martedì 29 aprile 2014



MARIA REGINA DELLA PACE

MEDJUGORJE
Apparizione a Ivan del 25 aprile 2014, Croce blu ore 22:00

Anche oggi, come dopo ogni incontro con la Madonna, desidero avvicinare e descrivere anche a voi ciò che è più importante dell’incontro di questa sera con la Madonna. Anche questa sera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice, e all’inizio come sempre ci ha salutati tutti con il suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei”. 

Poi la Madonna ha steso le mani e ha pregato qui su tutti noi per un tempo prolungato, e poi ha pregato in particolare su voi malati presenti. Poi ha detto:” Cari figli anche oggi, in questo tempo che verrà, vi invito a pregare per la pace. Apritevi, cari figli, al dono della pace, pregate in questo tempo. In modo particolare, cari figli, pregate per la pace nel mondo: oggi c’e così tanta inquietudine, c’e così tanta inquietudine nel cuore dell’uomo. Pregate perchè la pace regni nel cuore dell’uomo e con ciò verrà la pace nel mondo. Prego per questo e intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Pregate, cari figli, pregate! Grazie, cari figli per aver risposto alla mia chiamata”

Poi la Madonna ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna e ha benedetto tutto quello che avete portato perchè fosse benedetto. Poi ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie, e in particolare ho raccomandato i malati e tutti voi sacerdoti presenti qui oggi. Poi la Madonna ha continuato a pregare e se ne è andata in questa preghiera nel segno della Luce e della Croce con il saluto:”Andate in pace , cari figli miei”. 

sabato 26 aprile 2014

DIARIO DELLA 
DIVINA MISERICORDIA 
DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA


22 FEBBRAIO 1931. La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore
Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre
l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava
uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido. Muta tenevo gli occhi
fissi sul Signore; l'anima mia era presa da timore, ma anche da gioia
grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: « Dipingi un'immagine
secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in
Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella
vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l'anima,
che venererà quest'immagine, non perirà. Prometto pure già
su questa terra, ma in particolare nell'ora della morte, la
vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria
gloria ». Quando ne parlai al confessore, ricevetti questa risposta:
«Questo riguarda la tua anima ». Mi disse così: “Dipingi l'immagine divina
nella tua anima”. Quando lasciai il confessionale, udii di nuovo queste
parole: « La Mia immagine c'è già nella tua anima. Io desidero
che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine,
che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta
nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve
essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti
annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei
peccatori. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a
Me». « Le fiamme della Misericordia Mi divorano; voglio
riversarle sulle anime degli uomini». Poi Gesù si lamentò con me
dicendomi: « La sfiducia delle anime Mi strazia le viscere.
Ancora di più Mi addolora la sfiducia delle anime elette.
Nonostante il Mio amore inesauribile non hanno fiducia in Me.
Nemmeno la Mia morte è stata sufficiente per loro. Guai alle
anime che ne abusano! ». Quando dissi alla Madre Superiora che
Iddio voleva questo da me, la M. Superiora mi rispose che Gesù doveva
farlo riconoscere più chiaramente con qualche segno. Quando pregai
Gesù di dare qualche segno a dimostrazione che “sei veramente Tu, Dio e
Signore Mio, e che da Te vengono queste richieste”, udii nel mio intimo
questa voce: « Mi farò conoscere dalle Superiore attraverso le
grazie che concederò mediante questa immagine ». Quando
volevo liberarmi da queste ispirazioni interiori, Iddio mi disse che nel
giorno del Giudizio mi avrebbe chiesto conto di un gran numero di
anime. Una volta che mi sentivo tremendamente stanca per le molte
difficoltà che avevo per il fatto che Gesù mi parlava ed esigeva che
venisse dipinta quell'immagine, decisi fra di me fermamente di chiedere
al Padre Andrasz, prima dei voti perpetui, di sciogliermi da quelle
ispirazioni interiori e dall'obbligo di dipingere quell'immagine. Ascoltata
la confessione, il Padre Andrasz mi diede questa risposta: « Non la
sciolgo da nulla, sorella, e non le è permesso sottrarsi a queste ispirazioni
interiori, ma deve assolutamente parlare di tutto al confessore, nel modo
più assoluto, altrimenti andrà fuori strada, nonostante queste grandi
grazie del Signore. Momentaneamente lei si confessa da me, ma sappia
bene che deve avere un confessore fisso, cioè un direttore spirituale ». Ne
rimasi enormemente mortificata. Pensavo di potermi liberare da tutto, ed
invece era avvenuto proprio il contrario: ora avevo l'ordine esplicito di
ubbidire alla richiesta di Gesù. E di nuovo il tormento di non avere un
confessore fisso. E se per un certo tempo mi confesso da qualcuno, non
posso rivelargli la mia anima per quanto riguarda le grazie. Ne soffro in
modo incredibile. Prego Gesù di concedere queste grazie a qualcun altro,
perché io non so utilizzarle e le spreco soltanto. « Gesù, abbi
compassione di me. Non affidarmi cose tanto grandi. Vedi bene che sono
un pugno di polvere buono a nulla ». Tuttavia la bontà di Gesù è infinita.
Mi aveva promesso un aiuto visibile in terra e l'ho ricevuto dopo poco
tempo a Wilno. Ho riconosciuto in Don Sopocko quell'aiuto divino.
L'avevo conosciuto prima di arrivare a Wilno grazie ad una visione
interiore. Un giorno lo vidi nella nostra cappella tra l'altare ed il
confessionale. Avevo udito improvvisamente nel mio intimo una voce:
«Ecco l'aiuto visibile per te sulla terra. Egli ti aiuterà a fare la
Mia volontà sulla terra ». Una volta che ero stanca di queste
incertezze domandai a Gesù: « Gesù, sei Tu il mio Dio o sei un fantasma?
I Superiori infatti mi dicono che capitano illusioni e fantasmi di vario
genere. Se sei il mio Signore Ti prego di benedirmi ». Allora Gesù fece un
gran segno di croce su di me e io mi segnai. Quando chiesi perdono a
Gesù per quella domanda, Gesù mi rispose che con quella domanda non
Gli avevo recato alcun dispiacere ed il Signore mi disse inoltre che la mia
fiducia Gli piaceva molto.


La Coroncina alla Divina Misericordia
(Per la recita si usa una normale corona del rosario)
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Padre Nostro, Ave Maria e  Credo
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu
crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla
destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa
Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.


Sui (5) grani maggiori del rosario si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e
Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo.
Sui (50) grani minori del rosario si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si dice per tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Si conclude dicendo:
O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,
confido in te!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

venerdì 25 aprile 2014



MARIA REGINA DELLA PACE

MEDJUGORJE

Messaggio del 25 Aprile 2014  

 

"Cari figli! Aprite i vostri cuori alla grazia che Dio  vi dona attraverso di me come il fiore che si apre ai caldi raggi del sole. Siate preghiera ed amore per tutti coloro che sono lontani da Dio e dal Suo amore. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi presso il mio Figlio Gesù e vi amo con amore immenso. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
DIARIO DELLA 
DIVINA MISERICORDIA 
DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA

Una volta vidi due suore che stavano per entrare nell'inferno. Un dolore
indescrivibile mi strinse l'anima. Pregai Iddio per loro e Gesù mi disse:
«Va' dalla Madre Superiora e dille che quelle due suore si
trovano nell'occasione di commettere un peccato grave ». 
Igiorno dopo lo dissi alla Superiora. Una di esse è già in stato di fervore;
l'altra sta sostenendo una grande battaglia.
Una volta Gesù mi disse: “Abbandonerò questa casa.. poiché vi sono cose che non Mi piacciono”. E l'Ostia uscì dal tabernacolo e si posò nelle mie mani, ed io
con gioia la riposi nel tabernacolo. Il fatto si ripeté una seconda volta e io
feci lo stesso. Ma la cosa si ripeté una terza volta e l'Ostia si trasformò nel
Signore Gesù vivo, e Gesù mi disse: « Io non rimarrò qui più a
lungo». Allora nella mia anima si risvegliò improvvisamente un grande
amore per Gesù e dissi: « E io non Ti lascerò partire, Gesù, da questa
casa ». E Gesù scomparve di nuovo e l'Ostia si posò nelle mie mani. La
riposi nuovamente nella pisside e chiusi il tabernacolo. E Gesù rimase
con noi. Per tre giorni mi preoccupai di fare l'adorazione riparatrice. 
Una volta Gesù mi disse: « Fa' sapere alla Madre Generale che in
questa casa... succede la tal cosa... che non Mi piace e che Mi
offende molto». Non lo feci sapere subito alla Madre; ma il
turbamento che m'inviò il Signore, non mi permise d'attendere un
momento di più e scrissi subito alla Madre Generale e la pace ritornò
nella mia anima. Sperimentavo spesso sul mio corpo la Passione del
Signore, sebbene ciò non fosse visibile all'esterno; di questo sono
contenta, poiché Gesù vuole così. Ma questo durò per un breve periodo.
Quelle sofferenze accesero nella mia anima il fuoco dell'amore per Iddio
e per le anime immortali. L'amore sopporterà tutto; l'amore andrà oltre
la morte; l'amore non teme niente.


