sabato 27 agosto 2016

 


MARIA REGINA DELLA PACE

    MEDJUGORJE

Messaggio della Regina della Pace a Marija 25 Agosto 2016   

 

Cari figli! Oggi desidero condividere con voi la gioia celeste. Voi, figlioli, aprite la porta del cuore affinché nel vostro cuore possa crescere la speranza, la pace e l’amore che solo Dio dà. Figlioli, siete troppo attaccati alla terra e alle cose terrene, perciò Satana vi agita come fa il vento  con le onde del mare. Perciò la catena della vostra vita sia la preghiera del cuore e l’adorazione di mio Figlio Gesù. A Lui offrite il vostro futuro per essere in Lui gioia ed esempio per gli altri con le vostre vite. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

giovedì 25 agosto 2016


LA VITA CROLLATA

A seguito della terribile notizia  del terremoto della scorsa notte, che ha colpito il centro-Italia, anche papa Francesco ha rinunciato alle parole, ha fatto parlare il cuore e nel cuore ci sono due linguaggi: quello della preghiera e quello della poesia.

Marisol, di Arquata del Tronto, aveva un anno e mezzo, per lei, come per tante altre persone, l'alba non è più sorta su questa terra, un'altra alba radiosa hanno visto i loro occhi.
Terremoto, bimba morta: Marisol Piermarini in braccio alla zia durante la Quintana Per lei e per tutte le vittime, grandi e piccole, di questo disastroso terremoto, s'innalza la nostra preghiera e nel silenzio commossi  e addolorati del nostro cuore una poesia si compone, pensando alla vita che non c'è più, al sole che continua a sorgere sulle case crollate, splendendo come sempre, ignaro dell'amaro destino riservato a tante creature umane.


MARISOL

Un’alba nuova si alza
tra la polvere e le macerie;
è ancora luminosa  
ma più non accende il tuo sorriso.

Ricordi? Ridevi, battendo le mani,
guardando il sole lungo la valle;
non capivi, dicevano,
la bellezza intorno,
troppo piccola per amare già
quella terra sulla quale il sole
stendeva le sue braccia generose
riempiendola di calore e di luce
nel silenzio assolato del paese.

Ma tu il sole lo portavi dentro
nel tuo nome,
nel tuo sorriso
nelle tue parole a metà,
nei tuoi occhi attenti ad ogni rumore di vento
che faceva ondeggiare le foglie
come di chi fa il solletico
e poi  ride contento.

Oh, Marisol, l’hai sentito stanotte il vento venire
o forse lo sognavi nella tua culla?

Nel buio t’ha portata via,
la Mano violenta del destino,
complice di quell’ orco vorace
che scuote la terra
togliendole la pace

e la luce t’ha nascosta
come quando le nuvole
giocano con il Sole.

Le tenebre son cadute giù
sul silenzio attonito
e ferma, immobile, sei rimasta tu…
lo sguardo lontano
come il tuo orsetto che stringi per mano!

domenica 21 agosto 2016

A mensa nel regno di Dio.



