giovedì 29 maggio 2014

Madre incomparabile


Io so bene, o Vergine piena di grazia, che a Nazareth tu sei vissuta poveramente, senza chiedere nulla di più.
Né estasi, né miracoli, né altri fatti straordinari abbellirono la tua vita, 
o Regina degli eletti.
Il numero degli umili, dei piccoli, è assai grande sulla terra: 
essi possono alzare gli occhi verso di te senza alcun timore.
Tu sei la madre incomparabile che cammina con loro per la strada comune, 
per guidarli al cielo.
O Madre diletta, in questo duro esilio io voglio vivere sempre con te 
e seguirti ogni giorno.
Mi tuffo rapita nella tua contemplazione 
e scopro gli abissi di amore del tuo cuore.
Tutti i miei timori svaniscono sotto il tuo sguardo materno 
che mi insegna a piangere e a gioire. 

(Santa Teresa di Lisieux)



MARIA REGINA DELLA PACE

MEDJUGORJE

Messaggio del 25 Maggio 2014  

  

domenica 25 maggio 2014

"Cari figli! Pregate e siate coscienti che senza Dio siete polvere. Perciò volgete i vostri pensieri e il vostro cuore a Dio e alla preghiera. Confidate nel Suo amore. Nello Spirito di Dio, figlioli, tutti voi siete invitati ad essere testimoni. Voi siete preziosi e io vi invito, figlioli, alla santità, alla vita eterna. Perciò siate coscienti che questa vita è passeggera. Io vi amo e vi invito alla nuova vita di conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

mercoledì 28 maggio 2014

CANTO A TE, SIGNORE!

Se salvare il mondo...

Se salvare il mondo fosse una cosa facile e semplice, Dio non si sarebbe lasciato inchiodare ad una croce.
Penso a questo, Signore, stasera, che sento pesante, per la stanchezza che è dentro di me.
Anche tu hai provato la stanchezza e il senso di non farcela più.
Ti sei messo a sedere, sul pozzo di Sicar, con i piedi stanchi e la gola riarsa.
Angosciato, sei caduto a terra a Getsemani, chiedendo aiuto al Padre.
Anch'io sono stanco.
Stanco di lavorare perché vedo gli altri che non fanno niente.
Stanco di annunciare un messaggio che nessuno accetta di vivere.
Stanco di servire la gente che poi ti volta le spalle e fa finta di non averti riconosciuto.
Stanco di farmi in quattro ed essere sempre interpretato alla rovescia.
Non so, o Signore, se tutto questo è segno di quella povertà di cui parlavi sulla montagna quella mattina.

Ho udito parlare
di "chiesa della diaspora",
di "cammino nell'insicurezza",
di "navigazione a mare aperto",
di "viaggio tra le sabbie del deserto".
Ma dire queste cose è facile: difficile è viverle giorno per giorno.

Aiutami, o Signore, a guardare a lungo la notte,
così che possa scoprire quanto sono numerose le stelle.
A guardare al di là dell'impossibile umano,
ove incomincia il tuo possibile.
A non aver paura del male che vedo,
anche se è tanto.
A pensare al bene che esiste,
anche se non sempre si vede.

Più sono debole e più sono potente,
perché quanto più c'è meno posto per me, c'è più posto per te.
Dammi una mano, o Signore, perché io possa guardare con speranza i germogli di vita, che ogni giorno si aprono nel mondo.
Perché io possa camminare sulle strade di una speranza cristiana,
per essere dispensatore della tua parola che salva e redime anche i più delicati sospiri del mondo,
che partorisce il suo domani nella sofferenza e nella stanchezza dell'oggi...
Amen.

Anonimo 



A San Mauro Abate
Sei  nato  per
servire  il  Signore,
sei  il  nostro
gran  Santo  protettore.
Discepolo  fosti
di  San  Benedetto
sei  un  grande  Santo
come  il  tuo  maestro.
Come  il  Signore
camminasti  sull’acqua
per  salvare
il  tuo  amico  Placido.
Glorioso  protettore
noi  ti  preghiamo,
liberaci  sempre
da  ogni  male.
               (Lucia Difato)

domenica 25 maggio 2014



AGENDA  PARROCCHIALE 
SETTIMANALE


25 MAGGIO 2014

ORE 11,00 S. Messa
ORE 16,00 S. Messa - FUNERALE
ORE 17,30 AC catechesi adulti - Rosario



26 MAGGIO 2014

Chiesa di San Rocco
ORE 17,30 Rosario
ORE 18,00 S. Messa



27 MAGGIO 2014

ORE 17,30 Rosario
ORE 18,00 S. Messa



28 MAGGIO 2014

ORE 15,00 
Esposizione del SS. Sacramento
ORE 16,45 ADORAZIONE RAGAZZI
ORE 18,00 adorazione comunitaria 


29 MAGGIO 2014

 ORE 17,30 Rosario
ORE 18,00 S. Messa


30 MAGGIO 2014

ORE 17,30 Rosario
ORE 18,00 S. Messa
ORE 21,00 SCUOLA DELLA PAROLA



31 MAGGIO 2014

ORE 17,30 Rosario
ORE 18,00 S. Messa
ORE 21,00 FIACCOLATA MADONNA


1 GIUGNO

ORE 11,00 S. Messa
ORE 17,00 CATECHESI A.C. ADULTI
ORE 18,00 S. Messa

sabato 24 maggio 2014

PANE SPEZZATO

''Venite e gustate quant'è buono il Signore''
DAL LIBRO DELLA SAPIENZA
PARTE QUINTA (1 - 14) 
[1]Allora il giusto starà con grande fiducia
di fronte a quanti lo hanno oppresso
e a quanti han disprezzato le sue sofferenze.
[2]Costoro vedendolo saran presi da terribile spavento,
saran presi da stupore per la sua salvezza inattesa.
[3]Pentiti, diranno fra di loro,
gemendo nello spirito tormentato:
[4]«Ecco colui che noi una volta abbiamo deriso
e che stolti abbiam preso a bersaglio del nostro scherno;
giudicammo la sua vita una pazzia
e la sua morte disonorevole.
[5]Perché ora è considerato tra i figli di Dio
e condivide la sorte dei santi?
[6]Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità;
la luce della giustizia non è brillata per noi,
né mai per noi si è alzato il sole.
[7]Ci siamo saziati nelle vie del male e della perdizione;
abbiamo percorso deserti impraticabili,
ma non abbiamo conosciuto la via del Signore.
[8]Che cosa ci ha giovato la nostra superbia?
Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia?
[9]Tutto questo è passato come ombra
e come notizia fugace,
[10]come una nave che solca l'onda agitata,
del cui passaggio non si può trovare traccia,
né scia della sua carena sui flutti;
[11]oppure come un uccello che vola per l'aria
e non si trova alcun segno della sua corsa,
poiché l'aria leggera, percossa dal tocco delle penne
e divisa dall'impeto vigoroso,
è attraversata dalle ali in movimento,
ma dopo non si trova segno del suo passaggio;
[12]o come quando, scoccata una freccia al bersaglio,
l'aria si divide e ritorna subito su se stessa
e così non si può distinguere il suo tragitto:
[13]così anche noi, appena nati, siamo già scomparsi,
non abbiamo avuto alcun segno di virtù da mostrare;
siamo stati consumati nella nostra malvagità».
[14]La speranza dell'empio è come pula portata dal vento,
come schiuma leggera sospinta dalla tempesta,
come fumo dal vento è dispersa,
si dilegua come il ricordo dell'ospite di un sol giorno.