La Coroncina alla Divina Misericordia
(Per la recita si usa una normale corona del rosario)
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Padre Nostro, Ave Maria e Credo.
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu
crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla
destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa
Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.


Sui (5) grani maggiori del rosario si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e
Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo.
Sui (50) grani minori del rosario si dice:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Alla fine si dice per tre volte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Si conclude dicendo:
O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,
confido in te!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

martedì 22 aprile 2014

LO STUPORE DEL MISTERO

Fra le tante cose che abbiamo perso, dimenticato, appiattito, quasi annullato del nostro essere soggetti portatori di emozioni e di sentimenti è la nostra capacità di stupirci, di meravigliarci, il lasciarci sorprendere dalle novità del cuore, il saper cogliere lo stupore dell’anima che resta stupefatta di fronte al mistero, quasi disorientata, felicemente sconvolta di fronte a ciò che percepisce sia più grande della sua capacità di comprensione, della sua capacità di penetrare nei segreti dell’essere e coglierne tutta la portata e la valenza cultura, cognitiva o spirituale.
Eh sì, non sappiamo più stupirci di fronte alle cose che superano le nostre capacità cognitive, per quanto grandi ed estese esse possano essere!
Il mondo pare che non riservi più sorprese per nessuno, né per i grandi né per i piccoli, sotto gli occhi dei quali viene tutto svelato e offerto, a volte anche con grande violenza e inadeguatezza.
Se quesv0alere per le cose mondane, materiali, appartenenti a questa vita terrena che non ha più segreti per nessuno, non è lo stesso per le cose spirituali, i cui segreti hanno subìto un percorso inverso, cioè se già erano dei misteri prima, oggi lo sono ancor di più, perché nessuno (o quasi nessuno!) ne parla e nessuno (o quasi nessuno!) aiuta più a coglierli, ad individuarli, a viverli!
Lo stupore risiede nell’anima, ma l’anima, lo sappiamo, non ha molto spazio in questa nostra società, non c’è tempo per nutrirla, per occuparsene, per prendersene cura, per alimentarla con il cibo spirituale fatto di Parola e di Sacramenti, di preghiera e di contemplazione.
Oggi il tempo e lo spazio appartengono agli urgenti e sempre più urgenti problemi ed impegni di vita mondana, di un mondo che fagocita la vita dell’uomo con particolare ingordigia e non se ne sazia mai, lo coinvolge così intensamente da non permettergli più di conoscere se stesso e scoprire, così, che, oltre all’impegno per dare risposte ai bisogni del corpo, c’è in lui anche la necessità dell’impegno per dare risposte alle necessità dell’anima.
Ecco che l’uomo che non ha tempo per ascoltare più se stesso, non conosce più se stesso; l’uomo che pone sempre e soltanto l’attenzione ai suoi bisogni fisici, non è più capace di porre attenzione ai suoi bisogni spirituali e così lascia morire la parte più bella, più grande, più straordinaria che possiede: la sua interiorità, le cui profondità sono e restano inesplorate e, la cosa peggiore, non vissute perchè con conosciute!
Così scoprire che la nostra vita stessa è uno dei più grandi misteri del nostro essere qui, sembra che passi sottotono, anzi la nostra vita è violentata nella sua intimità prima ancora della nascita, non  è neanche più qualcosa di intimo, intendendo per ‘’intimo’’  quella capacità introspettiva che emoziona scoprendo il pulsare della vita in se stessi; non abbiamo più un’intimità che ci appartenga veramente, il nostro rapporto con noi stessi è fatto di cellule, di sperimentazioni, di manipolazioni… ecco… il vero problema sono le manipolazioni, le manomissioni al nostro diritto di intimità… siamo manipolati e strumentalizzati prima ancora della nascita, poi ci pensa il mondo ad orientare i nostri bisogni, le nostre tendenze, il nostro essere uomini o donne e così ci troviamo in un mondo che manipola il nostro pensiero, che ci propone ideologie preconfezionate servite con contorni allettanti che stuzzicano il nostro appetito di mondanità: l’uomo è diventato un robot e ancora non lo sa!
È sempre stato un sogno proibito quello dell’era dei robot, apparteneva ai sogni della fantascienza un mondo cibernetico in cui tutto era robotizzato e in cui i robot stessi prendevano il sopravvento sull’uomo ‘’di carne’’, che ne subìva la potenza  ed anche l’invadenza.
Ciò che si sta realizzando in questi nostri tempi è, se vogliamo, ancor peggio di quello che la fantascienza ipotizzava qualche decennio fa: non ci sono due mondi ‘’quello dell’uomo e quello dei robot’’, ma c’è un solo mondo fatto di ‘’uomini-robot’’, è l’uomo stesso che si è scientifizzato e quindi meccanizzato, robotizzato, l’uomo solo scienza, l’uomo tutto scienza che ha cancellato, negato a se stesso la sua vita spirituale. È l’uomo composto da pezzi meccanici intercambiabili, rimodellabili, manipolabili, gestiti da una scienza che ha perso la sua dignità di scienza, che è andata fuori da se stessa diventando una ‘’tuttologia’’ senza etica, senza riferimenti ed attenzione alla vita spirituale che, pur se ce l’ha messa tutta per negarla, continua ad esistere e a manifestarsi nel cuore umano!
Il nuovo ateismo si nutre di questo: della convinzione che la scienza è al di sopra delle leggi della natura, che può spiegare ogni cosa e può gestire ogni cosa che riguarda l’uomo, che tutto quello che non è empiricamente sperimentabile è opinabile e quindi non ha valore universale ed oggettivo e ciò che non è sottomesso alle leggi della scienza non esiste, anzi, peggio ancora, è un danno per l’uomo stesso, che si lascia condizionare da impulsi e suggestioni che lo disorientano e gli fanno perdere di vista la lucidità e l’obiettività che solo la scienza può garantire.
Si tratta di teorie vere e proprie che orientano il pensiero umano verso determinati modi di pensare e di intendere la vita, che stanno portando il mondo alla deriva e stanno privando la vita stessa della sua bellezza, stanno derubando l’uomo non solo della Speranza, come dice papa Francesco, ma anche di tutte quelle sue potenze interiori che gli permettono di oltrepassare lo sguardo del visibile e raggiungere, cogliere l’invisibile che è altrettanto concreto quanto e più della concretezza stessa.
Alcune teorie sulla ‘’sovranità’’ acquisita dalla Scienza hanno trasformato l’uomo in un robot, fatto di leggi fisiche che possono essere create o distrutte, inventate o manipolate, un uomo modellabile a proprio piacimento… un uomo che potrebbe essere perfetto fuori, ma che si autodistrugge dentro perché non gli basta (e non può bastargli!) essere bello fuori, perché quel bisogno di sapere chi è, da dove viene e dove va è insopprimibile, è indelebile, sfugge alle leggi della scienza, della fisica naturale, della genetica, della cibernetica…
Quel bisogno di stupore è  permanente e indelebile, inviolabile, nessuna legge scientifica potrà mai cancellarlo o manipolarlo!
La scienza ci può convincere che non esiste perché non è sperimentabile, ma questo non vuol dire che può eliminarlo, può eliminarlo dalla nostra consapevolezza conscia, ma non può eliminare ciò che va oltre le sue competenze, il suo spazio d’intervento, il suo raggio d’azione.
La scienza pecca un po’ di superbia, ultimamente, perché è convinta di poter raggiungere ogni angolo di vita umana e scoprirne tutti i segreti!
La sua convinzione però non convince e non può convincere l’uomo che sperimenta se stesso in spazi ed esperienze che non possono essere schematizzati nelle tabelle e nei grafici statistici di cui la scienza dispone e si compone.
La Scienza può negare l’anima, schiacciarla sotto la sua morsa e la sua pretesa di essere al di sopra di ogni altra potenza umana, ma non potrà mai impedire all’anima di esistere in quello spazio fisico che è il corpo umano, non potrà farlo mai per il semplice motivo che l’anima esiste prima del corpo, ha un diritto di precedenza ed ha un diritto di sopravvivenza maggiore di quello del corpo perché essa è incorruttibile, immortale, rispetto al corpo corruttibile e mortale.
