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Ci penso da giorni, ci prego e mi convinco sempre di più. La nostra vita, la vita di ogni cristiano dovrebbe essere niente di più e niente di
![]() Già, non dovremmo preoccuparci di null’altro se non di questo: raccontare ai nostri fratelli e sorelle la conversione. Ma non quella che abbiamo imparato a suon di ricatti e penitenze. La conversione biblica, quella raccontata da chi ha conosciuto Dio, quella annunciata, come lieto messaggio, da Gesù. Conversione come ritorno a casa, come capacità di voltarsi dalla parte giusta, come spazio dato a chi può cambiarci e renderci migliori… Conversione come cambiamento irreversibile, ma sempre continuo, verso il bene. ![]() Dobbiamo annunciarla, non possiamo tacere, perché chi accetta di vivere convertendo il proprio cuore, volgendolo a Dio, ogni giorno, come il girasole verso il sole, rischia davvero di incontrare il suo sguardo, di sentirsi amato, di scoprire che nell’errore si può essere perdonati, guardati con fiducia, invitati a camminare nella luce, amati. E di questa liberazione interiore dobbiamo infuocare il mondo, di questa esperienza di gratuità dobbiamo appassionare i cuori. Ma non ci sono altri mezzi se non i gesti e le parole, che la tecnologia potrà sì potenziare fino a farli arrivare agli angoli più estremi della terra, ma la cui forza sta in quell’esperienza vissuta a tu per tu con lui, il Signore della vita. (Sr Mariangela https://cantalavita.com) |
''Compresi che l'Amore racchiudeva tutte le vocazioni'' (Madre Teresa di Calcutta) - Blog registrato nei SITI CATTOLICI ITALIANI
sabato 7 maggio 2016
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