PER RIFLETTERE INSIEME…
Questo capitolo è un vero capolavoro di spiritualità e di poesia, anzi direi di poesia spirituale!
È poesia pura perché È  VERITÀ PURA.
È BELLEZZA PURA.
Non può essere commentato, perché il commento non  renderebbe giustizia alla Verità che esprime; la Verità parla da sola: è limpida, chiara, pulita, immediata, efficace, insindacabile, luminosa,trasparente.
Chi potrebbe dar luce a ciò che è già Luce?!
È tutto da gustare!
Tutto da meditare!
Tutto da accogliere ed assorbire!
È Acqua che disseta, Acqua viva che genera Vita; Acqua che scorre  tra le mani e porta con sé le incrostazioni secolari, il sudiciume quotidiano che corrompe il velo dell’anima, lo corrode e poi lo lacera; la Parola di Dio è Aria che riporta ossigeno, Aria fresca che rinnova le morti stagioni; Vino  frizzante che inebria; Vento d’Oriente che spazza via dubbi, incertezze, insicurezze, distorsioni e perversioni ideologiche.
La Parola di Dio È Acqua di Verità!
E quando la Parola è già Verità non ci sono altre parole per liberarne i significati.
Non c’è bisogno di interpretazioni, perché non ci sono punti oscuri, non ci sono punti chiusi, non ci sono parole da aprire, perché tutto è già aperto, tutto è già Luce e questo basta: la Luce  dissipa le tenebre, non ci sono ombre, né luoghi bui, tutto è chiaro, chiaro come il Sole!
È questo il parlare del Signore! È questa la Luce del suo dire! È questo il Sole della Verità.
È questo  quel parlare a cui si riferiva Gesù quando, rivolgendosi agli apostoli, diceva  loro: ‘’Il vostro parlare sia sì sì, no no’’; senza mezzi termini, senza ‘’se… ma… forse… però…  ‘’.
Il parlare di Dio non è acqua di stagno, come quella degli uomini: acqua putrescente e torbida, ambigua e sterile; oscura e confusa; agitata e sporca; inquietante, incoerente e spesso sconnessa; temporanea, minimizzata e fosca.
Il parlare di Dio è, per sua natura,  Acqua di ruscello e resta tale per tutta l’eternità.
È un linguaggio a cui l’uomo non è più abituato; i discorsi umani sono giungle intricate, deserti abbandonati, strade arroventate, foreste inestricabili; il parlare dell’uomo ha mille interpretazioni, mille sensi, mille significati, può essere girato e rigirato come lo si vuole, ci sarà sempre chi ci vedrà del buono e chi ci vedrà del male, ci sarà sempre chi lo riterrà giusto e chi lo considererà sbagliato e pericoloso.
Non così il parlare del Signore, non così!
Quando Lui parla il cuore ascolta, la mente comprende, l’anima canta, lo spirito si disseta.
Quando parla l’uomo il cuore si ribella, la mente si sconcerta, l’anima agonizza e lo spirito si rabbuia.
È bello il Parlare di Dio! È dolce il Suo dire! È vero il Suo pensare! È musica soave che dà sollievo al cuore ferito!
Il parlare umano è talmente contorto che, spesso, non lo comprende neanche l’uomo stesso.
Il suo parlare è borioso, superbo, vanitoso… vuoto! Spesso più usato per distruggere che per costruire; più per manifestare odio e rabbia che per offrire amore e pace!
Un esempio? Non c’è che da scegliere…
Sul Web, piattaforma di cultura che non sempre è cultura, c’è tutto il bene e tutto il male del mondo: ci sono informazioni e articoli interessanti  e costruttivi e ce ne sono altrettanti, se non di più, che offrono inquinamento gratuito, deformazioni ideologiche impressionanti, cattiverie e calunnie inaccettabili su tutto e su tutti: su uomini e donne, su santi e sante , sulla Chiesa, sul papa e  su Dio stesso.
Quelle che qui riporto sono solo alcune delle sconcezze pubblicate sul web… ma sono abbastanza eloquenti per comprendere che il parlare umano è una giungla inestricabile dove le vipere si annidano e le iene sono in agguato…

Cominciamo con la prima…

Tutti hanno ancora negli occhi il mare di giovani nell’ultima GMG con papa Francesco, la loro gioia, la loro festa, la straordinaria partecipazione di un mondo intero che accorre  alla Voce del suo Pastore.
Tutto nella più assoluta trasparenza di fronte ad un mondo intero.
Eppure c’è chi mette in circuito  video che, traviando completamente il senso di questa esperienza, la fa diventare un incontro di setta, un raduno di anticristi, lanciando accuse di ogni genere contro il papa e i cristiani, contro la Chiesa che emargina ed esclude.
È il culmine della corruzione del pensiero umano!
C’è da rabbrividire e da restarne scioccati per la violenza delle accuse tese a distruggere il Bene, il Buono, il Bello, la Verità!