L’anima non è spiegabile o dimostrabile scientificamente per il semplice fatto che risponde a leggi superiori, di gran lunga superiori a quelli della scienza terrena; forse il punto è proprio questo: la scienza umana non sopporta l’idea di una Scienza superiore ad essa, una Scienza che non ha bisogno di sottoporre un paziente ad ore di interventi chirurgici per ridargli la vista, (ammesso che possa farlo!), ma che con uno Sguardo d’Amore può dare la vista degli occhi e del cuore anche a chi è nato cieco; una Scienza che restituisce la vita ad un corpo già imputridito; una Scienza che non viviseziona embrioni umani per dare un figlio a chi ha la veneranda età di 99 anni;  una Scienza che non commette errori vergognosi nell’affidare un figlio ad una coppia anziché ad un’altra, ma dona la Vita con gratuità e Sapienza.
La scienza umana vuol convincerci che è la sola che può dare risposte ai nostri bisogni, che può realizzare i nostri sogni, anche quelli proibiti, che può realizzare tutti i nostri desideri, che è diventata la risposta ad ogni nostro più impossibile bisogno… la scienza umana vuole essere considerata il ‘’non plus ultra’’ , vuole erigersi a dominatrice del mondo e della vita… è il suo traguardo può ambizioso, quello che la stimola di più… ma la scienza umana è e resterà una piccola, piccolissima forma di intelligenza, perché il suo ambito è ristretto, molto ristretto, è limitato, molto limitato… vuole relegare l’uomo nei suoi miseri spazi corporei, gli nega la possibilità di volare nei cieli più vasti delle potenze spirituali.
La scienza considera l’uomo un semplice ‘’pollo’’ illuso di poter volare, ma che deve fare i conti con le sue capacità fisiche; la Scienza, quella vera, quella divina, considera l’uomo ‘’un’aquila’’ capace di voli liberi, di vista acuta, di rapidità intellettiva, di esperienze da fare dall’alto verso il basso, di attraversare tutto l’orizzonte in volo, di oltrepassare le nubi e godere della bellezza dei Cieli Superiori, quelli che sono off line per gli occhi dotati solo di una vista corruttibile, misurabile con lenti graduate e tabelle appese al muro!
Ecco la differenza, ecco ciò di cui l’uomo di oggi viene privato, ecco ciò di cui siamo consapevolmente derubati, ecco ciò che abbiamo dimenticato di essere e di avere: abbiamo dimenticato di essere ‘’esseri superiori al genere animale, fatti di sola materia’’; abbiamo dimenticato di avere ‘’strumenti superiori per una vista più acuta e più profonda’’, abbiamo dimenticato di essere in grado di stupirci e di meravigliarci, di cogliere il Mistero che ci supera, che ci ammalia, che seduce la nostra anima e l’avvolge in una Abbraccio che nessun mezzo meccanico inventato dalla scienza umana potrà mai riprodurre o sostituire.
Abbiamo dimenticato di avere due vite in una: la vita del corpo e quello della spirito!
Siamo due in uno: una sola vita, due mondi che si compenetrano e si arricchiscono a vicenda, che interagiscono e si animano reciprocamente, che non si annullano, ma prendono vigore l’uno dall’altro, che non sono in competizione, ma in stretta relazione, collaborazione e condivisione di intendi e di voleri.
Siamo due mondi in uno: una sola vita, in due spazi diversi e contemporanei: lo spazio fisico e lo spazio spirituale che dà senso e valore alla sola dimensione fisica.
La scienza umana è unidimensionale,  conosce ed agisce soltanto sulla dimensione spazio-temporale legata alla materia, è il suo solo ambito di intervento, non può andare oltre.
La Scienza divina è pluridimensionale:  agisce ed interviene sullo spazio fisico e modella ed orienta quello spirituale, creando perfetta armonia e sintonia fra i due.
È la Bellezza della Scienza divina.
Ed è il limite della scienza umana ed è anche il suo cruccio, perché sa molto bene che questa è la verità, conosce molto bene i suoi limiti, ma il suo orgoglio le impedisce di accettarli.
Può anche non accettarli, ma se è vera scienza, come dice di essere, allora sa molto bene che questa è la sola verità, indiscutibile, inopinabile… sarebbe soltanto una parvenza di scienza se non fosse consapevole dei suoi limiti e dei suoi spazi  d’intervento.
La scienza si trincera dietro il fatto che ciò che non è dimostrabile non esiste, ma sa molto bene che è solo un modo per garantire a se stessa quello spazio di cui si è appropriata con l’inganno, nel momento in cui ha cercato di convincere l’uomo di essere ad una sola dimensione e non multidimensionale.
E’ l’inganno che ha perpetrato da sempre, per ottenere quel posto di superiorità al quale ha sempre ambito, ma ogni inganno prima o poi viene svelato e quando l’uomo ritrova la sua vera identità allora ogni castello di carta crolla al primo soffio di brezza marina!
La scienza, in questi ultimi tempi, fa la parte del leone, alza la voce, pretende diritti, non accetta limiti, non tollera intralci giuridici o etici, non pone freni alla sua corsa, non sopporta dialoghi di buon senso… la scienza va alla deriva, porta l’uomo all’autodistruzione, mentre è convinta di andare a vele spiegate verso la conquista dell’universo!
Questa è la sua illusione, la sua autoillusione, ma la natura umana non è così fragile come pare che sia, le sue risorse sono tutte da scoprire… ecco… basta riscoprire il piacere dello stupore, la gioia grande di sapersi meravigliare, la capacità di cogliere un Mistero come quello della Pasqua senza dover consultare tabelle, elenchi, prospetti e teorie incomprensibili: l’uomo è in sintonia con il Mistero della Vita  e questa sintonia nessuna legge fisica potrà mai né spiegare né cancellare.
L’uomo è capace di Dio, è capace di cogliere il Mistero, di penetrarlo, di sentirlo dentro come un’esplosione di gioia indescrivibile, l’uomo è capace di grandi voli… deve solo ritrovare la sua pluridimensionalità e scoprire, con stupore indicibile, che la sua Vita è rivestita di Luce, quella Luce che la scienza non potrà mai analizzare né ricreare in laboratorio, perché non gli appartiene.
La Luce di cui l’uomo è rivestito, investito e avvolto è un Mistero che l’uomo può cogliere in ogni momento della sua vita, soltanto se decidesse di alzare lo sguardo e lasciarsi trasportare dall’Amore, da quell’Amore con il quale è stato impastato, generato, amato!
Ed è questo il mio augurio per questa Pasqua, per questo tempo di Pasqua, perché questo tempo non passi ancora una volta invano, ma riempia quegli spazi rimasti vuoti da molto tempo, li invada di quella gioia grande che è l’Amore di un Padre che ha dato la Vita di un Figlio per la salvezza di chi quel Figlio lo ha crocifisso, con quella stessa superbia e quella stessa orgogliosa prepotenza di chi è convinto di avere in mano le chiavi della verità, proprio così come la scienza umana fa oggi, spadroneggiando e strumentalizzando le coscienze, così da convincerle che non c’è altra verità se non quella che le appartiene.
Gli scribi e i sacerdoti erano convinti della stessa cosa, avevano la legge di Mosè, dicevano loro, e tutto ciò che andava oltre era un inganno; ma se loro avessero conosciuto davvero la legge di Mosè, avrebbero riconosciuto il Cristo che veniva a dare compimento a quella legge. Lla loro era fatta di prescrizioni e divieti, rigida e insindacabile, statica e scientificamente gestita; erano i tempi in cui ‘’ non era la legge per l’uomo, ma l’uomo per la legge’’, così come adesso ‘’non è la scienza per l’uomo, ma l’uomo per la scienza’’.
E come la legge degli scribi crocifisse Gesù, non riconoscendo la Sua Legge superiore alla loro, così, oggi, la legge della scienza crocifigge ancora Gesù, non riconoscendo la Sua Scienza superiore ad essa.
I tempi cambiano, i comportamenti umani no, i suoi errori sono sempre gli stessi, i suoi limiti anche.
Ma la Resurrezione di Cristo ci ha dimostrato che è possibile all’uomo sollevarsi dal fango della sua miseria umana e giungere alle Porte del Regno, che Cristo, Primizia dei Viventi, ci ha spalancato con la sua Passione, Morte e misteriosa… stupenda… Resurrezione!