Dal Vangelo secondo Luca  
Lc.  13,  22-30

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
 


 L'uomo non si salva, ma è salvato. Salvato dalla grazia e dalla misericordia di Dio.
Il Regno non è un oggetto di rapina: e' l'eredità che Dio dona ai suoi figli. E' quindi vero che la porta è strettissima: nessuno infatti si salva. Ma è anche larghissima, perché tutti veniamo salvati!   Questa infatti è la Volontà di Dio: che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Lo dice Paolo nella prima lettera a Timoteo.
Per essa passano tutti i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi, come ci fa comprendere lo stesso Luca in 14, 21. Gesù dunque non risponde alla domanda dello sconosciuto, perchè non ha senso.
Nessuno infatti si salva, ma tutti possiamo essere salvati!
Basta essere peccatori bisognosi tali da poter attraversare la porta stretta! Gesù a riguardo utilizza un verbo oltremodo significativo. La traduzione attuale dice  "Sforzatevi..."
E' più aderente al testo greco tradurre "Lottate..." Bisogna dunque lottare per entrare attraverso la porta stretta. La salvezza è un dono, certo. Ma costa solo la fatica di aprire il cuore e la mano per accoglierlo. Basta ardentissimamente desiderarlo.
Ma è una grande lotta! Il cuore dell'uomo infatti spessissimo, è duro! La mano è rattrappita.
Ma in che cosa consiste la lotta? Essa consiste nella contemplazione: con il bussare nella notte per ottenere il pane, con il pregare con insistenza per ottenere lo Spirito.
I santi Padri ci insegnano che nelle cose spirituali è importante la lotta.
Gesù stesso lottò nella preghiera. E lottò fino a sudare sangue.
Il dono non toglie l'iniziativa. E' anzi un pegno che impegna!
Il suo costo è la vita stessa. Inoltre bisogna fare come se tutto dipendesse da noi, sapendo che tutto dipende da Dio! Può sembrare paradossale: ma è così.
Padre AUGUSTO


martedì 16 agosto 2016



MARIA REGINA DELLA PACE

    MEDJUGORJE



Messaggio a Ivan del 12 Agosto 2016


“Cari figli,
anche oggi vi invito alla perseveranza nella
preghiera. Pregate, cari figli, in particolare
per la perseveranza nella preghiera
famigliare. Oggi prego insieme con voi per
la famiglia. Desidero, cari figli, la santità
nella famiglia, affinché ci siano più
famiglie sante, che preghino e vivano le
parole di mio Figlio e i messaggi che vi do.
Grazie, cari figli, per aver anche oggi
risposto alla mia chiamata”.

mercoledì 10 agosto 2016



XV TO_google
«Va’ e anche tu fa’ così». Lc 10,37
Come vivere perché il tempo trascorso in questo mondo sia vita vera? Come vivere perché il nostro fare, spesso ansieggiante, abbia un senso profondo?
Quando rifletto e prego sul Vangelo del Buon Samaritano questeaiutare domande fanno eco a quei versetti che aprono e chiudono il brano: «Cosa devo fare», chiede il dottore della Legge? «Fa’ come il Samaritano», risponde Gesù! E la sua risposta è l’apoteosi dell’incredibile. A un pio israelita viene dato come modello un impuro, un peccatore, uno da cui tenersi lontani. Sarebbe come se Papa Francesco ci dicesse: salite su un barcone e fate come quella mamma musulmana, la cui figlia era morta nel deserto e che ha dato il suo ultimo sorso d’acqua a un ragazzino di cui non sapeva neppure il nome. Che follia! Davvero questi gesti spinti dalla necessità possono legarci a Dio più dei sacramenti, della preghiera, di una fede a prova di bomba?
Davvero questi gesti profumano così fortemente di eternità più dell’incenso, dei dieci comandamenti, del sacro rispetto di Dio?
Il Vangelo lo ripete instancabilmente da sempre: ama Dio concuore l’integrità del cuore, con la totalità della tua vita interiore, qualsiasi esperienza abbia immagazzinato, con tutte le tue forze, anche se fragili, con tutta la tua intelligenza, creatività, preoccupazioni, e ama l’altro che ti vive accanto facendoti prossimo a lui, alle sue gioie e sofferenze, al punto tale da compromettere la tua vita per la sua. Questo è ciò che ci rende partecipi della vita di Dio e costruttori della vita del mondo.

   
Signore Gesù,
svela al nostro cuore la bellezza e la forza
di una fede profumata di vita e di gesti semplici,
ma pregni di alterità.
Insegnaci a percorrere le vie di una salvezza
che sa farsi quotidianità,
che sa farsi carico di chi
non ha più la forza interiore di avanzare.
Insegnaci a diventare amore!
Amen.