Altro esempio: le apparizioni mariane approvate dalla Chiesa sono tante e sono sparse in tutto il mondo.
Nel corso dei secoli, la presenza di Maria ha segnato la storia dell’uomo, l’ha guidata e protetta anche dall’autodistruzione; Maria è sempre stata presente laddove c’è il pericolo che il Male prenda il sopravvento oppure laddove la sofferenza umana supera i limiti della natura umana stessa.
È risaputa la prudenza della Chiesa nell’approvare le manifestazioni del soprannaturale, nell’accettare e confermare la Presenza di Maria nella quotidianità dell’uomo, il suo intervento materno per salvare, ammonire, aiutare, soccorrere, proteggere, richiamare alla fede, alla riscoperta della preghiera come ‘’arma’’ per superare e vincere il Male.
Quello che la Chiesa, approva, dunque, dopo aver esaminato fatti e documenti per anni e anni, è garanzia di legittimità e verità, soprattutto di ortodossia ecclesiastica, cioè di perfetta corrispondenza alla Verità della Parola di Dio, senza ombra di dubbio.
Eppure c’è chi osa contraddire  tale approvazione e corrispondenza, sostenendo che tali apparizioni contraddicono fortemente quanto affermato nella Bibbia stessa; essi affermano che la presenza e le parole di Maria sono in forte ed evidente contrasto con la Parola di Dio, per cui negano la maternità di Maria, la Sua Presenza e il giudizio emesso della Chiesa: ciò che la Chiesa approva, loro disapprovano.
Ammettere, per esempio,  che Maria sia Madre di Dio è paganesimo, eresia… perché Maria si è autodefinita ‘’Regina dei cieli’’, ma la regina dei cieli (secondo loro) era una dea di antica memoria, per cui questo evidenzia una contraddizione interna, un’inflazione interiore, una prova  che la Chiesa consente eresie ed è eretica essa stessa.
Altro punto attaccato è la presenza di Maria che appare con il Bambino Gesù in braccio: loro dicono che questo è impossibile in quanto essendo Gesù diventato uomo non può tornare Bambino in braccio alla Madre.
Un’anomalia temporale che la ragione non può comprendere, ma la fede sì: considerando che Dio è l’Eterno Presente, quelle distinzioni fra passato, presente e futuro, tipicamente umane, non toccano il mondo soprannaturale, non sono parametri che appartengono a chi vive immerso nell’Eterno Presente!
Ma questo concetto è difficile da accettare e da comprendere per chi misura tutto con la bussola terrena.
Stare a dire in quale terribile errore cade l’uomo che ragiona, o peggio, che sragiona così… ci vorrebbe uno spazio enciclopedico… se pure basterebbe… basti dire che l’uomo è contraddittorio per sua natura e che l’ultima cosa che può permettersi di fare è quella di assegnare a Dio la sua naturale ed interna contraddizione.
Di segni di contraddizione è piena, anzi strapiena, la storia umana; nessuno,  finora, che abbia la testa sul collo, e soprattutto una testa piena di materia grigia che sappia ragionare, può, a fil di logica, riscontrare o evidenziare una benchè minima contraddizione nella Parola e nell’intervento di Dio nella storia umana.
Chi osa proporre, anche in maniera autorevole, simili accuse… potrebbe aver bisogno di cure mediche, anche se temo che la cura farmacologica possa non essere di grande aiuto, qui ci vorrebbe un Farmaco ben più potente ed efficace, anzi occorrerebbe uno scossone di quelli sonori… uno simile ad disarcionamento di Paolo sulla via di Damasco!
L’uomo ha sviluppato una così sottile e, purtroppo, perfida capacità di utilizzare o meglio strumentalizzare le parole che arriva a far passare per verità assolute le più inaudite sconcezze, tese a screditare e a distruggere.
 L’uomo, con le stesse parole, riesce a dire tutto e il contrario di tutto, ad affermare e negare contemporaneamente senza rendersene conto e con la convinzione di dire cose giuste.
L’uomo distorce sensi, significati, concetti, verità… affidandosi esclusivamente a delle intuizioni soggettive provenienti da una distorsione interiore, da una perversione del pensiero che è stato asservito completamente al Male: un pensiero schiavo che, soffrendo per la sua persa libertà, reagisce accusando quella verità che più non riesce a cogliere… Esopo lo sapeva bene quando scrisse la favola della volpe che non riuscendo a raggiungere l’uva, troppo alta per i suoi limitati salti, concluse convincendosi che non ne valeva la pena perdere tempo per raggiungere un grappolo ancora acerbo: era più sensato lasciar perdere.
Ecco che… l’uomo che non riesce a raggiungere la Verità, l’attacca negandola e distruggendola ai suoi occhi e a quelli degli altri, propone così la sua verità, quella che gli permette di porsi alla pari di Chi sostiene di essere la Verità in Persona.
È un meccanismo umano perverso. Terribilmente perverso!
Il tentativo dell’uomo è sempre lo stesso: farsi Dio al posto di Dio.
Non importa se attaccando Dio ci si schiera dalla  parte del Male, ciò che conta è sentirsi come Dio, capaci di proporre verità assolute e di rinfacciare a Dio le sue ipotetiche contraddizioni e le sue presunte incoerenze.
È l’uomo che si fa giudice infallibile: giudica Dio e lo trova mancante!
E lo trova incoerente!
E lo trova contraddittorio  per cui non degno di stabilire ed affermare verità universali.
Togliendo a Dio quell’ Autorità  proveniente dal SUO Essere DIO INFALLIBILE… l’uomo lo detronizza e si pone sul Suo Trono, impugnando lo scettro della verità e della giustizia, perché è lui che ha fatto giustizia ad un Dio che ha osato proporsi come l’Assoluto, come Unico detentore della Verità.
Se la superbia avesse una scala di gradualità…  ecco che in questo modo tocca il suo culmine.
L’uomo si fa Dio al posto di Dio e in più lo umilia colpendolo nel Cuore della Sua stessa Natura: Dio è la Verità, la Via e la Vita; l’uomo ribalta e distorce tale Verità, si fa ‘’unica via’’ affidabile e sicura e si accinge a disporre  del dono della Vita a suo piacimento, secondo le sue comodità e necessità personali ed egoistiche.
Siamo in piena  apostasia!
Il ripudio di Dio come Dio è sotto i nostri occhi. Guida la nostra vita e il nostro pensiero. Si manifesta in parole che stravolgono verità, che inducono alla ribellione basandosi su concettualizzazioni che mancano di un’effettiva conoscenza in materia.
La Parola di Dio va letta secondo la logica di Dio.
La contraddizione madornale è quella dell’uomo che vorrebbe leggere la Parola di Dio senza gli strumenti adatti, senza conoscere l’alfabeto di Dio, ma usando quello umano per decodificare quello divino.
Sarebbe come se un professore di italiano volesse spiegare un brano antologico o poetico usando un teorema di matematica o un’espressione algebrica.
Il pensiero poetico va letto secondo certi criteri di interpretazione, nel rispetto del pensiero dell’autore, che va compreso nelle sua intimità, cioè dopo aver colto le sue intenzioni più intime ed aver indagato la sua vita in tutti i suoi molteplici aspetti, mettendo azione, pensiero, contesto e vissuto familiare  in stretta correlazione.
 Se lo facesse usando teoremi e postulati… la realtà dell’autore non corrisponderebbe più al quadro che se ne fa di lui. Le conclusioni a cui giungerebbe sarebbero molto diverse e soprattutto assolutamente distorte rispetto alle intenzioni dell’autore.
Questo è quello che accade a chi usa mezzi e strumenti non adatti, inadeguati, per ‘’giudicare’’ e conoscere la Parola di Dio secondo la giusta logica.
Passiamo così al terzo esempio… tratto da un articolo trovato sul web nel  cui indirizzo si  fa riferimento ad un  razionalismo che, in realtà, leggendo le sue pagine, risulterà essere molto ambiguo e poco o per niente razionale.
L’autore di questo sito dice di essere uno  studioso di storia e teologia, un certo  dott. J. Y.
Sul suo sito accoglie interventi di ogni genere, come quello che qui sotto vi riporto… sono le conclusioni a cui giunge  chi è convinto di poter leggere un racconto usando  le formule della chimica o della fisica,  di chi è convinto di poter leggere ed interpretare una poesia…  con gli strumenti di Euclide:
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‘’A molti sembra strano il comportamento di un Dio che di fatto sta a guardare impassibile le sofferenze e le ingiustizie umane, nonché orrori di ogni tipo, senza intervenire, neanche a favore dei suoi fedeli, il che è in contrasto con l'idea culturale del Dio buono ed amorevole che la gente ha in mente. Come è possibile tutto ciò?  Per rispondere a questa domanda bisogna prima informarsi su cosa dice Dio di se stesso nei suoi testi sacri.
Innanzitutto, l'idea di un Dio buono ed amorevole viene dall'uomo e non da Dio stesso, ed è ovvio che le organizzazioni religiose per fare proseliti ha la necessità di convincervi di ciò. Tuttavia, l'unica cosa che conta è la cosiddetta parola diretta di Dio, cioè la Bibbia, che lo descrive bene e fa capire molto bene chi è in realtà.
Infatti, la Bibbia, l'unico documento che dà informazioni dirette su Dio, mostra inequivocabilmente che non è buono ma anzi ha dei comportamenti che secondo la cultura moderna sono identificabili come quelli di una persona malvagia. Il problema è che ovviamente la gente la Bibbia non la legge e quindi non sa nulla del Dio biblico. Vediamo quindi qui di seguito qualche esempio di malvagità tratti proprio della Bibbia che per i credenti è parola di Dio.
Tra l'altro l'espressione "Dio è amore" è stata inventata solo nel 1911 dai protestanti, quando l'espressione evangelica "Dio è carità" è stata arbitrariamente cambiata in "Dio è amore", con conseguente cambiamento anche delle espressioni simili (nei brani in cui c'era scritto «la carità di Dio» fu cambiato in «l'amore di Dio») . Visto il successo di tale manomissione, la Chiesa cattolica l'adotta anch'essa nel 1974.
In tutta la Bibbia originale, sia Vecchio che Nuovo testamento, non c'è alcun riferimento al fatto che "Dio è amore", e l'espressione  "Dio è carità" non è contenuta neanche nei Vangeli ma solo nelle lettere posteriori di Giovanni. Neppure a Cristo era balenata l'idea che «Dio è carità», la parola "carità" non è mai stata pronunciata da Gesù.
Invece, quello che si legge nella Bibbia sono le espressioni «Dio degli eserciti», «Dio geloso», «Dio terribile», «Dio è fuoco divoratore»  e simili. D'altra parte, la maggior parte degli omicidi biblici (lapidazioni e stermini) sono il frutto della volontà divina o degli oracoli divini.
 I pochi gesti caritatevoli di Dio rientrano tra le deroghe della misericordia divina.
La pagina, pur contendo solo una parte degli esempi, è lunghetta ma si invita a leggerla lo stesso perché è un'occasione importante per conoscere il vero Dio attraverso la Bibbia: si tratta di cose tenute nascoste da chi, per i propri interessi, cerca di convincervi che Dio è amore, tanto questa gente lo sa fin troppo bene che non leggete la Bibbia e quindi siete profondamente ignoranti in materia.