Oggi siamo davanti ad una nuova forma di totalitarismo, più subdolo e pericoloso, se vogliamo, di quello politico, perché appartenente ad un sistema apparentemente innocuo e a favore dell’uomo, ma che si appropria della vita dell’ uomo ancor più di un dittatore del quale se ne conosce il potere; la dittatura della scienza è molto più pericolosa di quella del potere politico, perché sembra schierarsi a favore della vita, per un miglioramento delle condizioni esistenziale ed è  stato anche così, non si possono negare i grandi benefici apportati alla salute e alla vita in generale dell’umanità, nessuno mette in dubbio l’importanza delle sue ricerche, scoperte e applicazioni nei vari settori d’indagine scientifica… non si può negare ciò che è storia e la storia dice che la vita dell’uomo si è allungata, perché sono migliorate tante condizioni grazie ai progressi scientifici, questo, però, non vuol dire che la scienza si debba appropriare di ciò di cui dovrebbe prendersi cura, non deve mai allungare la mano su un diritto che non gli appartiene: quello di decidere della vita e della morte di un uomo, perché il passo è breve quando ci si crede di aver raggiunto l’apice e ci si mette al di sopra dell’uomo, non più per l’uomo, ma sull’uomo, questo cambio di prospettiva altera ogni cosa, trasforma ciò che è positivo in qualcosa di negativo, di deleterio addirittura!
Deleterio perché quando la scienza si appropria di un ambito nel quale è chiamata ad agire,  se ne impossessa arrogandosi il diritto di cambiare le regole e le leggi, allora straripa,  sconfina in situazioni che mettono a rischio il futuro del mondo, un futuro che ha tutto il diritto di ereditare le regole poste all’inizio della sua creazione, regole universali e sacrosante, che nessuno deve manomettere.
Il Futuro ha  diritto alla Verità ed ha diritto alle leggi che l’hanno regolato da sempre.
La scienza, invece, tende ad oscurare e a manipolare la verità, questo è segno che la situazione è sfuggita di mano, che non è più sotto controllo e che, mancando o non tenendo più conto dei limiti etici e morali, la scienza si trasforma in dittatura e cioè si pone come unica legge giusta e vera, in grado di stabilire i tempi e le modalità della vita e della morte!
Il mio non è un semplice allarmismo nostalgico, ma riflessioni fondate su fatti ed idee ben precise che vengono diffuse da personalità accreditate della scienza, che partendo da uno scientifismo naturalistico cercano di convincere che Dio è dannoso per l’uomo e che l’unica cosa utile e necessaria, pro-humanitate,  è la scienza, l’unica che può dare  certezze, risposte e soluzioni.
Di questo ne continueremo a parlare e a riflettere insieme, perché, come sempre, è importante conoscere per poter scegliere liberamente.
C’è chi chiude le porte in un immobilismo ideologico dittatoriale, come chi propone la dittatura della scienza, e c’è  chi apre le porte alla Speranza e alla Verità, accogliendo l’Umanità in un unico abbraccio d’amore come fa papa Francesco nella sua ‘’Lumen fidei’’.
Chi si chiude nella superbia del  suo orgoglio  e chi si apre nell’umiltà del suo amore!

Due posizioni, due esperienze, due verità… anzi no, la Verità è sempre una sola e sta sempre dalla parte della Vita, di chi la protegge e la solleva fino ai cieli, non certamente dalla parte di chi se ne appropria, la vende, la compra, la scambia, la seziona, la distrugge, la strumentalizza, la manipola, la uccide senza nemmeno chiedersi se quella vita era stata messa nelle sue mani per continuare a vivere o per essere uccisa!

sabato 19 aprile 2014



PASQUA

Suonate  campane
suonate  a  festa,
la  vera  gloria
si  manifesta.
Cristo  è  risorto
non  è  più  morto,
suonate  campane,
                suonate,  è  festa!
                                   (Lucia Difato)


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PASQUA è la festa della resurrezione di Cristo
e della resurrezione dell'uomo,
perchè Dio ha riaperto le porte del  Suo Regno
ad Adamo, cancellando il suo peccato,
riabbracciandolo dall'alto di quella Croce,
restaurando la Creazione.
Pasqua è la prova del grande Amore e della fedeltà
di Dio nei confronti dell'uomo, di  quell'uomo che ha tradito 
e che continua a tradire il suo amore,
ma l'Amore di Dio è più grande del tradimento 
e del peccato dell'uomo.


O Amore sapiente

Dammi, Signore,
un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami,
una mente che ti contempli,
un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo;
e sapientemente, o Amore sapiente, ti ami.
O Vita per cui vivono tutte le cose,
Vita che mi doni la vita,
Vita che sei la mia vita,
Vita per la quale vivo,
senza la quale muoio;
Vita per la quale sono risuscitato,
senza la quale sono perduto;
Vita per la quale godo,
senza la quale sono tormentato;
Vita vitale, dolce e amabile,
Vita indimenticabile.
(SANT’AGOSTINO)



E FU AMORE…

E fu Amore il tocco generoso delle Dita
timida carezza sulla pelle dell’uomo avvertita.

E fu Amore il soffio immesso nel fango
che animò il corpo di un uomo già stanco.

E fu Amore l’emozione che si fece affanno
e l’incanto dell’istante svanì con l’originale danno…
l’anima che dentro vi era nata
s’oscurò fino a diventar malata!
Verso il basso s’inabissò
l’amore di un uomo che non amò!

Ma se Amore fu e Amore per sempre sarà
perdono più perdono dalla Divina Pietà
già venne all’alba del tempo secolare

a ridarci VITA che impari finalmente... ad amare!









