sabato 7 febbraio 2015


DIARIO DELLA 
DIVINA MISERICORDIA 
DI SANTA FAUSTINA KOWALSKA

UNA PIÙ APPROFONDITA CONOSCENZA DI DIO ED IL
TERRORE DELL'ANIMA.
In principio Iddio si fa conoscere come
santità, giustizia, bontà, cioè Misericordia. L'anima non conosce tutto ciò
ad un tratto, ma in singoli momenti fra i lampi, cioè negli incontri con
Dio. E questi non durano a lungo, poiché non sopporterebbe quella luce.
Durante la preghiera l'anima percepisce un lampo di tale luce, che le
rende impossibile pregare come ha fatto fino ad allora. Può sforzarsi
quanto vuole ed imporsi di pregare come faceva prima; sarà tutto inutile.
Diviene assolutamente impossibile continuare a pregare come faceva
prima di aver ottenuto quella luce. Tale luce che ha colpito l'anima è viva
in lei e nulla può né soffocarla, né parzialmente oscurarla. Questo lampo
di conoscenza di Dio trascina la sua anima e l'infiamma d'amore per Lui.
Ma contemporaneamente quello stesso lampo fa conoscere all'anima chi
essa è e vede tutto il suo intimo in una luce superiore e si alza inorridita e
spaventata. Non rimane però in quello spavento, ma incomincia a
purificarsi, a umiliarsi, ad abbassarsi davanti al Signore e quelle luci sono
più forti e più frequenti; quanto più l'anima diventa limpida come il
cristallo, tanto più quelle luci sono penetranti. Tuttavia se l'anima ha
risposto fedelmente e con decisione a queste prime grazie, Iddio ricolma
l'anima con le Sue consolazioni, si dona a lei in modo sensibile. L'anima a
momenti entra quasi in rapporti di intimità con Dio e gioisce
enormemente; ritiene di aver già raggiunto il grado stabilito di
perfezione, poiché gli errori ed i difetti sono assopiti in lei, ed essa pensa
che non ci siano più. Niente le sembra difficile, è preparata a tutto.
Comincia ad immergersi in Dio ed a gustare le delizie del Signore. E
trascinata dalla grazia, e non si rende affatto conto di ciò, del fatto che
può arrivare il tempo della prova e della lotta. Ed in realtà questo stato
non dura a lungo. Verranno altri momenti, ma debbo ricordare che
l'anima risponde più fedelmente alla grazia di Dio, se ha un confessore
illuminato ed al quale confida tutto.
Prove inviate da Dio ad un'anima a Lui particolarmente cara.
Tentazioni e tenebre. Satana.
L'amore di quell'anima non è ancora tale quale lo desidera Iddio. L'anima
improvvisamente perde la presenza di Dio. Si manifestano in essa diversi
errori e difetti, coi quali deve ingaggiare una lotta accanita. Tutti gli
errori sollevano il capo, ma la sua vigilanza è grande. Al posto della
precedente presenza di Dio è subentrata l'aridità e la siccità spirituale:
non prova gusto nelle pratiche di pietà; non può pregare, né come prima,
né come prega adesso. Si butta da ogni parte e non trova soddisfazione.
Dio si è nascosto a lei ed essa non trova soddisfazione nelle creature e
nessuna creatura sa confortarla. L'anima desidera Iddio
appassionatamente, ma vede la propria miseria, comincia a sentire la
giustizia di Dio. Vede come se avesse perso tutti i doni di Dio: la sua
mente è come annebbiata; il buio investe tutta la sua anima; comincia un
tormento inconcepibile. L'anima ha cercato di descrivere lo stato della
propria anima al confessore, ma non è stata compresa. Sprofonda in
un'inquietudine ancora maggiore. Satana dà inizio alla sua opera. La fede
rimane esposta al fuoco. La battaglia qui è accanita. L'anima compie
sforzi; persevera accanto a Dio con l'impegno della volontà. Satana, col
permesso di Dio, si spinge ancora più avanti; la speranza e l'amore sono
alla prova. Queste tentazioni sono tremende! Dio sostiene l'anima come
di nascosto - questo lei non lo sa - poiché diversamente non potrebbe
resistere. E Dio sa quello che può inviare ad un'anima. L'anima è tentata
di incredulità riguardo alle verità rivelate, di insincerità di fronte al
confessore. Satana le dice: « Guarda, nessuno ti capirà; a che scopo
parlare di tutto questo? ». Nelle sue orecchie risuonano parole, da cui
essa è terrorizzata e le sembra di pronunciarle contro Dio. Vede cose che
non vorrebbe vedere. Sente cose che non vorrebbe sentire. Ed è una cosa
tremenda in quei momenti non avere un confessore esperto; sopporta da
sola tutto il peso. Ma per quanto è in suo potere dovrebbe procurarsi un
confessore illuminato, poiché può spezzarsi sotto tale peso e spesso si
trova sull'orlo dell'abisso! Tutte queste prove sono pesanti e difficili, ed
Iddio non le manda ad un anima che in precedenza non sia stata
ammessa ad un più profondo rapporto con Lui e che non abbia gustato le
dolcezze del Signore, ed anche in questo Dio ha i suoi scopi insondabili
per noi. Spesso Iddio in modo analogo prepara le anime per scopi futuri,
per grandi imprese, e le vuole provare come oro puro. Ma questa non è
ancora la fine della prova. C'è ancora la prova delle prove, cioè il rigetto
totale da parte di Dio.

Nessun commento:

Posta un commento