(Per questione di spazio, riporto qui solo alcune delle sue citazioni, mi sembrano sufficienti per dare l’idea di ciò che vuole evidenziare…)

1.      "Quando qualcuno ha violato la legge di Mosè, viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni." (Ebrei 10,28)
  1. "Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo farò perire…"(Salmo 101,5)
  2. Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono". Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio...(Ezechiele 9, 4 e 6 )
  3. "Samaria espierà, perchè si è ribellata al suo Dio. Periranno di spada, saranno sfracellati i bambini; le donne incinte sventrate." (Osea 14, 1)
  4. "Ridurrò le tue città in macerie, e tu diventerai un deserto; così saprai che io sono il Signore."(Ez. 35,4)
  5. Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, l'uomo di pace avrà una discendenza. Ma tutti i peccatori saranno distrutti, la discendenza degli empi sarà sterminata. (Salmo 37,37)
  6. Dio è giudice giusto, ogni giorno si accende il suo sdegno. Non torna forse ad affilare la spada, a tendere e puntare il suo arco? Si prepara strumenti di morte, arroventa le sue frecce. (Salmo 7,12)
  7. La bocca del giusto esprime la sapienza, la lingua perversa sarà tagliata.(Proverbi 10, 31 )
  8. Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti morì. (Numeri 21,6)

Questa è la parola di Dio! Questo è Dio!