lunedì 14 aprile 2014

LA VITA NEGATA

Riproduzione assistita
 ‘’L’ultima spallata ad una legge ingiusta… una legge con tanti buchi che finalmente viene cancellata… finalmente via libera all’eterologa… ora anche le coppie completamente sterili potranno avere dei figli…una ventata di civiltà…’’
Sono solo alcuni dei commenti sentiti in questi giorni, dopo  la sentenza della Corte Costituzionale che consente di avere figli con la fecondazione eterologa ovvero con un seme donato da una terza persona, esterna alla coppia.
L’esultanza di una parte del popolo italiano sembra voler dire che si tratti di una conquista eccezionale ‘’a favore della vita’’,  una vittoria che finalmente fa giustizia alle tante coppie ‘’discriminate’’ solo perché sterili e quindi impossibilitate a fecondare.
Si fa appello ad una giustizia che finalmente tutela tutti: anche le coppie sterili hanno diritto a procreare, era ingiusto che fossero  private della possibilità di generare come tutti gli altri, avendone la possibilità offerta loro dalla scienza.
Pochi, anche se decisi e determinati, sono stati gli interventi di chi non condivide questo traguardo che è stato definito, a parer di alcuni,  ‘’una conquista della civiltà’’.
Detta così, in poche battute, come accade nei telegiornali, la sentenza che permette la fecondazione eterologa passa come la  conquista del secolo alla quale  pare che  tutti dobbiamo applaudire,  un passo avanti nella scalata verso l’appropriamento di quel Diritto che  (a ben pensarci!) non appartiene all’uomo né è mai a lui appartenuto, ma del quale l’uomo ne rivendica la proprietà ovvero il ‘’Diritto a generare la vita’’ e, peggio ancora, ‘’ fuori dalle leggi della Natura’’ , che tradotto vuol dire ‘’ l’uomo-dio che snatura se stesso’’, con l’aggravante di una consapevolezza esclusivamente razionale che gli preclude tutti gli orizzonti di una interiorità che, suo malgrado, possiede ed è reale, sulla cui vitalità mi sovvengono dei dubbi, perché il primo ‘’aborto’’ che ogni individuo compie su se stesso è proprio quello della ‘’morte del suo spirito’’, l’uomo che non l’alimenta la sua interiorità, che non se ne prende cura, che la nega, la deturpa, che la lascia morire…  proprio come nega a se stesso che la vita è vita dal primo istante del concepimento e non diventa vita dopo 2-3-4 settimane!
Vita non si diventa, ma si è!
Parlavo della morte del proprio spirito perché pare proprio che l’uomo preferisca davvero assimilarsi agli animali, piuttosto che sollevarsi, innalzarsi da essi.
Solo all’uomo Dio ha detto che tutto ciò che aveva creato era per lui, che ogni animale gli era sottomesso; a nessun animale ha mai detto questo. Ciò vuol dire che l’uomo ha una dignità o se vogliamo un ruolo superiore   e diverso da quello degli animali.
Eppure… eppure… eppure l’uomo si sente più a suo agio sentendosi discendente da una specie animale piuttosto che da Dio!
E la fecondazione assistita, tra cui quella eterologa, ne è una dimostrazione palese e concreta.
Qual è la verità sulla fecondazione eterologa?
Altro non è se non una  riduzione della vita umana assimilata a quella delle piante e degli animali!
Forse non tutti sanno come è avvenuta la prima fecondazione artificiale…  mi pare opportuno  fare un attimo una revisione socio-storico-scientifica di questa prima esperienza:
La storia della fecondazione artificiale ha inizio con una lettera pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet nell'agosto 1978, firmata da Robert Edwards e Patrick Steptoe.
 I due ricercatori britannici annunciavano la nascita di Louise Brown, primo essere umano concepito "in provetta da un ovocita aspirato in laparoscopia il 1 novembre 2977, in un ciclo ovulatorio spontaneo, in una donna sterile per occlusione bilaterale delle tube".
Nato a Manchester, laureatosi in agraria e specializzatosi in genetica animale, Edwards aveva iniziato la carriera accademica nel 1955 a Cambridge. In quegli anni alcuni scienziati avevano dimostrato che cellule uovo di conigli potevano essere fecondate in provetta.
Il giovane genetista decise di studiare metodi simili da usare con gli esseri umani. Con una serie di esperimenti fece importanti scoperte riguardanti la fisiologia della riproduzione: come maturano gli ovuli, come differenti ormoni ne regolano il ciclo vitale, in particolare riguardo al momento opportuno per la fecondazione. Nel 1969 Edwards contattò il ginecologo Patrick Steptoe, pioniere della laparoscopia, tecnica per rimuovere gli ovuli dalle ovaie. Insieme misero in coltura ovociti umani e, aggiungendovi seme maschile, ottennero un embrione umano.
Nonostante i risultati promettenti, il britannico Medical Research Council decise di non finanziare il progetto, che andò avanti grazie a una donazione privata. Nel 1978, ai due ricercatori si rivolsero Lesley e John Brown, una coppia che da nove anni tentava invano di avere un figlio.
Con tutto il rispetto per la professionalità di Edwards, ma mi sembra che ci sia una bella differenza tra genetica animale e genetica umana!
Ci sono dei principi etici che non vanno confusi e che non possono essere generalizzati: non si può paragonare un coniglio ad una donna! Lo stesso esperimento sarebbe viziato nel secondo caso, perché la natura umana è fatta di mille e mille connessioni psicofisiche, cognitive, comportamentali, ambientali, culturali anche…  che non c’entrano niente con la vita dei conigli, il cui scopo  è ben diverso da quello umano!
Ovviamente ( e purtroppo per noi!)  questo passaggio dalla sperimentazione animale a quella umana non scandalizza nessuno, perché, grazie a Darwin, noi ci sentiamo più familiari dei conigli che di Dio!
A proposito di scandali…  in questi giorni si sono susseguite, a distanza di un solo giorno, due notizie: l’una ha fatto sussultare di felicità, l’altra di dolore… eppure in entrambi i casi era la vita umana in gioco e in pericolo…  anzi direi… ad essere stata uccisa, ma le reazioni del mondo a queste due notizie non sono state  le stesse, bensì l’una l’opposta dell’altra.
La prima notizia è stata quella della fecondazione eterologa che apriva le porte allo snaturamento del concepimento, dell’amore e della vita, che porta con sé tutta una serie di violenze  e di manipolazioni della vita umana; la seconda notizia, il giorno dopo, commentava lo sdegno e la rabbia oltre che il dolore per la morte di una giovane donna in seguito all’assunzione della pillola-del-giorno-dopo!
La sua morte ha messo in subbuglio il mondo medico-scientifico, quello legale, quello familiare, quello delle associazioni…   oltre che dell’opinione pubblica, addolorata per una morte prematura e così ingiusta.
Ora mi chiedo: perché la morte di una giovane donna sconvolge più della morte di oltre 150 milioni di bambini morti ogni anno in tutto il mondo a causa dell’aborto? Degli oltre 40 milioni di embrioni che ogni anni vengono crioconservati e poi impiantati, ma muoiono perché l’intervento non va a buon fine? E senza parlare, poi, dei milioni di bambini non nati a causa della contraccezione, delle pratiche abortive fuori dagli ospedali e che sfuggono alle statistiche ufficiali…  perché queste morti non scandalizzano nessuno?
Ogni morte porta in sé la sua drammaticità e il suo dolore: è ovvio che la morte di questa giovane ragazza ha colpito tutti, ma perché la morte di una madre (che voleva uccidere suo figlio, visto che è morta a causa della pillola RU84!)  vale di più di quella del figlio che lei stessa voleva uccidere?
Tutti hanno pianto per la madre. Nessuno ha pianto per il figlio, morto due volte: ucciso prima dalla volontà della stessa madre e poi come conseguenza della morte della madre stessa!
Perché tutti si interrogano sulla morte di una sola donna e nessuno s’interroga sulla morte di milioni e milioni e milioni di bambini ‘’legalmente’’ uccisi?
Perché di bambini si tratta: un embrione è già vita, checchè se ne dica, un embrione è un bambino, un essere umano con la stessa dignità e lo stesso diritto a vivere di una donna adulta!
Perché il mondo, nella sua  (in-)sensibilità, piange per la morte di una donna e continua  ad uccidere bambini innocenti come se niente fosse a milioni e milioni da anni e per anni e anni ancora?
Dove sta la differenza?
La vita di un bambino vale forse meno di quella di un adulto?
Anzi, se proprio differenza dev’esserci, la vita di un bambino ha più bisogno di tutele e attenzioni proprio per la fragilità e la mancanza di autonomia che si ha in quella fase!
Se muore una donna il mondo grida allo scandalo, se muore un bambino lo stesso mondo tace, approva e nasconde le prove!
Ma che mondo è mai questo?
È UN MONDO CHE VENDE/COMPRA O UCCIDE I SUOI FIGLI!
La morte di quella giovane donna ha senz’altro toccato i cuori di tutti, non si può restare indifferenti di fronte a questi drammi, ma perché la morte di milioni di bambini innocenti che chiedono la protezione di chi dovrebbe amarli, invece non è un dramma per nessuno?
È difficile da spiegare questa differenza di posizioni e di pensiero!
È difficile, perché è un’incoerenza tremenda, drammatica, tragica!
È la tragedia del mondo moderno: nella prima guerra mondiale ci sono stati 15 milioni di morti; nella seconda ce ne sono stati 50 milioni solo in Europa… negli ultimi decenni si parla di centinaia di milioni di bambini uccisi ogni anno in tutto il mondo… a me pare che sia più che una terza guerra mondiale!  
E il peso di questi morti è di gran lunga maggiore di quelli morti a causa della guerra, perché si tratta di innocenti, di indifesi, di bambini senza voce, trucidati intenzionalmente e nel modo più barbaro: aborti chirurgici, chimici ed altre pratiche che fanno venire i brividi solo a sentirle!
È in atto una guerra che in tanti portano avanti e che nessuno ha intenzione di fermare: la guerra più atroce e indegna: quella dei genitori contro i propri figli!
Altro che conquista della civiltà!
Tutte le guerre sono disumane, ma questa lascia attoniti e senza parole!
 Come lascia senza parola la nostra capacità di giustificare l’ingiustificabile: c’è chi dice che un embrione non è ancora vita?
C’è chi dice che prevale il diritto alla vita della madre su quello del figlio.
Qualcuno - o tanti! -  dicono che di fronte al pericolo di vita per la madre è giusto uccidere il figlio…  ma se già questa tesi è discutibile ed è affidata alla coscienza di ognuno… mi pare che la percentuale di aborti in cui la madre non sia in pericolo superi il 99% rispetto a quelli in cui si palesi un vero pericolo per la madre!
Ecco che una diversa concezione della vita fa la differenza, per cui anche la vita assume toni diversi: si piange per una sola donna e non si spreca una lacrima per le schiere dei bambini non nati a causa dell’aborto o per la fecondazione artificiale il cui numero  supera quelle della popolazione mondiale vivente!
La fecondazione artificiale non è meno atroce dell’aborto, infatti stando alla Relazione del Ministero della salute del 28 giugno 2011, che censisce i dati del 2009, le coppie che hanno iniziato le tecniche sono state 43.511, le coppie che hanno avuto un figlio sono state 6.777. Ciò significa che solo il 15,6 delle coppie può dirsi soddisfatta con un bimbo in braccio. Mentre il restante 84,4% delle coppie ha vissuto una cocente e costosa delusione.
Ma il dato più inquietante, e soprattutto più taciuto, è questo: se gli embrioni prodotti in provetta sono stati 121.866 e i nati vivi sono stati 8.452, significa che il 6,9% degli embrioni prodotti arriva al parto, mentre 93,1% degli esseri umani così prodotti si è perso lungo il percorso.
Perciò se 1000 sono le coppie che hanno acceduto alle tecniche: 156 hanno ottenuto il risultato; mentre 844 hanno conseguito un fallimento.
Se 1000 sono gli esseri umani prodotti in provetta: 69 sono arrivati al parto e 931 o sono morti nella provetta, o nel trasferimento, oppure non si sono annidati oppure, pur essendosi annidati, sono stato oggetto di gravidanza fuori sede (2%) o di aborto spontaneo (21,4%).
Tutte queste morti sono esclusivamente conseguenza del fatto che si è considerato ‘’un desiderio’’, quello della genitorialità,  come un ‘’diritto’’ a pagamento.

