giovedì 3 novembre 2016

«Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi;    perché tutti vivono per lui».Lc 20,38
Risorgeremo? Qualcuno dice di no, altri affermano che diventeremo fasci di energie, altri ancora che ci reincarneremo. Noi, credenti in Gesù, invece, ne siamo certi: risorgeremo! luceQuesta è la certezza.
Noi, come quel giovane ragazzo torturato da re Antioco (2Mac 7,11), sappiamo che il nostro corpo ci è stato donato per vivere e far vivere, e ci sarà ridonato, un giorno, carico della sua storia, delle sue ferite, delle sue guarigioni, come corpo risorto, totalmente trasfigurato in Dio.
Ma che cosa accadrà dopo? Come sarà la risurrezione? Come la morte sarà definitivamente vinta? Non lo sappiamo, e sinceramente forse non ci serve neppure saperlo! La risurrezione è l’unico momento della vita di Gesù in cui non ci sono stati testimoni oculari. Anzi, l’unica testimonianza sembrerebbe essere proprio l’assenza di un corpo e il vuoto di un sepolcro. Chi vorrebbe le prove per tutto usa questa mancanza come un’ulteriore prova di debolezza della nostra fede. Ma la fede non è una teoria e, come tale, non va dimostrata, va semplicemente vissuta. E allora, noi che crediamo, viviamola! Smettiamola di fare calcoli sul dopo e iniziamo a vivere da risorti il nostro oggi. Così il nostro corpo, quando risorgerà portando con sé la sua storia, potrà raccontare piccole storie di risurrezione donata.
(da:https://cantalavita.com) 

Nessun commento:

Posta un commento