A parte il fatto che quello che ha fatto Dio nel Vecchio Testamento delinea bene la sua malvagità, la Vecchia Legge è stata abrogata dal Nuovo Testamento? Falso!
«Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della Legge per praticarle.» (Nuovo Testamento - Galati 3,10)
«È più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge»
[Luca 16,17]. 
Perché parlare male del Maligno quando il Benigno è peggio del Diavolo?
La gente veramente si aspetta che un personaggio del genere sia amore???
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Ci fermiamo qui, per il momento, e cerchiamo di capire dove sta la verità.
Per cominciare,  va fatta notare la sottile  malvagità di questo pensiero: lui condanna chi ha fede, usando gli stessi strumenti della fede.
Mi spiego: il suo inganno risulta più efficace perché  lui non condanna la Parola di Dio, non rinnega la Bibbia come Parola di Dio, ma la prende a testimonianza conto Dio stesso.
Ammette , in pratica, che la Bibbia è Parola di Dio ed è questa stessa Parola che  rivela – secondo lui – la malvagità di Dio.
Ma vi pare che Dio possa essere così ‘’insensato’’ da condannarsi con le sue stesse parole?
Se non lo farebbe mai un uomo, potrebbe mai farlo un Dio che ha creato l’uomo e l’intero Universo?
Ma andiamo avanti…
 L’autore di questo articolo, che scaglia contro Dio accuse inverosimili, cade in palese contraddizione proprio quando ritiene che Dio si rivela per quello che è nella Bibbia stessa. Così dicendo lui ammette che c’è un Dio che ha parlato ed ha detto delle Verità.
Il suo punto di forza è nel fare in modo che queste Verità ricadano contro di Lui.
Per fare questo, ne fa una lettura tutta personale e pretestuosa.
Il suo non aver rinnegato la Bibbia trae in inganno il cristiano che non si sente attaccato in ciò che sta a fondamento della sua fede e crede che colui che sta parlando sia dalla sua parte, uno, cioè, che crede nella Bibbia come Parola di Dio, così come lo credono tutti i cristiani.
Questo induce a non porsi in maniera critica nei confronti di ciò che va a dire subito dopo, perché si presenta come uno dei nostri, innocuo in ciò che propone e che va ascoltato perché, magari, può dare spunti per una migliore comprensione della Parola stessa.
Quest’inganno è audace e subdolo. Infallibile… non c’è che dire! Tipicamente diabolico!
Nel momento in cui lui approva quanto  la  Parola propone, cioè non rinnegandola e non contrariandola, lui poi fargli  dire tutto ciò che  vuole.
La strumentalizza secondo i suoi intenti.
È più facile attaccare la Bibbia stando dentro, che rinnegarla come Testo base per il Cristianesimo, così facendo si destano meno sospetti e l’inganno riesce meglio.
Di quale inganno parliamo?
Di quello di leggere la Storia della Salvezza come un susseguirsi di massacri, omicidi, pestilenze, stermini di interi popoli ad opera e volontà di Dio stesso, che rivela così, tutta la sua malvagità,  la sua crudeltà, il suo odio verso quell’uomo che dice di aver creato per amore.
A conferma di  questa sua tesi, riporta una lista lunghissima di versetti tratti sia dall’AT che dal NT in cui Dio ‘’ordina massacri oppure promette distruzione e stermini’’.
A leggere la Bibbia con i suoi occhi, SEMBRA che il suo ragionamento non faccia una piega… ma il verbo SEMBRARE è sempre un verbo ipotetico, bisogna sempre cercare  conferma di quel che SEMBRA…
I cristiani (anche quelli più ignoranti, come lui sostiene che siano) sanno bene che singoli versetti estrapolati da un contesto storico-socio-culturale-religioso dicono… tutto e niente.
Lo sanno anche i cristiani-ignoranti che preso a se stante… ad ogni versetto o singola parola  possiamo fare dire di tutto, possiamo darci il significato che vogliamo, può dire ‘’bianco o nero’’, a seconda di quello che vogliamo mettergli in bocca.
È un gioco da bambini… sono comunissime tecniche linguistiche che si usano sin dalla scuola dell’infanzia per far prendere al bambino il  contatto con il suo pensiero… il bambino lo sa che è un gioco il cambiare i punti di vista dei personaggi, l’invertire le storie… tipica è quella di Cappuccetto Rosso in cui il lupo diventa buono e il cacciatore cattivo… sono tecniche per bambini di tre anni.
Ora dunque, applicando queste tecniche ‘’scolastiche’’, ad un testo che si pone a Guida della Storia dell’Umanità, da parte di qualcuno che sostiene il suo ‘’razionalismo puro’’ e che si accinge ad analizzare un comportamento divino e a giudicarlo sulla base di quello che dice, cambiando o trascurando completamente il contesto, è chiaro che il messaggio che ne risulta è del tutto falsato ‘’come quello del lupo che  diventa buono e del cacciatore che diventa cattivo’’.
Il risultato è lo stesso: Dio diventa più malvagio di Satana e Satana più buono di Dio.
Questa sua conclusione potrebbe essere ‘’degna’’ di una guida scolastica che propone esercitazioni di trasposizioni di punti di vista in scenari favolistici, ma è del tutto fuori luogo e insensata farla passare per veritiera al di fuori di un contesto strettamente scolastico dove lo scopo è quello di convincere, non di giocare con la lingua e i suoi significati.
Qui non viene proposta come un gioco, non è un’esercitazione linguistica, non è una simulazione, non è un’ipotesi: il nostro autore l’afferma con autorità e convinzione.
Una convinzione tutta sua che cade su se stessa: non ha validità linguistica, prima ancora che teologica!
Anche il cristiano ignorante in teologia capisce che si tratta di un giochetto scolastico a fini didattici!
Sul piano della fede non ha sostanza! Non propone niente che possa essere preso in seria considerazione.
Estrapolando singole parole, singole frasi, singole situazioni… è facile far dire loro tutto quello che vogliamo: i soggetti ce li mettiamo a nostro piacimento, i ruoli li invertiamo, le motivazioni le ignoriamo, le conseguenze le esaltiamo, i fatti li evitiamo, le logiche le bypassiamo, i contesti li cancelliamo, le parole diventano solo parole che, secondo il codice linguistico, messe in un certo ordine possono dare un determinato senso logico, riordinate  in un altro ne danno uno di significato completamente opposto: questo ce lo dice la sintassi della lingua italiana.
Ecco che questi versetti così estrapolati senza nessun collegamento con il resto del testo… assumono significati ‘’deviati’’ perchè da soli non dicono nulla… colui che ha una briciola di buon senso sa molto bene che le parole acquistano un significato se vengono contestualizzate e rapportate all’intero testo di riferimento.
 Nella  tabella che propone a conferma della sua tesi mette a confronto le persone fatte morire da Dio, secondo un suo calcolo matematico perfetto, giungendo alla cifra tonda di 32,9 milioni, con quelle fatte morire da Satana che, sempre secondo i suoi precisi calcoli, sono soltanto 10.
Ne fa, poi, anche una classificazione molto ben articolata, non c’è che dire, bisogna riconoscergli che l’impegno ce l’ha messo…  lui dice che  Dio ha compiuto:
- delitti di popoli (il diluvio universale, l’eccidio di Sodoma e Gomorra, i primogeniti d'Egitto…)
- delitti ad personam (di Onan, del bimbo appena nato di Davide, di Nadab…)
- delitti decretati (la Legge “sia messo a morte”, la lapidazione dell’adultera, l’immolazione dei primogeniti…)
- delitti indotti (mediante l’offesa: «Dio gradì Abele e il suo dono, ma non gradì Caino e il suo dono…»)
- delitti di guerra (Il Signore sconfisse gli Etiopi, Il Signore sconfisse Beniamino davanti a Israele…)

E il Diavolo? Satana, al contrario, uccide solamente dieci persone sotto ordine diretto di Dio per una scommessa che i due avevano fatto in precedenza (Giobbe 1:1-19). Nella Bibbia, le altre sue colpe sono solo tentazioni…nei dettagli di Dio.
Chi è il vero cattivo tra i due?

Certo, la domanda s’impone.

Ma anche la risposta…  ovviamente!