Mi ha letteralmente sconvolto un annuncio pubblicitario via web che proponeva un commercio di esseri umani alla stregua di un paio di scarpe o una tuta da ginnastica: ‘’ Offriamo un completo programma di donazione (ovociti, spermatozoi, embrioni) senza tempi di attesa e il monitoraggio degli embrioni durante la loro coltura’’, con tanto di listino prezzo e di garanzia. Sempre sullo stesso sito si presentavano tutte le novità in campo di fecondazione assistita tra cui la PGD / PGS che rende possibile analizzare l’embrione durante la coltura ancora prima del suo trasferimento nel grembo materno, con la possibilità di escludere gli embrioni affetti da anomalie genetiche; lhatching assistito presentato come una tecnica di micromanipolazione che consiste nell’incidere l’involucro dell’embrione; la crioconservazione di embrioni, seme  ed ovociti; e poi ancora tecniche  con metodi di micromanipolazioni ‘’all’avanguardia’’ come  IUI – IVF/FIVET – ICSI – PICSIEM - MESA / TESE  

Mi chiedo, e non posso farne a meno, qual è il valore dunque che diamo alla vita, oggi che la micromanipolazione della vita stessa è diventata motivo di vanto, ma soprattutto di commercio… un altro annuncio pubblicitario, infatti, dice così: ‘’La medicina di oggi offre una gamma di trattamenti speciali che aumentano il tasso di successo di concepimento’’.
Per trattamenti speciali si intendono quelle forme di micromanipolazioni che consistono nell’incidere l’involucro dell’embrione e modificarlo e quella ‘’cultura degli embrioni in vitro’’ in condizione di laboratorio, paragonata alla cultura dei cavoli o dei pomodori!
Mi chiedo se la vita può essere intesa in modi diversi a secondo dei soggetti a cui ci si riferisce: se muore un adulto è scandalo, se muore un bambino è il successo della scienza?
Mi chiedo se il concetto di vita è uno solo e vale per tutti o ci sono significati diversi e diritti diversi non validi per tutti?
Che senso ha la parola ‘’vita’’ per noi che sembriamo tanto sensibili in alcuni casi e tanto insensibili in tanti altri? Che anche la Vita sia stata relativizzata!?
Sono, questi, fatti e numeri ufficiali, dati statistici, realtà quotidiana che in tanti conoscono e tacciono  e nascondono e ne sono anche fieri!
È la stessa Storia e la stessa Scienza a chiedere giustizia tanto della morte di quella madre che nessuno sa spiegarsi, quanto di quella dei milioni di bambini a cui è stata negata la vita per ingiustificata volontà umana!
Mi chiedo se  la vita sia davvero sempre espressione di un Bene Superiore donato per Amore da un Padre misericordioso?
Ma anche a voler lasciar stare la Legge di Dio, la stessa legge morale dell’uomo  grida allo scandalo, anzi agli scandali: la morte di tanti innocenti e il silenzio di tanti colpevoli!
Ah, già dimenticavo,  devo stare attenta a pronunciare la parola  ‘’MORALE’’, pare che sia stata bandita in questi ultimi tempi, è proibita pronunciarla e se proprio dovesse capitare di farlo, occorre subito scusarsene per non offendere nessuno, non sia mai che le coscienze abbiano un sussulto… bisogna stare attenti a non rovinare la tranquillità del loro sonno!
La cosa più tragica è che il mondo non è contro la MORALE, ma ha cancellato completamente dai suoi orizzonti questo concetto, è una SOCIETA’ AMORALE, cioè senza nessuna legge che imponga alla coscienza un qualche interrogativo, un qualche dubbio sulla correttezza o meno di alcune pratiche, di alcune decisioni; non ci si pongono più domande di legittimità su nessun argomento: è lecito legalizzare ogni cosa, anche la morte di bambini, di anziani, di malati, di disabili… tutto di tutti!
Sono le assurdità di una società che ha smarrito se stessa, il suo buon senso oltre che la retta vita!
Ciò che più fa impressione è che tutti sanno e tutti stanno a guardare.
È vero che ci sono i movimenti per la vita, tante associazioni a difesa della vita che assistono ed aiutano migliaia di donne ad affrontare una gravidanza indesiderata o che non può essere portata avanti per difficoltà economiche… ma è anche vero che la battaglia è impari, quando la legge sta dalla parte sbagliata.
È l’autorizzazione ad uccidere il vero punto!
È l’ autorizzazione a manomettere i principi della vita ciò che è il vero dramma!
È il riconoscimento dei diritti-non diritti di una parte dell’ umanità (dei genitori) e la negazione del  diritto alla vita (diritto sacrosanto) ad un’altra parte della stessa umanità (figli generati ma che non vedranno mai la luce)!
La fecondazione eterologa si inserisce in questo dramma perché è un’altra forma di violenza praticata su questi bambini, violentati prima di nascere, deturpati nella loro intimità, a cui viene rubata l’identità.
Questo tipo di fecondazione nasce come risposta alla sterilità della coppia che trasforma in ‘’diritto’’ ciò che è un dono! Inoltre il problema della sterilità non viene affatto affrontato, ma soltanto scavalcato con una gravidanza forzata che viola ogni legge naturale…
Pur senza voler fare ricorso alla fede, basta riflettere sul significato delle parole per capire dove sta l’inganno infernale; la fecondazione eterologa fa parte di quei metodi che vanno sotto il nome di ‘’fecondazione artificiale’’; la parola ‘’artificiale ‘’  viene da ‘’ artificio ’’ che significa ‘’espediente, stratagemma, trucco, scappatoia‘’: per artificio va dunque intesa una manomissione che altera la natura, questo significa che non solo non è una vera soluzione ma è anche contro natura, è risaputo che tutto ciò che è artificiale si oppone a ciò che è naturale.
Si tratta, dunque, di una forzatura della natura, di una violenza al diritto alla vita, al diritto di avere entrambi i genitori consanguinei, in cui riconoscersi ed identificarsi, in cui ritrovarsi e con i quali condividere speranze e desideri.
L’inganno, perpetrato alle spalle del bambino, sta nel fatto che  avrà una mamma naturale, quella che lo porterà in grembo, ma un padre che non è suo padre, perché il seme prelevato appartiene ad un altro uomo che non è il proprio marito: si viola la vita, perché il bambino viene concepito al di fuori dell’atto coniugale; si viola lo stesso sacramento del matrimonio che chiede la fedeltà dei coniugi, mentre in questo caso si è in presenza di una infedeltà autorizzata; si viola il diritto del  figlio ad essere consanguineo di entrambi i genitori, lo si obbliga a nascere ‘’orfano’’ di un genitore vivente!
E tutto questo con l’autorizzazione legale della giustizia umana!
A dire il vero faccio un po’ fatica, anzi molta fatica, a chiamarla ‘’giustizia umana’’!
Siamo in presenza di due fenomeni opposti ma con le stesse conseguenze: da una parte la soppressione di innocenti perché indesiderati, dall’altra la soppressione della dignità umana per un desiderio incontrollato di genitorialità!
A farne le spese sono sempre i figli, quei bambini usati o come ‘’oggetti dei desideri’’ o come ‘’oggetti non desiderati’’ .
Un desiderio, l’uno o l’altro, trasformato in legge e che la ricerca scientifica approva e condivide.
Questa è la scienza, ormai posta al di sopra di ogni Autorità; questa è la giustizia che si fa condizionare da lobby di mercato, da ideologie amorali, da strumentalizzazioni culturali e soprattutto da una falsa giustizia che permette la morte del giusto e la strumentalizzazione dell’innocente e dell’indifeso che pur dice di tutelare.
Come può un figlio chiamare ‘’padre’ chi padre non è? È una forma anomala di adozione, una forma di genitorialità viziata, adottiva ma non biologica come gli si vuol far credere.
Occorre dirgli ed essere sinceri che è un figlio adottivo, solo in quel caso la parola ‘’padre’’ può essere giustificata, perché non viziata da un diritto negato.
Il figlio ha diritto a sapere la verità sulla sua identità e deve sapere che quel padre non è il suo padre biologico.  Ma dubito che questo venga fatto!
E penso allora a tutti quegli scontri generazionali fra genitori e figli; penso a quando il figlio cercherà di identificarsi in un padre nel quale non si riconoscerà interiormente, per un bagaglio genetico completamente diverso; penso a quando lo scontro fra padre e figlio arriverà a livelli tali da far dire all’uno ‘’tu non sei mio figlio’’ o all’altro ‘’tu non sei mio padre e non hai diritti su di me’’; penso a quelle difficoltà matrimoniali a causa dei comportamenti dei figli, che sempre ci sono in ogni famiglia,  nelle quali si accentuerà l’aspetto della diversità dei caratteri e la difficoltà di comprensione di sogni e desideri di un ragazzo troppo diverso da loro; penso a quanto la famiglia sia già tanto fragile e sia già corrotta nella sua natura e a quanto sia facile oggi chiudere la porta ed andar via, abbandonando il coniuge per motivi futili o di infedeltà e di come sarà ancor più facile quando le difficoltà metteranno alla prova il suo desiderio di paternità e non riuscirà più a dire ‘‘questo è mio figlio’’; pensando a quanto già l’adozione di un figlio, pur estremamente desiderato, porti sconquassi emotivi ed affettivi all’interno di una famiglia, con separazioni, addirittura, anche di quei coniugi che sembravano coppie perfette, immagino quanto la presenza di un figlio di un altro uomo potrà comportare all’interno di una relazione matrimoniale nel momento in cui ci saranno dissensi e mancate condivisioni di pareri, di comportamenti, di aspettative. Contrariamente a quanto avviene nelle adozioni, dove i genitori sono alla pari e con un atto d’amore vanno incontro ad un orfano, nell’eterologa esiste una disparità tra i due genitori perché uno solo è biologico, si crea, dunque, volontariamente, un orfano di un genitore ed una anomalia nel concetto di paternità; penso al far west che si creerà nei rapporti interpersonali ed affettivi: per il seme maschile si potrebbero verificare casi di matrimoni tra consanguinei perché, come già successo in USA, uno stesso donatore maschile può essere il padre di 150 bambini e probabilmente anche non lontani tra loro che potrebbero, per puro caso, decidere di unirsi in matrimonio che, in questo caso, diventerebbe un incesto  vero e proprio.
Quante coppie reggeranno alla presenza di un figlio che gli appartiene, geneticamente parlando, per metà!
Occorre un amore straordinario! Ma l’amore, di questi tempi, lo sappiamo bene, è piuttosto inflazionato,  l’amore ha lasciato il posto, in molti casi, ad ogni sorta di interesse… l’amore vero è un dono… ma chi considera l’amore un dono? Lo si dice con la bocca, se ne fa spregio con il cuore e con i fatti…  lo si offende con pratiche che di dono hanno ben poco!
Che dire poi dei criteri di scelta dei donatori alla ricerca del bambino perfetto?
Nella sentenza si fa riferimento al fatto che il seme donato deve essere completamente gratuito… se vogliamo, possiamo anche crederci, ma la realtà smentisce il nostro voler credere.
