemelli portati in grembo dall'altra donna, perchè, per sbaglio, le sono stati impiantati gli embrioni che appartenevano a lei. La legge è nel caos: per legge quei bambini appartengono a chi li porta in grembo, la madre biologica potrà averli soltanto se il marito dell'altra donna rinuncerà al riconoscimento, così che il padre biologico potrà riconoscerli: è il massacro della vita! E' lo scempio causato della scelleratezza umana!
<<Suscita profondo dolore
l'assegnazione del premio Nobel per la scienza al professor Edwards, perché non
tiene conto delle centinaia di milioni di esseri umani allo stato embrionale -
figli - di cui proprio la fecondazione in vitro ha causato deliberatamente la
morte in tutto il mondo. Il ricordo dei bambini nati con questa tecnica e il
riconoscimento di valore del desiderio di maternità non possono nascondere la
selezione dei figli, il loro deposito in frigoriferi a 196 gradi sotto zero in
attesa della morte,
la loro sottoposizione a sperimentazioni di ogni tipo, il tradimento della
razionalità avvenuto quando, per nascondere il terribile segno di morte che
grava su questa metodica, si è inventato il concetto di pre-embrione, per
negare la dignità umana con una espressione verbale al concepito nei primi 14
giorni di vita »
Pasqua è alle
porte, siamo già nella Settimana Santa; è la Settimana della Passione e Morte
di Gesù che avrà il suo culmine nella Crocifissione e il suo epilogo nella
Resurrezione; è la Festa della Vita quella che ci attende, la Vita che risorge
dalla morte, definitivamente sconfitta; la Festa della Verità e della
Giustizia, la Festa dell’Amore gratuito di Dio che ha deciso di salvare l’uomo
dall’orrore del suo peccato, è la Festa del riscatto del genere umano dalla
tenebra che l’ha adombrato e avvinghiato.
È la Festa della
Gioia perfetta! E' la Festa dei Figli di Dio, della Stirpe benedetta dal Signore, del popolo dei salvati!
La Pasqua è la
Vita nuova che torna ad essere feconda, a spargere intorno a sé semi di
speranza, di perdono, di amicizia fra Dio e l’uomo e fra l’uomo e l’altro uomo.
Ma se questo è
quello che dovrebbe essere, stando ai fatti sopra espressi è ben chiaro che la
realtà non conferma tutto ciò: pare proprio che questa umanità sia più sedotta
dalla morte che dalla vita, preferisca
più il Venerdì Santo che la Domenica di Resurrezione, forse perché non sappiamo
andare oltre ciò che i nostri occhi vedono e le nostre orecchie sentono; per
comprendere la Pasqua della Vita occorre fare molti salti in avanti, occorre
guardare verso l’alto, occorre sollevarsi dalle sabbie mobili che ci attirano
verso il basso, occorre essere acqua che scorre piuttosto che acqua che
ristagna e si imputridisce.
L’umanità sembra
che abbia fatto tanto cammino, sembra che sia sempre in corsa verso mete
ancestrali quasi… in realtà la sua è una pseudocorsa, perché la corsa vera è in
avanti e verso l’alto; a ben guardare,
questa realtà a me pare che corra a
ritroso e verso il basso: quando alla gioia esplosiva della vita preferiamo il
lugubre pianto della morte c’è da chiedersi dove e quando la corsa sia stata
invertita.
Cristo ci ha
ridato la Vita, noi la rifiutiamo e preferiamo correre verso la morte… forse
l’antidoto per l’umano follia non è ancora
stato trovato!
Queste cose, per
quanto terribili, occorre pur raccontarsele, e soprattutto occorre pregare
perché si ritrovi la retta via, affinchè intorno a quella Croce che tra qualche
giorno sarà nuovamente innalzata sul Golgota del mondo non ci siano solo soldati
che scherniscono il Dio della Vita, dell’Amore, del Dono Supremo e la folla assetata
di sangue e di violenza per un bisogno di morte che sazi le loro anime vuote e
spente, ma ci siano anche persone come Maria che guardano, pregano, sperano,
attendono il compimento della Promessa: la resurrezione dei morti e la Vittoria
della Vita sul Male, sull’egoismo, sulla superbia e sulla presunzione umana!
PENSIERI DI UN
EMBRIONE
Mamma, che freddo!
Ma che stà a
succede?
Me stanno a
congelà!?
Ma ‘ndo sta
scritto
Che me ponno
trattà così?
Se chiede
Nisuno si ciò anch’io
quarche diritto?
Si m’andrà bene,
me faranno vède
la vita in quarche
utero in affitto;
oppio me
cortiveranno in sede:
un pezzo de ricammio
a primo acchitto.
E io che me vedevo
già ‘n attore,
un poeta, ‘n
artista,
o nun zocchè,
me sto a morì de
freddo,
senz’amore.
‘’Dotto, mò stamo
soli io e te:
famme campà…
nun te lo dice er
core
che sei stato ‘n
embrione come me?
(Lucio M.
Zappatore)
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