IL PADRE DÀ tutto quello che ha:
IL SUO SPIRITO!
«Insegnaci a pregare, Signore!» (Lc 11,1). Dovremmo, umilmente, richiederglielo anche noi!
Duemila anni di indicazioni non ci bastano ancora… forse perché abbiamo dato credito più ai manuali che al Vangelo. Abbiamo permesso alle giaculatorie, alle formule, alle preghiere già scritte, alle esperienze di alcuni santi di sostituirsi al Vangelo e al nostro
personale dialogo con Dio, riducendo, così, uno dei momenti più belli e creativi della nostra fede a un puro esercizio di formule ripetute a memoria, o lette. Elenchi infiniti di parole e di richieste si sono sostituite alle nostre lacrime, al sussulto del nostro cuore, a ciò che solo noi, e nessun altro, avremmo potuto dire a Dio. Accade ancora, ogni giorno. Ed è così che, pian piano, abbiamo iniziato a non chiamare più Dio con il suo nome: padre-madre. Così facendo, presto, riusciremo anche a dimenticare il suo volto, altri e altro lo sostituirà.
Ma mi piace Luca, più degli altri, quando parla di preghiera. Perché ci dice che nella preghiera Dio padre non ci dà tanto delle cose, ma ci dona lo Spirito, amore per eccellenza; il massimo che mai avremmo potuto desiderare. Ricevendo lo Spirito abbiamo tutto, non ci manca più nulla. E soprattutto abbiamo in noi ciò che ci permette ogni giorno di riconoscere Dio, di spargere semi del suo Regno, di benedire il suo nome, di sperimentare e donare il suo perdono.
( da: https://cantalavita.com)
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