I donatori non sono in realtà tali perché pagati (esistono infatti anche tabelle di compensi), come si fa a dire che sono donatori?
Nessuna legge ha mai ammesso né autorizzato la compravendita di essere umani, di organi, di sangue, di plasma, di uteri in affitto, di bambini da adottare… nessuna legge legalizzerebbe mai questo: sarebbe un’offesa a quell’uomo che dovrebbe tutelare, difendere e proteggere…
Ma non sono un segreto per nessuno i traffici di ‘’merce umana’’ che invadono il mondo, tutti ne sono al corrente, i rotocalchi ne sono pieni di statistiche e quote  versate, tutti conoscono ‘’le strade privilegiate’’ per avere organi da impiantare o figli da adottare.
Tutto si svolge alla luce del sole, ne sono al corrente tutti gli organismi coinvolti: medici, associazioni, giudici… tutti conoscono, ed a volte consigliano le strade più rapide, anche se più costose, per realizzare il proprio diritto ‘’al sogno’’ o il proprio sogno trasformato in diritto.
Se vogliamo illuderci che in questo caso la legge fermerà i commercianti della ‘’banca del seme’’ … facciamo pure, ma abbiamo il coraggio di dire che ancora una volta nasconderemo la testa nella sabbia!
Un esempio sconvolgente è quello del 1977, quando la Corea del Sud, negli ultimi sei anni, aveva esportati quattromila feti all’anno usati nei laboratori dell’esercito americano per esperimenti in ordine alla guerra  batteriologica: ogni feto costava 25 dollari!
E che dire del container abbandonato presso un vecchio stabilimento della California nel 1982 e ritrovato dopo una settimana con 500 feti immersi nel formaldeide, chiusi in un sacchetto di plastica inviati ad un direttore di una clinica di cui si erano perse le tracce!
Nel 1984, sempre in California, alcune foto mostravano un deposito che conteneva circa 17.000 vittime di aborti, molti dei quali assai sviluppati; lo stesso Reagan, allora presidente, commentò: ‘’Le immagini che ho veduto mi fanno stringere il cuore e mostrano clamorosamente che l’aborto è un assalto alla vita umana’’.
Se questi sono alcuni dei fatti di qualche anno fa, di quando si era solo all'inizio di questo eccidio tra i più efferati della storia dell'uomo, l'ultima novità di questi giorni non solo non è da meno ma, se è possibile, è ancora più atroce di quei fatti: entrando nelle grandi farmacie, guardate verso il bancone dei prodotti cosmetici: troverete l'ultimo ritrovato della scienza nel campo cosmetico, forse anche in promozione, perchè ognuno possa provarne i benefici effetti sulla proprio pelle... di cosa si tratta?
Si tratta dell'avanguardia cosmetica che usa l'acido ianulorico per un trattamento antirughe assicurato! Sembra che abbia effetti eccezionali! Nessuno, ovviamente, si chiede la provenienza di quell'acido così ''miracoloso'', ciò che importa solo gli effetti, i risultati estetici che fanno ringiovanire qualsiasi donna qualunque sia lo stato della sua pelle. Se a qualcuno interessa, quell'acido altro non è se non la pellicula degli ovociti, quelli criocongelati in attesa di un impianto. OVOCITI! ESSERI UMANI! I PROPRI FIGLI! Una madre uccide suo figlio per poi adornarsene e spalmarselo sulla pelle, per una pelle impeccabile anche a sessant'anni! C'è niente di più atroce?
Ricordo qualche anno fa, la battaglia degli animalisti contro le pellicce di cui si adornavano le donne; uno dei loro slogan era ''indossare una pelliccia significa indossare un animale morto''!
Quante battaglie, quanto impegno, quanta tenacia, fino a quando non ottennero i risultati sperati, hanno smontato una lobby internazionale, ma ce l'hanno fatta!
Quanti oggi combatterebbero perchè le donne non spalmino ''i loro figli'' sulle loro facce!? Se portarsi un animale addosso faceva orrrore, uccidere un figlio e portarselo addosso diventa, invece, motivo di orgoglio, diventa una conquista della civiltà!!!
E' orribile una cosa simile, eppure quel prodotto va a ruba!
Le conclusioni sono spaventose!
Di esempi simili ne è pieno il Web, purtroppo, sono tanti, troppi, non è possibile ignorarli!
E mentre noi chiudiamo un occhio e poi anche l’altro, il mondo va a rotoli, anzi… si autodistrugge… il che è ancora più grave… il mondo fa guerra agli innocenti… e noi tutti ad applaudire alle ‘’conquiste di civiltà’’!
Come chiamarla ‘’civiltà’’ se la scienza è a favore della morte e non della Vita?
Se l’uomo persegue i propri egoismi e strumentalizza e commercializza i suoi figli e perverte i concetti di ‘’dono e di solidarietà’’?
Se la giustizia è incoerente in se stessa e contraddittoria: afferma di essere uguale per tutti, poi discrimina e penalizza i più deboli?
Se i principi etico-morali sono banditi dal linguaggio comune oltre che dalle coscienze?
Se le coscienze stesse sono state narcotizzate da ideologie razionalistiche che vedono nella scienza l’unico lume capace di guidare la storia?
Se un genitore è autorizzato ad uccidere suo figlio!
Se un genitore compra il suo diritto ad essere tale a fior di quattrini?
Se viene consentita la sperimentazione umana come se si trattasse di cavoli o di conigli?
Chiamiamola pure civiltà… ma diamole il suo giusto attributo: la civiltà dell’egoismo, del commercio e della morte!
Si ha paura di parlare di morale, di etica, di rispetto per la vita, della sacralità della vita per non passare per bigotti o persone arretrate e fuori del tempo, ma così facendo si dà via libera alla scelleratezza umana nella sua forma più violenta, bieca e distruttiva: la scelleratezza che promuove la morte facendola passare per ‘’un bene comune’’, anzi più precisamente per ‘’salute riproduttiva’’ … è chiaro che in questo caso per  ‘’salute’’ s’intende ‘’aborto’’ ovvero ‘’la morte del figlio per la salvezza della madre’’, qualora ci fosse per lei pericolo, in altri casi, nella stragrande maggioranza,  diventa ‘’ la morte del figlio per la libertà e l’irresponsabilità della madre’’ che rifiuta un figlio soltanto perché è una responsabilità che non le va di assumere
La riflessione da fare si pone, dunque, su vari piani e nei vari ambiti dello scibile umano:
-         Ambito tecnico-scientifico: si equipara l’uomo agli animali e si riduce la procreazione a un fatto puramente tecnico, superando anche quella che è la peculiarità distintiva degli animali: l’istinto. Nessun animale uccide i suoi cuccioli, anzi gli animali più feroci (leone, aquila…)  sono quelli  che difendono più accuratamente i loro piccoli; questo vuol dire che la specie animale ci supera anche in amore materno e paterno, in cura e attenzione per la prole, nel rispetto dell’ordine naturale delle cose.
-   Ambito storico-antropologico: la Storia ci insegna che le antiche, antichissime civiltà offrivano i figli in olocausto ai loro dei… parliamo di migliaia e migliaia di anni fa. Oggi si sacrificano i figli sull’altare del proprio egoismo o dei propri conti in banca: chi ha tanti soldi a disposizione può permettersi di comprarsi un figlio  a qualsiasi prezzo; chi soldi non ne ha, non può permettersi di averne uno o più di uno, per cui se dovesse esserci bisogna eliminarlo, perché non si è in grado di sostenerlo economicamente; in entrambi i casi è al dio-denaro che si offrono in olocausto i propri figli: non vedo la differenza fra i popoli del passato e quelli del presente, ciò che cambia è solo il nome degli dei ai quali vengono sacrificati i figli!  Inoltre, visto che i donatori non sono in realtà tali perché pagati, mi sembra che si faccia strage anche della parola ‘’dono e amore’’.
-     Ambito giudiziario-legislativo: una legge che prevede, sottoscrive, autorizza, legalizza la morte di un innocente e soprattutto di un essere umano debole ed indifeso… credo che abbia molte cose da rivedere sul piano etico-deontologico!
-     Sul piano culturale: la mentalità vigente è quella del rifiuto, dell’esclusione, della distorsione dei concetti e dei principi etico-morali; è la cultura dell’egoismo, dell’edonismo, del relativismo, dello sperimentalismo, dell’abusivismo (relativo alla vita umana), oserei dire del ‘’cannibalismo psicologico’’ perché coloro che non sono d’accordo con ‘’il pensiero unico’’ vengono dilaniati, fatti a pezzi, attaccati nel modo più violento ed aggressivo così da metterli a tacere ed impedire loro di far sentire la loro voce, di esprimere il loro pensiero, così che niente interferisca nella globalizzazione della civiltà del rifiuto, dell’abbandono, della morte.
C’è da chiedersi come  sarebbe il mondo oggi senza gli esperimenti di Edwards?
-    Senza Edwards non ci sarebbe il mercato degli ovociti con il relativo commercio di milioni di ovociti;
-    Senza Edwards non ci sarebbero in tutto il mondo un gran numero di congelatori pieni di embrioni che, nel migliore dei casi, sono in attesa di essere trasferiti negli uteri, ma che più probabilmente finiranno per essere abbandonati, per morire o per essere ''utilizzati'' nelle industrie cosmetico-farmaceutiche o nei laboratori sperimentali e questo è un problema la cui responsabilità pesa su tutta l’umanità: si grida allo scandalo per la vivisezione degli animali e si legalizza quella degli esseri umani! 
-   Senza Edwards non ci sarebbe l'attuale stato confusionale sulla procreazione assistita con situazioni incomprensibili come figli nati da nonne o mamme in affitto, come embrioni scambiati: è la notizia di oggi la contesa tra due coppie alle quali sono stati impiantati gli embrioni dell'altra coppia; la donna la cui fecondazione non è andata a buon fine, rivendica i due gemelli portati in grembo dall'altra donna, perchè, per sbaglio, le sono stati impiantati gli embrioni che appartenevano a lei. La legge è nel caos: per legge quei bambini appartengono a chi li porta in grembo, la madre biologica potrà averli soltanto se il marito dell'altra donna rinuncerà al riconoscimento, così che il padre biologico potrà riconoscerli: è il massacro della vita! E' lo scempio causato della scelleratezza umana!
Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, commentò così il Nobel a Edwards:
<<Suscita profondo dolore l'assegnazione del premio Nobel per la scienza al professor Edwards, perché non tiene conto delle centinaia di milioni di esseri umani allo stato embrionale - figli - di cui proprio la fecondazione in vitro ha causato deliberatamente la morte in tutto il mondo. Il ricordo dei bambini nati con questa tecnica e il riconoscimento di valore del desiderio di maternità non possono nascondere la selezione dei figli, il loro deposito in frigoriferi a 196 gradi sotto zero in attesa della morte, la loro sottoposizione a sperimentazioni di ogni tipo, il tradimento della razionalità avvenuto quando, per nascondere il terribile segno di morte che grava su questa metodica, si è inventato il concetto di pre-embrione, per negare la dignità umana con una espressione verbale al concepito nei primi 14 giorni di vita »