Per rispondere a questa domanda che sembra ‘’apocalittica’’ ed ‘’insindacabile’’, tenuto conto delle prove matematiche  portate a testimonianza e a conferma del suo pensiero, è sufficiente fare una semplice riflessione, una riflessione che qualunque cristiano-ignorante è capace di fare, perché è una riflessione di buon senso e di vera razionalità, non di quel razionalismo unilaterale che ci propone il nostro amico: colui che evidenzia questi passaggi e poi condanna Dio per ciò che ha compiuto o che ha permesso di compiere trascura un ‘’particolare’’ che tanto piccolo non è: in ogni versetto da lui riportato viene messo in  evidenza il comportamento di Dio che è quello di distruggere l’empio; il particolare non trascurabile è proprio questo: il Signore condanna, castiga, punisce in modo severo persone  che hanno commesso colpe gravissime al suo cospetto e nei confronti del prossimo, persone che hanno commesso abomini agli occhi del Signore, che hanno sacrificato bambini e giovani a dei inesistenti, che hanno schiavizzato popoli innocenti, che hanno dichiarato guerra a popoli pacifici, che hanno traviato crudelmente dalla giustizia divina ma prima ancora da quella umana; persone che hanno fatto del male ad altre persone innocenti.
Se Dio facesse passare il loro comportamento sotto gamba, tacendo le loro tremende colpe e non condannando i loro abomini verrebbe meno ad uno dei suoi più grandi attributi che è quella della Giustizia.
Nei versetti che lui stesso propone è chiarissima in quale direzione va la Giustizia di Dio, nel salmo 37,37 sono i peccatori e gli empi che vengono sterminati… non certi i giusti: dove sta, dunque,  l’ingiustizia? Quale accusa si può fare ad un Dio che rende giustizia ai giusti?.
Nel Salmo 7,12 si afferma che Dio è giudice giusto  e che ogni giorno si accende il suo sdegno per il male che l’uomo compie: non dovrebbe forse sdegnarsi un Padre se un figlio uccide suo fratello?
Nel Libro dei Proverbi 10, 31 si legge ‘’La bocca del giusto esprime la sapienza, la lingua perversa sarà tagliata’’: non è forse giusto tagliare la lingua perversa, la lingua di colui che inganna e semina calunnie? Non farlo significherebbe assecondare l’empietà. Dove sta allora  l’ingiustizia di Dio?
Cosa c’è di  ‘’ingiusto’’ nel rendere giustizia alla bocca del giusto?
Il male ci sarebbe stato davvero se Dio, che si autodefinisce BUONO, non l’avesse fatto; se avesse lasciato che la lingua perversa esultasse sulla bocca del giusto.
Ogni azione che Dio compie ed ogni comando che dà sono sempre e soltanto per rendere giustizia al povero, all’orfano, all’innocente,  a chi implora la sua giustizia.
Chi può biasimarlo o condannarlo per questo?
Il Signore non ha mai punito un uomo giusto, ma ha sempre condannato l’empietà…  attenzione: il Signore non ha mai condannato l’uomo, ma l’empietà in se stessa, cioè il comportamento dissennato e malvagio, crudele e lesivo della libertà altrui.
Se non l’avesse fatto.. allora sì  che Gli si potrebbe chiedere conto della  Sua Giustizia!
Ma se il suo intervento è a favore del debole e dello schiavo, dell’innocente e di tutti coloro che camminano sulla retta via… allora di cosa si può accusare questo Dio?
Di essere giusto? Di proteggere chi è nel giusto? Di fare giustizia delle ingiustizie umane?
Accusarlo di questo equivale ad accusare la Magistratura italiana di essere ingiusta e malvagia nel mettere in carcere i terroristi e i mafiosi! Imprigionando i terroristi, la Magistratura non fa semplicemente ciò a cui è stata deputata a fare dalla volontà del popolo stesso? Se non lo facesse… allora sì che la si potrebbe accusare di mancato rispetto della volontà del popolo e delle leggi dello Stato.
La giustizia umana ritiene opportuno condannare e fermare coloro che agiscono contro le leggi dello Stato e questo è giusto secondo tutto il popolo che si sente così tutelato e protetto da un Organismo che si schiera a suo favore e contro chi vorrebbe far loro del male.
E Dio non dovrebbe forse fare lo stesso con coloro che ha creato? Come potrebbe vedere il male che viene fatto al suo popolo e tacere, e distogliere lo sguardo e lasciare che sia? Come potrebbe?
Se facesse questo, lo stesso autore che adesso lo accusa di aver permesso o ordinato lo sterminio di interi popoli, lo accuserebbe del suo non-intervento a favore del suo popolo.
Ecco che i discorsi umani vengono rivoltati a secondo di quello che abbiamo stabilito di evidenziare.
Dio ha fatto questo: condanniamolo.
Dio non ha fatto questo: condanniamolo.
Dio avrebbe dovuto fare questo: condanniamolo.
Dio non avrebbe dovuto fare questo: condanniamolo.
Se lo scopo è condannare Dio, comunque e sempre, allora ogni cosa detta può essere ri-detta e ri-letta facendo in modo che gli si ritorca contro.
L’uomo è particolarmente abile nel rilanciare la palla-avvelenata.
Rilanciare la palla-avvelenata una volta era un gioco… oggi è una tecnica di comunicazione sofisticata e quanto mai … malvagia!

Dire che Dio è più malvagio di Satana, come afferma il nostro, sulla base di questo elenco di citazioni acontestualizzate  … equivale a scrivere sulla propria maglia quello che c’era scritto sulla maglia del  capo degli ultras nei giorni dei disordini allo stadio laziale: ‘’Speziale libero’’, cioè ‘’ chi uccide sia libero, perché è giusto rivendicare la libertà di uccidere senza per questo dover subire condanne o pene’’. Satana induce al male ed istiga alla violenza.
È la stessa identica cosa quella che il nostro amico chiede adducendo queste sue ‘’prove’’ della malvagità di Dio: Dio è malvagio perché ha permesso lo sterminio di un popolo che ha attaccato un altro popolo che viveva  pacificamente nel suo territorio…  e per questo va condannato.
Satana che ha istigato un popolo ad attaccare l’altro popolo senza motivi validi… va assolto!
Il fatto che quel popolo avesse sterminato altri popoli e fatto stragi fra gente pacifica ed innocente è un particolare che non gli interessa a quanto pare! È un particolare trascurabile… a suo parere!
Satana che ha innescato il conflitto ingiustificato è meno o per niente responsabile di quanto è accaduto; tutte le responsabilità ricadono su Dio che reagisce ad un’ingiustizia.
Mi chiedo in che cosa consista l’idea di giustizia che rivendica il nostro amico?
Giustizia è forse permettere all’empio di compiere tutto ciò che vuole?
È forse non ascoltare il grido del giusto e lasciare che l’empio ne faccia strage?
Forse il nostro amico dovrebbe rivedere un po’ il suo concetto di giustizia prima di giudicare e condannare chi compie la Giustizia sollevando il giusto dall’oppressione dell’empio.
Per chi ragiona… questa si chiama GIUSTIZIA!
Per chi ragiona…  MALVAGITA’ sarebbe non intervenire in casi del genere!
Se parliamo di giustizia soggettiva si può anche arrivare a scagionare Satana e a farlo diventare un eroe, come cerca di fare il nostro amico; se parliamo di Giustizia oggettiva e giusta… allora non si può non dare ascolto alla voce dell’oppresso che chiede aiuto e soccorso per le ingiustizie subìte.
Se di questo è capace un uomo… come non dovrebbe esserlo un Dio?
Non è forse giusto un Dio che ‘’Osserva il giusto e vede l'uomo retto, che assegna una discendenza all'uomo di pace, che distrugge  i peccatori e stermina  la discendenza degli empi? (Salmo 37,37)’’
Se Dio non sterminasse gli empi, dove sarebbe la sua giustizia?
Come potrebbero i retti e gli uomini di pace avere fiducia in Lui?
A chi potrebbero rivolgersi?
Se Dio sostenesse gli empi e non punisse i loro abomini… che Dio sarebbe?
Sarebbe una contraddizione terribile!
Nella Bibbia Dio rivela la sua Giustizia non la sua malvagità. La differenza è sostanziale!
Chi afferma il contrario dovrebbe prima di tutto ‘’imparare a leggere’’, linguisticamente parlando,  ed assicurarsi di capire quanto legge… è l’obiettivo minimo richiesto ad ogni bambino a partire dai sei anni.