( da https://cantalavita.com) 

mercoledì 3 agosto 2016


MARIA REGINA DELLA PACE

    MEDJUGORJE

Messaggio della Regina della Pace a Mirjana 2 Agosto 2016 

 

Cari figli
sono venuta a voi, in mezzo a voi, perché mi diate le vostre preoccupazioni, affinché possa presentarle a mio Figlio e intercedere per voi presso di lui per il vostro bene. So che ognuno di voi ha le sue preoccupazioni, le sue prove. Perciò maternamente vi invito: venite alla Mensa di mio Figlio! Egli spezza il pane per voi, vi dà se stesso. Vi dà la speranza. Egli vi chiede più fede, speranza e serenità. Chiede la vostra lotta interiore contro l’egoismo, il giudizio e le umane debolezze. Perciò io, come Madre, vi dico: pregate, perché la preghiera vi dà forza per la lotta interiore. Mio Figlio, da piccolo, mi diceva spesso che molti mi avrebbero amata e chiamata “Madre”. Io, qui in mezzo a voi, sento amore e vi ringrazio! Per mezzo di questo amore prego mio Figlio affinché nessuno di voi, miei figli, torni a casa così come è venuto. Affinché portiate quanta più speranza, misericordia e amore possibile; affinché siate i miei apostoli dell’amore, che testimonino con la loro vita che il Padre Celeste è sorgente di vita e non di morte. Cari figli, di nuovo maternamente vi prego: pregate per gli eletti di mio Figlio, per le loro mani benedette, per i vostri pastori, affinché possano predicare mio Figlio con quanto più amore possibile, e così suscitare conversioni. Vi ringrazio!

martedì 2 agosto 2016




Ero in metro e all’improvviso l’ho sentita venire fuori, forte, drammaticamente forte.diffidenza paura sospetto
Mi è successo sulle scale mobili, scendendo in profondità.
Poi in autobus e in treno.
Al check-in, in aeroporto.
L’ho sentita avvicinarsi in piazza, mentre ero ferma ad un semaforo: mi ha bloccata, per alcuni istanti, spalle al muro, terrorizzata.
Mi ha fatto venire mille dubbi, domande, pensieri, persone care.
E’ la paura. E’ lei che ogni volta mi impedisce di restare serenamente accanto alle decine di uomini e donne che mi vivono accanto.
E’ la paura ad essere così sfacciata da trasformare i loro volti, rendendoli nemici.
Ma io, oggi, dico no! Non voglio temere, voglio continuare a credere spezzare catene paura maninell’altro, nella sua bellezza, nella scintilla di Dio che risplende nei suoi occhi… qualunque sia la sua fede, la sua lingua, la sua storia.
Voglio camminare lungo le strade di questo mondo e cantare.
Voglio sorridere a chi incontro.
Voglio poter pregare ogni giorno il Padre nostro continuando a credere che il mondo sia pieno di fratelli e sorelle.
Io voglio vivere e credere: nella bellezza del creato, nella straordinarietà di ogni persona, nella misericordia di Dio, nella forza della vita e dell’amore, nella preziosa scintilla che ogni vita può accendere nelle notti dell’umanità, nella rivoluzionaria forza dell’amore e della non-violenza, del dialogo e dell’accoglienza.
Io voglio credere nell’umanità! 
E se qualcuno mi penserà ingenua, sappia che quello che stiamo vivendo non è generato dall’accoglienza e dal dialogo, ma dall’ingiustizia sociale sistemica, dalla passiva accettazione delle logiche di emarginazione, sopruso e violenza che continuano a governare gli stati e la Terra. 
(da https://cantalavita.com)  

lunedì 1 agosto 2016


MARIA REGINA DELLA PACE

    MEDJUGORJE


Messaggio della Regina della Pace alla veggente Marija 25 luglio 2016

"Cari figli!
 Vi guardo e vi vedo persi, e non avete né la preghiera né la gioia nel cuore. Ritornate, figlioli, alla preghiera e mettete Dio al primo posto e non l'uomo. Non perdete la speranza che vi porto. Figlioli, questo tempo - ogni giorno - sia sempre più un cercare  Dio nel silenzio del vostro cuore e pregate, pregate, pregate finché la preghiera diventi gioia per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".