Pasqua è alle porte, siamo già nella Settimana Santa; è la Settimana della Passione e Morte di Gesù che avrà il suo culmine nella Crocifissione e il suo epilogo nella Resurrezione; è la Festa della Vita quella che ci attende, la Vita che risorge dalla morte, definitivamente sconfitta; la Festa della Verità e della Giustizia, la Festa dell’Amore gratuito di Dio che ha deciso di salvare l’uomo dall’orrore del suo peccato, è la Festa del riscatto del genere umano dalla tenebra che l’ha adombrato e avvinghiato.
È la Festa della Gioia perfetta! E' la Festa dei Figli di Dio, della Stirpe benedetta dal Signore, del popolo dei salvati!
La Pasqua è la Vita nuova che torna ad essere feconda, a spargere intorno a sé semi di speranza, di perdono, di amicizia fra Dio e l’uomo e fra l’uomo e l’altro uomo.
Ma se questo è quello che dovrebbe essere, stando ai fatti sopra espressi è ben chiaro che la realtà non conferma tutto ciò: pare proprio che questa umanità sia più sedotta dalla  morte che dalla vita, preferisca più il Venerdì Santo che la Domenica di Resurrezione, forse perché non sappiamo andare oltre ciò che i nostri occhi vedono e le nostre orecchie sentono; per comprendere la Pasqua della Vita occorre fare molti salti in avanti, occorre guardare verso l’alto, occorre sollevarsi dalle sabbie mobili che ci attirano verso il basso, occorre essere acqua che scorre piuttosto che acqua che ristagna e si imputridisce.
L’umanità sembra che abbia fatto tanto cammino, sembra che sia sempre in corsa verso mete ancestrali quasi… in realtà la sua è una pseudocorsa, perché la corsa vera è in avanti e verso l’alto;  a ben guardare, questa realtà a me pare che  corra a ritroso e verso il basso: quando alla gioia esplosiva della vita preferiamo il lugubre pianto della morte c’è da chiedersi dove e quando la corsa sia stata invertita.
Cristo ci ha ridato la Vita, noi la rifiutiamo e preferiamo correre verso la morte… forse l’antidoto per  l’umano follia non è ancora stato trovato!
Queste cose, per quanto terribili, occorre pur raccontarsele, e soprattutto occorre pregare perché si ritrovi la retta via, affinchè intorno a quella Croce che tra qualche giorno sarà nuovamente innalzata sul Golgota del mondo non ci siano solo soldati che scherniscono il Dio della Vita, dell’Amore, del Dono Supremo e la folla assetata di sangue e di violenza per un bisogno di morte che sazi le loro anime vuote e spente, ma ci siano anche persone come Maria che guardano, pregano, sperano, attendono il compimento della Promessa: la resurrezione dei morti e la Vittoria della Vita sul Male, sull’egoismo, sulla superbia e sulla presunzione umana!

PENSIERI DI UN EMBRIONE
Mamma, che freddo!
Ma che stà a succede?
Me stanno a congelà!?
Ma ‘ndo sta scritto
Che me ponno trattà così?
Se chiede
Nisuno si ciò anch’io quarche diritto?

Si m’andrà bene,
me faranno vède
la vita in quarche utero in affitto;
oppio me cortiveranno in sede:
un pezzo de ricammio a primo acchitto.

E io che me vedevo già ‘n attore,
un poeta, ‘n artista,
o nun zocchè,
me sto a morì de freddo,
senz’amore.

‘’Dotto, mò stamo soli io e te:
famme campà…
nun te lo dice er core
che sei stato ‘n embrione come me?
(Lucio M. Zappatore)