Uno degli slogan d’effetto che il nostro amico propone è quello che riporto qui a fianco e che dice così: ‘’non hai obbedito ai miei comandamenti, andrai all’inferno e brucerai per l’eternità… però ti amo’’.
Certo che è molto efficace e molto immediato come messaggio, non c’è che dire, le sue capacità creative sono eccellenti… peccato però che i contenuti di quanto così brillantemente propone siano un po’ scadenti, un po’ troppo banali e populisti; ma la sua carenza più grave è un’altra: forse nessuno ha mai detto al nostro amico che Dio non manda nessuno all’inferno: se avesse voluto farlo avrebbe evitato il sacrificio di Suo Figlio, sarebbe un’incoerenza troppo evidente ammettere una cosa del genere.
Se Dio volesse davvero mandarci tutti all’inferno perché avrebbe mandato  Suo Figlio per salvarci?
Diventerebbe inspiegabile l’Incarnazione, la Morte, la Passione e la Resurrezione di Cristo,( la cui esistenza non viene assolutamente negata dal nostro amico) se davvero Dio avesse in mente di mandarci tutti all’inferno!
Al nostro amico sfuggono, come sempre, dei particolari, non affatto trascurabili, quali il libero arbitrio, la libertà, cioè di scegliersi il proprio destino eterno, sulla base delle proprie scelte e decisioni durante il proprio cammino terreno.
Sono le azioni degli uomini che determinano il suo destino eterno.
Dio non obbliga nessuno a comportarsi in un modo o in un altro: propone un cammino, retto e giusto, con una meta ben precisa… una proposta non è un obbligo!
Chi vuole lo segue, chi non vuole mettersi alla sua sequela è libero di scegliersi la strada che vuole, ovviamente con mete diverse.
Tutto qui.  Non è Dio che manda all’inferno, ma la scelta dell’uomo di seguirlo o meno.
O con me o lontano da me - dice il Signore.
Questa è la chiarezza del parlare di Dio, nessuna brutta sorpresa e nessun inganno: liberi di accettare la sua proposta e liberi di non accettarla.
Ogni decisione, ovviamente, porta con sé una conseguenza, questo non dobbiamo mai dimenticarlo, altrimenti si finisce con l’assegnare le responsabilità delle nostre scelte ad altri e certamente non è corretto.
Ognuno è libero di scegliere, assumendosi in prima persona le sue responsabilità.
Dio ci ama per questo ci avverte, per questo ci indica la strada, per questo rispetta la nostra libertà: se fosse dispotico ed autoritario ci obbligherebbe a scegliere la strada che Lui ha deciso per noi; ma non mi risulta che questo sia mai successo con qualcuno, né nella Bibbia né nella storia della Chiesa c’è mai stato qualcuno che sia stato obbligato a seguirlo contro la sua volontà: vedi Maria?
Umile serva, giovane ragazza… a lei il Signore ha chiesto la sua disponibilità e la sua libera adesione: le ha chiesto se voleva accettare la Grazia che Lui voleva concederle, non l’ha certo obbligata a dire di sì, era liberissima di dire di no, di rifiutarsi, anche in vista di ciò che l’aspettava, cioè la lapidazione per una donna che restava incinta senza essere sposata.
Maria ha scelto in piena libertà, il suo ‘’Sì’’ è venuto dalla libertà del suo cuore, non dall’obbligo di un Dittatore che impone una Volontà.
Tutta la Storia della Salvezza è basata sulla libertà di adesione o meno alla Volontà di Dio.
Lo è sempre stata e lo è tutt’ora.
Riconoscere questo è un atto di buon senso e di lucidità intellettiva: non si può negare la verità.
Il Signore dice: ‘’ Chi mi riconosce e non si vergogna di me, anch’io lo riconoscerò nell’ultimo giorno. Chi non mi riconosce e si vergogna di me, non sarà da me riconosciuto.’’
Mi sembra che non faccia una piega una tale logica! Non c’è forzatura, non c’è obbligo, non c’è vendetta né costrizione di sorta, nemmeno mi sembra che ci sia una via preferenziale per alcuni e per altri no.
C’è solo una grande ‘libertà’’ che, lasciata alle nostre mani, diventa pericolosa, perché  ancora non ne abbiamo capito la portata e le conseguenze!
Non siamo maturi per esercitare una tale libertà.
Per comprenderne  l’immensità che racchiude.
Ecco, siamo più bravi a sintetizzare in slogan l’Infinito che ci avvolge; ma l’Infinito resta Infinito, lo slogan si chiude nelle sue brevi parole che pretendono di giudicare l’Infinito.
Dio ci ama; se non ci amasse non avrebbe fatto di tutto per salvarci!
Non ci avrebbe lasciati liberi di scegliere.
Chi ama, si fida di colui che ama.
Dio ci ama e si fida di noi.
Siamo noi, poi, a dimostrare se la sua fiducia è ben riposta o meno in noi.
L’amore non potrebbe essere che libero.
Chi potrebbe impedire a Dio di sommergerci in qualsiasi istante con una pioggia di fuoco?
Qualcuno potrebbe opporgli resistenza adducendo sue argomentazioni?
Se il Signore volesse o se solo la Sua Destra dovesse inclinarsi… non il capo o le ginocchia… ma il corpo tutto si prostrerebbe al suo cospetto implorando la sua misericordia.
L’inferno siamo noi a sceglierlo, in virtù della nostra libertà d’azione; non è Dio a darcelo e se esiste è solo perché è la Sua Giustizia che lo richiede!
L’Amore non presuppone l’ingiustizia. Bisogna stare attenti a non metterli mai l’uno contro l’altro, in contrapposizione: amare significa esercitare la giustizia ed esercitare la giustizia significa agire per il bene dell’altro. Amore e giustizia non sono mai disgiunti.
Chi li separa vorrebbe un Dio ‘’buonista’’ che è ben altra cosa di un ‘’Dio Buono’’.
La Bontà di Dio si regge sulla giustizia e sulla misericordia, che sono tutt’altra  e ben altra cosa dal buonismo per quieto vivere.
Per concludere, riporto qui un ultimo ‘’manifesto’’ proposto dal nostro amico che così recita ‘’a che serve Satana se hai un Dio come questo?’’ poi, in alto, scritto in piccolo si legge ‘’tu lo chiami Dio ma io non lo conosco’’
Ok. Ci risiamo!
Fatta la domanda… ottenuta la risposta. Soltanto che questa volta la risposta se la dà da solo… il problema è che è così preso nel formulare la domanda che non si è accorto di essersi dato anche la risposta; la sua ‘’autorisposta’’  viene confermata da quest’altra immagine che accompagna il suo articolo: una bella scimmia che si gratta in testa mentre cerca di decifrare la Bibbia.
Bene: facciamo il punto.
Quando lui stesso ammette di non conoscere Dio, per la prima e unica volta dice una verità incontrastabile: se conoscesse Dio non si sarebbe posto quella domanda, non condannerebbe Dio per le sciagure umane, ma riconoscerebbe l’intervento di Dio nel cercare di far capire all’uomo i suoi errori, nel cercare di riportarlo sulla retta via e riconoscerebbe l’irresponsabilità dell’uomo che continua ad agire secondo i suoi egoismi ottenendo, di conseguenza, quegli scenari che lui stesso propone nel manifesto: fame, distruzione, guerre, morte, sofferenza…
È l’irresponsabilità dell’uomo che produce il male, non l’Amore di Dio che cerca di fargli capire ciò che è Bene e ciò che è Male, ciò che è Giusto e ciò che non lo è.
E perché l’uomo fa così fatica a capire questo? 
Questa scimmia che cerca di leggere la Bibbia è emblematica in questo caso e ci offre la risposta già bella e pronta.
L’uomo continua a considerarsi un animale, un discendente della scimmie: ma le scimmie non hanno mai imparato a leggere, le scimmie non sono in grado di esercitare la ragione, le scimmie non possiedono senso logico ma obbediscono solo agli istinti… cercare di far leggere una Bibbia ad una scimmia è un’impresa impossibile, sperare, poi, che riesca a comprenderne qualcosa… è pia illusione, prima ancora che un’offesa a Dio, è un’offesa all’uomo stesso.
Non solo si negano il dono dell’Intelletto, della Sapienza, della Scienza o semplicemente della ragione, che appartengono all’uomo e all’uomo soltanto, ma associando l’uomo  ad una scimmia lo si priva anche del suo buon senso perché si nega l’evidenza: chi ha mai visto una scimmia leggere?  
Ma può esserci più incoerenza di questa?
La scimmia non ha né il dono della conoscenza né una coscienza per prendere coscienza dei suoi ipotetici doni.
Se dunque ci si considera alla stregua di una scimmia: come può un uomo-scimmia leggere, comprendere e giudicare ciò che non è in grado di decodificare!
Non si tratta di semplice ignoranza, cosa di cui lui accusa i cristiani, ma di naturale e reale impossibilità, non avendo la scimmia in sé gli strumenti per fare ciò che le si chiede di fare.
Fino a quando l’uomo continuerà a leggere la Bibbia come farebbe una scimmia… ci saranno sempre persone che si accingeranno a scrivere  slogan del genere di quelli proposti e a mettere in circolo idee malvage , distorte e contorte e soprattutto mille e mille anni luce lontane dalla Verità.
Bisogna dare atto che la superbia, la presunzione  e l’incoerenza stimolano molto… ma proprio molto… la fantasia della  mente umana!
Come rispondere, dunque, a chi propone tali distorsioni della Verità?
Vorrei solo dire a questi  cari amici che scrivono cose del genere che i loro articoli saranno sempre sicuramente eclatanti , perché tutto ciò che contraddice sembra avere più attenzione (anche se soltanto momentanea) di ciò che afferma il vero, ma sicuramente sono un’offesa alla capacità razionale dell’uomo e alla sua intelligenza, in quanto incapaci di leggere, ciò che si accingono a commentare, con l’obiettività, la conoscenza, la logica e la cultura adeguate per poterlo fare; essi  intavolano discorsi conditi di logiche perverse con la presunzione di svelare verità che ingannano coloro che non sono così audaci da pensarla come loro…  a loro vorrei soltanto fare un augurio:  che non debbano  mai  trovarsi nella condizione degli empi riportata nei versetti di questo quinto capitolo, i quali, con grande amarezza e con loro grande disappunto, si trovano a scoprire – tardivamente, troppo tardivamente – di non aver mai conosciuto la verità, e riflettendo sulle loro scelte dicono:
[6]Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità;
la luce della giustizia non è brillata per noi,
né mai per noi si è alzato il sole.
[7]Ci siamo saziati nelle vie del male e della perdizione;
abbiamo percorso deserti impraticabili,
ma non abbiamo conosciuto la via del Signore.
[8]Che cosa ci ha giovato la nostra superbia?
Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia?


Queste domande ce lo dovremmo fare tutti, ogni giorno, e dovremmo anche assicurarci che le nostre risposte siano secondo ragione e non secondo ideologia; siano secondo giustizia e non secondo perversione.
Non dovremmo aspettare di essere al Suo cospetto per chiederci questo, ma cercare di dare risposte prima di trovarci nella condizione degli empi di cui parlano  questi versetti.
La risposta dobbiamo darcela oggi.
Sulla base di questa risposta, organizzare la nostra vita, fare le nostre scelte, ripensare all’intera nostra esistenza e cercare di raddrizzarle se dovessimo scoprire che non sempre essa sia stata orientata al retto cammino, così da non dover scoprire quando è troppo tardi che  [9]Tutto questo è passato come ombra… ed allora  [3]Pentiti… gemere nello spirito tormentato…
Se non avessi fiducia nell’infinita misericordia di Dio potrei dire con certezza che il loro destino eterno è già segnato, perchè questo Libro ci dice chiaramente quale sarà la sorte di chi fa determinate scelte di vita…  ma dato che nessuno di noi potrà mai sondare gli abissi infiniti della Misericordia divina…  lascio  a Lui la decisione finale… a noi, però, che leggiamo queste cose… a noi l’attenzione a ciò che leggiamo, a noi il buon senso di capire a chi diamo la nostra fiducia, con quale capacità critica leggiamo, e prima di aderire ad ideologie distruttive, come quelle citate, assicurarsi di avere le conoscenze sufficienti per una lettura ragionata e critica di tutto quello che ci viene proposto, assicurarsi cioè che dentro di noi ci sia un perfetto allineamento tra cuore e mente e che sia l’uno che l’altra siano in ‘’buone mani’’, cioè in quelle di Colui che sa dare alla Giustizia il giusto valore e il giusto giudizio, Colui che non ha nessun motivo di tradire la Verità… ma tutti i buoni motivi perché essa venga fuori e sia accolta dalla mente e dal cuore… per la salvezza di colui che si fa … cercatore di Verità!

P.S. Il lasciarsi  affascinare dalla limpidezza, dalla chiarezza della Parola di Dio, come dicevo all’inizio di questo commento, non significa annullare il proprio pensiero critico, perché la Sapienza di Dio non annulla mai le capacità razionali dell’uomo, ma le esalta e le amplifica, le rende più acute,  così che possano penetrare più in profondità e cogliere l’essenza… il midollo… il succo  della Verità.
La Sapienza e la Verità sono Amiche per la pelle e si sono giurate… Amicizia eterna!